martedì 30 giugno 2009

Giovanni Maria Vian: La fede e gli apostoli (Osservatore Romano)


Vedi anche:

Il Papa su San Paolo: sue le ossa, la scienza conferma (Muolo)

SOLENNITA' DEI SANTI PIETRO E PAOLO: VIDEO E PODCAST

Sepolcro di San Paolo: Cristò affidò la sua Chiesa a uomini in carne e ossa (Corradi)

Sulla foto di Lefebvre con Padre Pio ed il sacrificio dell'Eucarestia (Francesco Colafemmina)

Toccare il sacro, San Paolo è qui (Bruno Forte)

In attesa della “Caritas in veritate” (Stefano Fontana)

Quando la scienza racconta le verità di 2mila anni di fede (Tornielli)

Una sonda nella tomba trova i resti di San Paolo (Tornielli)

Prof Zamagni: "La crisi c'è, lo scrive anche il Papa" (Bernasconi)

Il capitalismo ha vinto. E Papa Ratzinger lo sa (Michael Novak)

Il dolore e la preghiera del Papa per il tragico incidente alla stazione di Viareggio (Radio Vaticana)

Il Papa agli arcivescovi metropoliti: "Si prolunga la gioia della comunione vissuta nella festa dei due grandi Apostoli, in cui ho potuto imporvi il Pallio, simbolo dell’unità che lega i Pastori delle Chiese particolari al Successore di Pietro, Vescovo di Roma"

Il Papa e la fede amica dell’intelligenza (Bonini)

Il cordoglio del blog per la tragedia di Viareggio

Il Papa liquida i “cattolici adulti”. Per fortuna il Corriere li coccola con la posta del cardinal Martini (Socci)

La crisi cambia l'enciclica (Galeazzi)

Il Papa bacchetta i cosiddetti cattolici adulti (Tornielli)

Scoperta dei resti di San Paolo: i commenti di Meletti e di Paravicini Bagliani

Il carbonio 14, San Paolo e la Sacra Sindone: qualche precisazione

Card. Montezemolo: "Sapevamo di San Paolo da più di un anno ma dirlo spettava al Pontefice". Soddisfazione per il silenzio dei pochi testimoni (Repubblica)

Vian: San Paolo sepolto da “imperatore”, così la scienza dà ragione alla tradizione (Sussidiario)

Lefebvriani, Padre Lombardi: dalla Santa Sede nessun nuovo commento (Agi)

Storico colpo di scena nella basilica di San Paolo fuori le mura. Il Papa: Quei resti sono dell'apostolo Paolo (La Rocca)

Dopo l’icona il corpo: “Ecco i resti di San Paolo” (Galeazzi)

L’emozione del Papa «È una conferma: sono i resti di Paolo» (Vecchi)

Il vescovo di Basilea ai "difensori del Concilio": abbiate un po’ d’onestà (Messainlatino)

Il Papa cambia la strategia della comunicazione, basta passività (Izzo)

Segnalazione testi di Francesco Antonio Grana

Caritas in veritate: Davanti a tutto l'uomo, non il denaro (Carlo Marroni)

Capitani non coraggiosi. Benedetto XVI mette a nudo i cattolici “adulti” (Magister)

Il Papa: "Rendere sempre di nuovo presente la parola di Dio e dare così nutrimento agli uomini è il compito del retto Pastore. Ed egli deve anche saper resistere ai nemici, ai lupi. Deve precedere, indicare la via, conservare l’unità del gregge" (Straordinaria omelia del Santo Padre)

«C'è San Paolo nella tomba, ecco le conferme». L'annuncio direttamente da Benedetto XVI (Bobbio)

Il Papa: La scienza conferma che nella tomba vi sono i resti mortali dell’apostolo Paolo (AsiaNews)

Il Papa: "E' ormai prossima la pubblicazione della mia terza Enciclica, che ha per titolo Caritas in veritate" (Izzo)

Il Papa chiude l'Anno Paolino: La parola “fede adulta” negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso...E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il Magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo. È questo non-conformismo della fede che Paolo chiama una “fede adulta” (Monumentale omelia del Santo Padre)

L'ESAME DEL CARBONIO 14 CONFERMA: IL CORPO CUSTODITO NELLA BASILICA OSTIENSE E' DELL'APOSTOLO PAOLO. ANNUNCIO DEL PAPA E COMMENTI

