domenica 28 giugno 2009

Mons. De Paolis risponde a Hünermann: la revoca della scomunica da parte del Papa è tecnicamente valida" (Galeazzi)


Vedi anche:

BENEDETTO XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI VESCOVI LEFEBVRIANI: LO SPECIALE DEL BLOG

Secondo il teologo di Tubinga, Hünermann, il Papa non poteva rimettere la scomunica ai vescovi lefebvriani (Galeazzi)

Il Papa: i sacerdoti non dividano il loro cuore fra più amori (Izzo)

Enciclica, il Papa riflette sull'economia globale e chiede nuove regole (Adnkronos/Ign)

Padre Pio e Vetus Ordo: chi mistifica la storia? (Francesco Colafemmina)

Il Papa: l'Anno Paolino è stato importante per tutta la Chiesa (Izzo)

Chiusura dell'Anno Paolino. Il Papa presiede i Primi Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Intervista col card. Montezemolo (R.V.)

Il Papa all'Angelus: sacerdoti siate santi, coraggiosi testimoni di Cristo, pronti a dare la vita per Dio e la Chiesa! (Radio Vaticana)

Il Papa: Nell’Anno sacerdotale, imitare san Paolo nella passione per Cristo e per il Vangelo (AsiaNews)

Il Papa: "San Paolo è esempio di sacerdote totalmente identificato col suo ministero – come sarà anche il Santo Curato d’Ars –, consapevole di portare un tesoro inestimabile, cioè il messaggio della salvezza, ma di portarlo in un "vaso di creta" (cfr 2 Cor 4,7); perciò egli è forte e umile nello stesso tempo, intimamente persuaso che tutto è merito di Dio, tutto è sua grazia" (Angelus)

Benedetto XVI chiude anno paolino e apre anno sacerdotale

Riflessioni di un politico sull’elogio della coscienza di Benedetto XVI (Quagliariello)

Lefebvriani, Superiore tedesco Schmidberger: "Il Papa ha ragione: vecchio e nuovo rito possano continuare a coesistere a lungo termine" (Izzo)

Paolo? Uno di noi. Ecco il volto del Santo (Galeazzi)

Il Papa parla al Vietnam e nello stesso tempo rassicura la Cina: "La Chiesa non farà ingerenze" (Izzo)

La Caritas spera che l'enciclica di Benedetto XVI non sia solo una "riflessione" (Il Foglio)

Il Papa agli Ortodossi: Noi ce la mettiamo tutta, anche sul Papato (Izzo)

Rush finale per l'enciclica del Papa in vista del G8

Il Papa: La Chiesa Cattolica intende contribuire in tutti i modi che le saranno possibili al ristabilimento della piena unità fra Cattolici e Ortodossi

Iniziata la visitazione apostolica ai Legionari di Cristo (Notimex e Asca). Note biografiche sui "visitatori"

Dal buio di un mondo sommerso due volti nella luce (Ravasi per l'Osservatore Romano)

Grazie al laser è apparso l'inatteso...il volto dell'Apostolo Paolo (Osservatore Romano)

Rinvenuta lo scorso 19 giugno nelle catacombe romane di Santa Tecla la piu' antica icona di San Paolo (Osservatore Romano)

Il Papa: «Governare la globalizzazione». Benedetto XVI firmerà lunedì la sua terza enciclica: “Caritas in Veritate” (Il Messaggero)

Il Papa: "Le religioni non minano l’unità di un Paese, perché il loro intento più profondo è di santificare ogni persona e servire il bene comune" (Discorso ai vescovi del Vietnam)

L'arte sacra di Jannis Kounellis e la negazione dell'arte sacra-con il placet del Vaticano! (Francesco Colafemmina)

San Paolo ed Anno Paolino: due dossier di Fides

Enciclica. La crisi c’è e si combatte con la carità e la verità (Rodari)

Intervista al Superiore tedesco dei Lefebvriani: Roma considera per noi una sorta di Prelatura Personale (Messainlatino)

Repubblica lamenta il ritardo della pubblicazione dell'enciclica del Papa perchè in Vaticano si sa poco il latino...oh! Che bella figura!

Economia Globale: la Nuova Enciclica. Il Papa: riflettere sul senso dell’economia e dei suoi fini (Vecchi)

"Stranezze" sul sito del Vaticano: come mai nella sezione "Motu proprio" il Summorum Pontificum è consultabile solo in latino ed ungherese?

Solennità dei Santi Pietro e Paolo: notificazioni e libretti delle celebrazioni

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

"L'atto del Papa è sempre valido"

GIACOMO GALEAZZI

«Si può discutere l’opportunità della revoca della scomunica, ma essa, senza dubbio, è tecnicamente valida».

Riconosce che «le difficoltà individuate dal bravo canonista Hunermann sono canonicamente fondate», l’arcivescovo canonista Velasio De Paolis, attuale ministro vaticano delle Finanze, ex segretario della Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e decano della facoltà di diritto canonico della pontificia università Urbaniana. Però, canoni alla mano, contesta la conclusione che i quatto vescovi lefebvbriani «graziati» da Benedetto siano ancora scomunicati.

Nonostante l’avvertimento del Vaticano, i lefebvriani hanno ordinato in Baviera nuovi sacerdoti. La revoca della scomunica vale anche se non si è pentiti?

