domenica 28 giugno 2009

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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: PARLA A VIETNAM E RASSICURA CINA, "CHIESA NON INGERIRA'"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 giu.

Benedetto XVI ha voluto riaffermare oggi che la Chiesa Cattolica e le autorita' politiche possono avere "una sana collaborazione". "La Chiesa - ha detto - invita tutti i suoi membri a impegnarsi lealmente per l'edificazione di una societa' equa e solidale Essa non intende in nessun caso sostituirsi ai responsabili del governo, desidera solamente, in uno spirito di dialogo e di collaborazione rispettosa, poter prendere una giusta parte alla vita della nazione al servizio di ogni popolo".
Parole rivolte ai vescovi del
Vietnam, ricevuti in Vaticano per la "visita ad limina" ma destinate a rassicurare anche il Governo di Pechino, che nonostante alcuni piccoli passi avanti (in particolare alcune nomine episcopali concordate) continua ad essere diffidente verso la richiesta della Santa Sede di superare il dualismo esistente tra Chiesa ufficiale (legata all'Associazione Patriottica e quindi al Governo) e Chiesa sotterranea (fedele a Roma). In Vietnam la situzione e' migliore e sono in corso trattative per arrivare alle relazioni diplomatiche. "Partecipando attivamente secondo la propria vocazione specifica e secondo il posto che gli compete, la Chiesa - ha spiegato il Papa - non vuole mai rinunciare all'esercizio della carita' come attivita' organizzata dei credenti e d'altra parte non ci sara' mai una situazione nella quale non ci sara' bisogno della carita' di ogni cristiano, perche' l'uomo, al di la' della giustizia, ha e avra' sempre bisogno dell'amore".
La Chiesa Cattolica in Vietnam, con i suoi 6 milioni di battezzati su piu' di 80 milioni di buddisti, cioe' il 7 per cento del totale e i "molti martiri che - ha rimarcato il Papa - hanno voluto proclamare la verita' e l'universalita' della fede in Dio", e' oggi impegnata nella difesa della propria identita' e, di pari passo, "in una costante ricerca del dialogo, sia con gli esponenti delle altre religioni sia con le autorita' civili", ha osservato Benedetto XVI, per il quale "cio' che deve essere sempre trasparente, ha detto, e' che "la Chiesa contribuisce allo sviluppo umano e spirituale delle persone, ma anche allo sviluppo del Paese" dove si trova ad operare. In Vietnam, "la sua partecipazione a questo processo - ha osservato - e' un dovere e un contributo importante soprattutto nel momento in cui il Paese conosce una progressiva apertura alla comunita' internazionale".
Papa Ratzinger ha voluto inoltre sottolineare che "le religioni non rappresentano un pericolo per l'unita' della nazione, in quanto esse mirano ad aiutare il singolo a santificare se' stesso e, attraverso le loro istituzioni, desiderano porsi in modo generoso e disinteressato al servizio al prossimo".
Perche' cio' sia non solo un desiderio ma un fatto che incida nel tessuto sociale del Vietnam e' necessario, ha indicato il Papa ai vescovi, porre "particolare attenzione ai fedeli laici", specie ai giovani - molti dei quali lasciano le zone rurali per cercare un futuro nelle citta' - e alle famiglie".
"E' auspicabile - ha affermato - che ogni famiglia cattolica insegni ai bambini a vivere in conformita' con una retta coscienza, nella lealta' e nella verita', diventando una fonte di valori e virtu' umane, una scuola di fede e di amore per Dio. Quanto a loro, i laici cattolici dovranno dimostrare, mediante la loro vita basata sulla carita', l'onesta', l'amore per il bene comune, che un buon cattolico e' un buon cittadino".
In precedenza, Benedetto XVI aveva ricordato che la Chiesa vietnamita si prepara alla celebrazione del 50.mo anniversario della creazione della gerarchia episcopale nel Paese. Un'occasione, ha rilevato, perche' il popolo di Dio "possa rendere grazie per il dono della fede in Gesu' Cristo", ma anche per riflettere sul ruolo del clero, secondo lo spirito dell'Anno Sacerdotale appena iniziato: "per essere una guida autentica e conforme al cuore di Dio e all'insegnamento della Chiesa, il sacerdote - ha ricordato il Pontefice - deve approfondire la sua vita interiore e la tensione alla santita', come un umile parroco di Ars ha dimostrato".

© Copyright (AGI)

1 commento:

DANTE PASTORELLI ha detto...

Inoltre, mi sembra importante sottolineare che le religioni non rappresentano un pericolo per l'unità della Nazione, poiché esse mirano ad aiutare l'individuo a santificarsi e, attraverso le loro istituzioni, desiderano mettersi generosamente e in modo disinteressato al servizio del prossimo
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Le religioni? Tutte? Tutte sullo stesso piano? Tutte tendono a santificar l'uomo? anche le pagane, le idolatriche, anche il buddismo, l'islamismo, lo shintoismo?
La traduzione è esatta? o è la piaga dell'uguaglianza delle religioni che ritorna?