La fede e gli apostoli

Per la festa dei santi patroni di Roma Benedetto XVI ha rivolto a tutti i cattolici parole che meritano ascolto anche oltre i confini visibili della Chiesa e che resteranno, meditando su ciò che è essenziale: la verità.
Quella verità che Pietro e Paolo hanno predicato sino a versare il loro sangue sotto Nerone, rendendo a Cristo l'estrema testimonianza (in greco, martýrion) nella capitale dell'impero. Il martirio dei due apostoli ha fondato la Chiesa romana, come nei secoli hanno riconosciuto milioni di fedeli inginocchiati davanti alle loro tombe indicate già diciotto secoli fa dalla pietà cristiana, che è radicata visibilmente nella storia.
Come hanno affermato Pio XII e Paolo VI per san Pietro e ora il loro successore per san Paolo.
Parlando del convertito sulla via di Damasco il Papa ha ricordato come con Cristo sia iniziato un nuovo modo di adorare Dio, un culto personale e profondamente vero perché si realizza con la vita. Con quel rinnovarsi interiormente che è l'unica via per cambiare il mondo senza conformarsi a esso. Per un nuovo modo di pensare e di essere, non da bambini ma da adulti.
Certo, non nel senso, bambinesco appunto, con cui si è giunti a stravolgere l'espressione "fede adulta", vedendo in essa un atteggiamento maturo e coraggioso, eventualmente anche contro il magistero della Chiesa. Con amara ironia Benedetto XVI ha ricordato come in questo modo non si dimostri molto coraggio, nelle attuali società scristianizzate.
Adulta è invece la fede che, nella verità, sa impegnarsi - ha esemplificato il Papa - per l'inviolabilità della vita umana fin dal primo momento e per l'ordinamento, che è naturale e cristiano, del matrimonio indissolubile. Opponendosi in nome della verità, che non può essere separata dalla carità, alla menzogna. E l'impegno per la verità che guarda a Cristo è profondo: "Noi abbiamo bisogno di una ragione illuminata dal cuore, per imparare ad agire secondo la verità nella carità", ha sintetizzato Benedetto XVI.
Sin dagli studi e dalle opere giovanili Joseph Ratzinger, imbevuto della tradizione cristiana, si è prefisso il compito di spiegare "l'alfabeto della fede" nel nostro tempo, e questo servizio, che è teologico e pastorale insieme, continua a svolgere come successore di Pietro.
E attraverso il primo degli apostoli ha guardato ancora una volta a Cristo "vescovo delle anime" nella solenne liturgia della consegna del pallio, che esprime anche visibilmente la comunione cattolica. Per scendere nel profondo della verità testimoniata dagli apostoli e ripetere che - nonostante i conformismi del mondo e nonostante i nemici, ancora una volta chiamati evangelicamente "lupi" - sull'esempio di Pietro e di Paolo e di santi come Francesco, il curato d'Ars e padre Pio, i vescovi e i sacerdoti hanno soprattutto il compito di aprire i cuori e le anime a Dio. Perché soltanto così è possibile rendere presente Dio nel mondo e rinnovarlo.

g. m. v.

(©L'Osservatore Romano - 30 giugno 1 luglio 2009)

1 commento:

mariateresa ha detto...

mi permetto un'osservazione. Leggo in qualche blog delle considerazioni che giudico sommamente superficiali sul modo in cui si è appreso degli accertamenti sulla tomaba di San Paolo. Sempre colmi e prodighi di giudizi mi sembra che molti di costoro non si ricordino di come andarono le cose per la datazione della Sindone. Non posso certo raccontare la storia in un post. Basta andare in libreria e comprare un libro che ne parli. Perchè ormai certe cose le ammettono tutti. Allora le cose furono fatte con il massimo di apertura mentale ma chi si impegnò nella vicenda , mi sembra il cardinale Ballestrero, fece la figura del tordo perchè letteralmente fu preso per il fondo dei pantaloni.GPII si arrabbiò parecchio con lui.
I soliti cattolici adulti dissero, vabbè, pazienza con il solito coraggio cuor di leone.E' vero che la fede non nasce e non finisce con la Sindone ma visto che un esame doveva essere fatto, almeno c'era il dovere morale di vigilare e farlo seriamente.
Questa volta è stato deciso diversamente e penso che sia stato saggio perchè sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.
Quindi chi si consuma a dare tanti consigli vada a documentarsi su come andarono le cose allora. Ci sono voluti decine e decine di anni perchè il laboratorio di analisi ammettesse la fuffa.Una fuffa che non nacque solo da insipienza.
E' incredibile la memoria corta di certuni.