«Oggi non si può dire che i quattro vescovi rimangano scomunicati. La revoca è valida, però non sono neppure né in comunione con la Chiesa né a posto in coscienza. Ci sono diversi livelli e la scomunica è l’ultimo, puramente positivo, pur fondato sulla teologia. Revocando la scomunica, il Papa, come lui stesso dice, ha compiuto un gesto di misericordia. Se abbia fatto bene o male non spetta a noi dirlo. E’ lui che ha sindacato giusto agire così. La revoca è valida e, canonicamente, è un atto autonomo. Anche qualora i vescovi lefebvriani non avessero promesso quel poco che hanno promesso, il Papa poteva comunque togliere la scomunica, senza con ciò legittimare il loro atto di disobbedienza. Comunque, non essere più scomunicati non significa automaticamente essere a posto con la coscienza o poter accedere ai sacramenti».

E le ordinazioni lefebvriane dei nuovi sacerdoti?

«Esistono diversi livelli di vita ecclesiale.
Se i quattro vescovi “graziati” hanno ordinato sacerdoti ciò è valido, ma illecito, illegittimo.
Cioè sono preti ma non conformi alle leggi ecclesiastiche: sono contro l’obbedienza alla Chiesa, quindi non possono esercitare il loro ministero. Un conto è l’ordinazione, un altro è la liceità del ministero. Nella Chiesa un prete può esercitare il suo ministero solo se è incardinato in una diocesi. La scomunica suppone un delitto, la revoca è un atto di perdono e di riammissione. Negare validità alla revoca implica una valutazione di opportunità che appartiene solo al Papa».

Su cosa poggia la validità della revoca?

«Il Papa, teoricamente, potrebbe pure abolire il canone che scomunica chi consacra un vescovo contro la volontà della Chiesa. Anzi in origine queste censure non erano ben regolate. Certo, senza pene ecclesiastiche si avrebbe confusione dottrinale, ma qui non parliamo di problemi morali, bensì di una scomunica che è privazione di alcuni effetti, come ricevere i sacramenti o esercitare alcuni diritti nella vita della Chiesa. Il Papa che toglie una scomunica non è come il prete in confessionale che assolve un penitente».

© Copyright La Stampa, 28 giugno 2009

Beh, non si puo' dire che Mons. De Paolis faccia i doppi salti mortali all'indietro raggruppati e carpiati per la revoca della scomunica ai Lefebvriani, ma e' stato chiarissimo e ringraziamo lui e Galezzi per le precisazioni :-))
R.

5 commenti:

Antonio ha detto...

Ha ragione mons. De Paolis:in fondo nei primi secoli i vescovi venivano consacrati anche senza l'approvazione di Roma...es. la Chiesa ortodossa è rimasta fedele alla tradizione antica.
Il livore del teologo tedesco?
E' perché i seminari della FSS Pio X sono pieni di vocazioni ...quelli dei vescovi del Reno...maledettamente vuoti!

Vatykanista ha detto...

Non sono un canonista ma immagino che, a rigore, l'unica cosa che i reprobi Fellay & Co. potrebbero lecitamente fare, agli occhi di Santa Romana Chiesa, allo stato attuale, sarebbe quella di trovare -dopo aver cessato di esercitare ogni illecita attività sacerdotale- al più presto un confessore in comunione con la Chiesa (come ad esempio don Paolo Farinella, del presbiterio di Genova, in comunione con +Angelo) e magari subito dopo recarsi a ricevere il Sacramento dell'Eucaristia da un sacerdote validamente incardinato (sempre una cum +Angelo et +Benedicto) , quale ad esempio il Rev. Andrea Gallo.

Ecco i paradossi del 'canonismo'..

Vatykanista ha detto...

+Velasius Canonista : "La revoca è valida, però non sono neppure né in comunione con la Chiesa né a posto in coscienza."


Segue un esempio di comunioneconlachiesa e coscienzaposto -secondo i correnti standards romani- :

http://www.sanbenedetto.org/index.php?option=com_rsgallery2&Itemid=47&catid=27

massimo ha detto...

non mi intendo di canoni.
ma c'è un canone che Benedetto XVI sta cercando di mettere in pratica a costo di sè stesso,lascia le 99 pecore ed esce nella tempesta a cercare la pecora smarrita,trovatala se la caricherà sulle spalle......che il teologo tedesco disquisisca su questo, prego.
e inoltre,a proposito del buon pastore,vorrei ricordare che questo pastore di oggi non ha comminato tutte le scomuniche che in giro si sarebbero meritati molti,tutti coloro che di fatto negano la dottrina cattolica e che hanno allontanato tanti cattolici,con i loro abusi liturgici e le condotte libertine con i loro comportamenti mondani e secolarizzati......mi fermo qui,la misericordia e la pazienza del Papa,sarebbe bello,dovrebbero essere oggetto di maggiori riflessioni,anche teologiche.
a buon intenditore poche parole.

Anonimo ha detto...

Non sono gli eccessi del "canonismo" come dice Vatycanista, bensì la tolleranza attuale della Chiesa che non commina prontamente le sanzioni canoniche a chi invece se le meriterebbe tutte, come don Gallo e don Farinella. I quali, comunque, non hanno mai commesso l'orribile crimine di criticare il Vaticano II. Cosa che invece han fatto e fanno Fellay&C.