giovedì 21 maggio 2009
Che scandalo! :-) Augias beccato sul copia ed incolla. Mancuso lo scarica: «Sono sbalordito» (Libero)
Vedi anche:
Scherzi da prete: Augias non trova Dio perché lo cerca su Internet e copia Wilson. Mancuso basito: con chi parlai io? (Il Foglio) :-))))
L'editoria del copia e incolla: Un passo del bestseller di Augias e Mancuso preso «per sbaglio» dal libro di Wilson (Corriere della sera)
Il Mancuso debole piace a tutti (Agnoli). Un nuovo libro dopo lo scandalo del "caso Augias"
Augias passa da Repubblica a ripubblica
Miska Ruggeri
Tutto è iniziato quando Flavio Deflorian, professore associato di Scienza e Tecnologia dei Materiali all’Università di Trento, ha letto per piacere personale, uno dopo l’altro a distanza di poco tempo, due libri: il nuovo bestseller Disputa su Dio e dintorni (Mondadori, pp. 270, euro 18,50), scritto a quattro mani dal volto televisivo (non credente) e firma di Repubblica Corrado Augias e dal teologo (credente) dell’Università San Raffaele di Milano Vito Mancuso; e il meno recente (è uscito in Italia nel 2008) saggio La creazione (Adelphi, pp. 198, euro 19) del noto biologo di Harvard Edward Osborne Wilson, specializzato in mirmecologia (lo studio delle formiche). E ha notato che qualcosa non tornava.
Così ha avvertito le due case editrici, contattato la coppia Augias-Mancuso (vedi intervista nella pagina a fianco) e parlato della sua scoperta a un collega di Università, Giovanni Straffelini, professore associato di Metallurgia.
Il quale ha subito inviato una letterina al Foglio di Giuliano Ferrara, fornendo un esempio dello stile copia-e-incolla adottato con disinvoltura dagli autori italiani.
In effetti, la pagina 246 della Disputa, che ospita le conclusioni (quindi un passo fondamentale, che dovrebbe tirare le somme di tutti i ragionamenti e le riflessioni fatte in precedenza, quasi un puro distillato di pensiero) di Augias, è praticamente identica alla pagina 14 dell’edizione italiana della Creazione in cui Wilson scrive in prima persona una “Lettera a un pastore della Chiesa Battista del Sud”.
Leggere qui sopra i due brani a confronto per credere. Sembra impossibile, ma Augias, sulle orme del filosofo-copione Umberto Galimberti (a lungo collaboratore anche lui del quotidiano di Ezio Mauro), al centro nella primavera del 2008 di alcuni clamorosi casi di mancata citazione delle fonti ai danni di Giulia Sissa, Alida Cresti, Salvatore Natoli e Guido Zingari, ha copiato l’autore dell’Alabama pari pari. Tranne un punto e virgola al posto di un punto e un altro al posto di una virgola; «terra» scritto minuscolo o «globo» al posto di «Terra»; un verbo cambiato («dobbiamo imporci» invece di «condividiamo»); una citazione di Dante dal canto di Ulisse per far risaltare gli studi liceali fatti in Italia; un più dubitativo «Non credo» al posto di un secco «No»; un fondamentale «Lei e io» al posto di «Io e lei»; un’aggiunta politicamente corretta sulla «libertà dal dolore e dal bisogno»... Insomma, robetta così. Per il resto, un calco preciso. Solo che Wilson si rivolgeva a un pastore battista, mentre Augias a Mancuso. Evidentemente, sfumature ininfluenti per uno scrittore abituato a indagare filologicamente sui testi antichi alla ricerca di bazzecole come il vero Gesù o la vera natura del cristianesimo...
E il bello (si fa per dire) è che la Disputa, al quinto posto generale e al primo della saggistica nella classifica Arianna dei libri più venduti la settimana scorsa, conta in bibliografia ben 90 volumi citati (compreso un imprescindibile articolo di Eugenio Scalfari su Repubblica...) e ha un nutrito “indice dei nomi”, dal biblico Abele al politico democristiano Benigno Zaccagnini. Ma del povero Wilson e del suo bel saggio (di nicchia, almeno rispetto al pubblico televisivo che compra le “Inchieste” mondadoriane del giornalista Augias) nessuna traccia. Desaparecido. Forse una censura nei confronti di uno scienziato, tra l’altro papà della sociobiologia, accusato talvolta di razzismo e misoginia e quindi poco simpatico ai lettori di Repubblica? Macché.
