domenica 9 novembre 2008

Il Rabbino Rosen: "Le parole di Papa Ratzinger aiutano il rapporto con gli Ebrei". Dal Pontefice grande coerenza


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Papa/ Rabbino Rosen: Parole Ratzinger aiutano rapporto con ebrei
Dopo le polemiche su Pio XII, oggi a Budapest con card. Kasper

Roma, 9 nov. (Apcom)

Una decina di giorni fa, ricevuto in Vaticano, ha chiesto al Papa di aprire gli archivi vaticani su Pio XII e si è poi detto "deluso" quando gli è stato spiegato che ci vorranno diversi anni. Ma oggi il rabbino David Rosen, presidente dell'International Jewish Committee for Inter-religious Consultations, accoglie come "molto importanti" le parole di Benedetto XVI sulla 'notte dei cristalli' e sottolinea che, dopo oltre un mese di polemiche su Pio XII, "aiutano" i rapporti tra ebrei e cattolici.

"Benedetto XVI è un uomo molto coerente. La sua è una posizione molto importante", spiega Rosen, che si trova in questi giorni a Budapest per un incontro tra Vaticano e Gran Rabbinato di Israele.

"Egli presenta il nazismo non solo come un peccato, come fece Giovanni Paolo II, ma come un attacco alle stesse radici del cristianesimo.

Non si può essere al tempo stesso cristiani ed antisemiti, spiega Benedetto XVI, e questo è molto importante".

Il discorso odierno aiuta i rapporti tra cattolici ed ebrei dopo le recenti polemiche su Pio XII? "Certamente, aiuta. Il lavoro sulla memoria storica sarà sempre complesso tra noi, ci saranno sempre momenti di tensione, ma si tratta di perturbazioni all'interno di una relazione indiscutibilmente positiva e costruttiva e di una partnership anche nel futuro". Lo dimostra l'incontro di Budapest, al quale partecipa, per la Santa Sede, il card. Walter Kasper, presidente della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo. E al quale, questa sera, verrà commemorata congiuntamente la 'notte dei cristalli'. "La cosa importante - chiosa Rosen - è quello che diceva Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ha ribadito: non ci incontriamo solo per riparare il passato, ma per imparare dal passato. La tragedia del passato è anche uno strumento educativo per il futuro".
Di fronte alle riserve espresse da diversi esponenti del mondo ebraico alla beatificazione di Papa Pacelli, il card. Tarcisio Bertone, di recente, ha ribadito che la causa "è esclusiva competenza della Santa Sede".
"Ovviamente lo è - risponde rav Rosen richiesto di un commento - ma se la Chiesa cattolica dice di volere avere un rapporto positivo e rispettoso con gli ebrei, è ragionevole attendersi che essa prenda in considerazione la particolare sensibilità ebraica".
Quanto alle interpretazioni "unilaterali" su Pio XII denunciate ieri da Papa Ratzinger, il rabbino commenta: "Ci sono certamente interpretazioni soggettive su Pio XII, da entrambe le parti".

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1 commento:

euge ha detto...

"Ovviamente lo è - risponde rav Rosen richiesto di un commento - ma se la Chiesa cattolica dice di volere avere un rapporto positivo e rispettoso con gli ebrei, è ragionevole attendersi che essa prenda in considerazione la particolare sensibilità ebraica".
Quanto alle interpretazioni "unilaterali" su Pio XII denunciate ieri da Papa Ratzinger, il rabbino commenta: "Ci sono certamente interpretazioni soggettive su Pio XII, da entrambe le parti". "

Da queste affermazioni si riscontra il solito " una botta al cerchio ed una alla botte" Infatti, si parla di parole importanti del Pontefice, però quando si accenna a Pio XII, rispunta il ricatto: E' una cosa interna alla chiesa però se si vuole il dialogo............ c'è sempre un però di mezzo.
Ormai l'abbhiamo capito il dialogo è possibile unilateralmente e solo a condizione che non si beatifichi Pio XII. Come volevasi dimostrare, un dialogo vero ed aperto con gli ebrei non è mai esistito ed i " Mea Culpa" non hanno ottenuto un grande successo se non quello di passare sopra a concetti che invece di essere chiariti sono stati scusati ed ora i nodi vengono al pettine.