La spiegazione che dà Augias (nell’intervista qui a fianco) è ancora più inquietante. Semplicemente, ha preso chissà dove nel mare magnum di Internet alcune frasi anonime (quante saranno?) che gli facevano comodo e le ha infilate con nonchalance nel suo libro. Un po’ come facevano alcuni poeti antichi per comporre i centoni. Che però, se non altro, richiedevano una certa abilità metrica e si basavano proprio sulla riconoscibilità dei testi (Omero, Virgilio ecc.). Qui la prosa è quella che è; e per smascherare la fonte c’è stato bisogno di un professore di Trento...
© Copyright Libero, 21 maggio 2009 consultabile online anche qui.
Il giornalista: «Ho preso frasi dal web»
E Mancuso lo scarica: «Sono sbalordito»...
Francesco Borgonovo per "Libero"
La risposta che Corrado Augias ci ha dato quando gli abbiamo fatto notare la "strana somiglianza" fra una pagina del suo libro e il brano di Edward O. Wilson è simile a quella inviata per mail al professor Deflorian. Spiega Augias: «Questo libro è nato da un dialogo tra i sostenitori di due tesi contrapposte. Per la mia parte mi sono avvalso oltre che di convincimenti e riflessioni personali, di numerose testimonianze, dalle Confessioni di Agostino a internet, citando la fonte ogni volta che è stato possibile».
Evidentemente, nel caso del saggio di Wilson, non è stato possibile reperire la fonte.
Sorge però un dubbio: ci sono altre pagine di Disputa su Dio e dintorni in cui compaiono citazioni prese dal web senza indicare la fonte?
Diversa la risposta che ci ha dato l'altro autore del libro, il teologo Vito Mancuso (il quale non ha firmato il passaggio incriminato), che dice a Libero: «Conosco il libro di Wilson e sono al corrente di quello che è successo.
Sono amareggiato, completamente sbalordito. Non capisco come sia potuta accadere una cosa del genere. Spero che Augias lo spiegherà anche perché colpisce il fatto che quel passaggio si trovi nelle conclusioni, dove lui parla in prima persona, dove parla di se stesso.
Non so che cosa dirà Augias, ma il fatto è innegabile: le pagine sono lì sotto gli occhi di tutti. Non c'è possibilità di negare l'evidenza. Sono le stesse parole, con gli stessi verbi, la stessa successione delle frasi. È impressionante. Io però non ho responsabilità. Anzi, se in tutto questo c'è una vittima, sono io».
© Copyright Libero, 21 maggio 2009
Pappeppero...ullallero :-))
R.
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25 commenti:
:-)))))))))))))))))))))))
:-)))))))))))))
Alessia
ehehehehe, andate avanti voi che mi viene da ridere...
Ahi ahi ahi beccato con le mani nella marmellata!!!!!
I capponi di Renzo.
Antonio :-)
Trovo sommamente ridicolo che Vito Mancuso faccia lo scandalizzato e si proclami vittima. Da cotanto "teologo" mi sarei attesa un minimo di ironia. Vittime sono le povere anime (non oserò definirli gonzì) che acquistano i loro libri.
Alessia
Raffaella, stavolta devo rimproverarti; anzi: il giorno dell'Ascensione me la devo prendere proprio con te. Non si può fare una cosa del genere.
Avevo programmato un lavoro per oggi pomeriggio, e sarebbe stato anche importante.
E poi, per la tua immancabile e scaltra attività mi hai rovinato i miei propositi.
Non ce la facevo più di smettere di ridere. E tutto questo con questo caldo...
E dovevo ridere ancora di più a causa della reazione di Mancuso.
Questa non me la dovevi fare, Raffaella.
SERAPHICUS
Ben detto Alessia....:-)))
Caro Seraphicus, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz!!!
Spero che un giorno tu possa perdonarmi per la sfrontatezza :-))
Guarda il lato positivo: c'e' sempre il "recupero" della Solennita' dell'Ascensione domenica prossima, almeno in Italia :-))
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
R.
Questa è la grande "intellighentia" laica??!!??!
hahaha..complimenti al sig. Augias!
Ciao raffaella e grazie...:)))))))
Mi sento troppo cattiva e poco evangelica, ma proprio non riesco a contenere la soddisfazione.:-))))))))Maria Pia
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. È proprio così!
in sti tempi di crisi ci si contenta di poco....
I grandi intellettuali di Repubblica e dintorni!!!!!
tutto questo ghignare vuol dire che prima davate troppo credito ad augias e non vedavate l'ore che inciampasse....
12 commenti per le miserie di augias e zero per l'ascensione...
bisogna ridistribuire le priorità
Bene, così può fare il paio con i luminari della Sapienza che consultano Wikipedia.
E così si vede l'altissimo rigore scientifico della combriccola...
Sbaglio, o sono tutti nella stessa barca????
:))))))
Suvvia...ridere fa bene!
R.
Quel libro è stato acquistato da studentelli di teologia. Insomma quelli che "indottrinati2 a dovere vengono preparati per l'insegnamento della religione nelle scuole.
Un mio amico ne face va lustro, anche lui già alunno nel corso dei scienze religiose all'Apollinare e lo mostrava con disinvolutra a noi poveri "ignoranti" unitamente a repubblica di cuilui è un rigoroso lettore.
La prossima domenica, giornata per le Comunicazioni Sociali, darò una bella Strigliata all'amico lettore ammirevole di Augias e Mancuso.
solo perchè ha copiato e incollato non vuol dire automaticamente che abbia scritto sciocchezze. se sono sciocchezze, lo erano anche prima.
La fonte va sempre citata!
E' una questione di correttezza.
L'opera intellettuale altrui va protetta...sempre!
Per esempio: di un articolo va citato l'autore, la testata giornalista e la data di pubblicazione.
Ancora piu' grave e' non citare l'autore di un libro.
Quasi quasi prendo un passo della Divina Commedia, lo metto nel blog e faccio credere a tutti che l'ho scritto io...
R.
giustissimo. ma per qualcuno qui, pare che sia l'unico modo per denigrare augias. io preferisco contestarlo sui contenuti.
Raffa, imperdibile in prima del foglio: Scherzi da prete
http://rassegna.governo.it/
:-)))))))))))))))
Alessia
Mi chiedo a quale titolo un intellettuale laico come Augias pubblichi un libro inserendo citazioni prese da internet senza controllarne la paternità... ma evidentemente anche Mancuso (ormai teologo da televisione) ha capito che se vuole fare qualche soldino per la pensione deve collaborare con il "nemico"...
che ridere......ma lo sapevamo già,intanto fà ridere chiamare un mancuso"teologo"se uno prende una laurea in qualcosa è automaticamente dottore di quel qualcosa?e se quel qualcosa è anche una cosa seria.......suvvia il gruppo editoriale rep.express non può dar licenze di teologia.
mi spiego:se si dice che Biffi o Congar sono teologi lo posso dire di un mancuso ?
ecco cosa mi faceva ridere.
poi detta tutta : che mancuso non si scandalizzi,anche lui fà dei copia incolla:ha copiato la filosofia gnostica dei primi secoli,lo spiritualismo cataro che discende dallo gnosticismo,un buon linguaggio moderno,le accattivanti idee relativistiche di repubblica le teorie dei cattolici maturi alla politi(la chiesa dei no)scecherare il tutto ed eccoti tutta la bibliografia del mancuso.
di mancuso si può dire che è un furbastro storico delle religioni e degli spiritualismi ma non si pronunci più la parola "teologo"solo perchè lui dice di parlare di Dio.
la teologia è una cosa seria.
comunque gente!! quanti gonzi ci stanno in giro a spender soldi.........alleluja che Gesù è asceso.
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