sabato 5 dicembre 2009

Quel che resta della chiesa in Belgio. Lascia il primate Danneels: dietro di lui “un cimitero” e uno scontro (Rodari)


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Quel che resta della chiesa in Belgio. Lascia il primate Danneels: dietro di lui “un cimitero” e uno scontro

di Paolo Rodari

dic 5, 2009 IL FOGLIO Leave a comment

C’è bagarre nella chiesa belga in attesa del nome del successore del cardinale Godfried Danneels (76 anni), arcivescovo di Malines-Bruxelles, primate e presidente della conferenza episcopale del paese.
Il Papa deciderà entro Natale. La chiesa è divisa al suo interno: da una parte chi vuole continuità con la conduzione degli ultimi anni, dall’altra chi si augura un cambio di rotta deciso. Chi appoggia la continuità spinge per la nomina di monsignor Jozef De Kesel, ausiliare dello stesso Danneels.
Chi sostiene la linea della discontinuità ha in mente il nome dell’arcivescovo di Namur, André-Mutien Léonard.
La chiesa cattolica belga sta attraversando una crisi profonda: i seminari sono vuoti, i fedeli praticanti ridotti all’osso, i vescovi non godono più del prestigio e della presa sulla vita pubblica del paese che avevano un tempo.
Soltanto pochi mesi fa il cattolico Re Alberto II ha promulgato, senza dare peso alle critiche dei vescovi, una legge che definisce embrioni e feti “materiale corporeo umano” disponibile per le applicazioni mediche.
In sostanza, è una débâcle.
Una sconfitta che faceva già dire a Giovanni Paolo II: “La speranza della chiesa non è in Europa, è altrove”. E ancora, ad alcuni porporati di curia: “La chiesa belga è come un cimitero”.
I dati dicono che le diocesi belghe raccolgono soltanto 71 seminaristi. Ma 35 di questi sono della diocesi di Namur, quella governata da Léonard.
A Danneels parte della chiesa locale imputa di non aver fatto altro che portare avanti la linea progressista del suo predecessore, il cardinale Léon-Joseph Suenens: battagliò in aperto contrasto con l’Humanae Vitae di Paolo VI a favore del controllo delle nascite. Danneels è anche accusato di non aver fermato la deriva dottrinale presa dalla prestigiosa (e cattolica) Università di Lovanio: qui si è sostenuta la legittimità delle unioni omosessuali.

Publicato sul Foglio sabato 5 dicembre 2009

© Copyright Il Foglio, 5 dicembre 2009 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

Ma tu guarda! Il "progressista" Danneels, che tanto dice e tanto fa (spesso in contrasto con il Santo Padre) lascia un cumulo di macerie!
Che strano! Eppure passa per un vescovo "aperto ed illuminato" (nei salotti vari ovviamente, non presso i fedeli semplici).
Deve assolutamente prevalere la linea della rottura che poi coinciderebbe con la comunione con Benedetto XVI.
Complimenti! Povera Chiesa...povera la mia Chiesa!

R.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

i seminaristi di Namur sono necotecumenali. Namur è sede di uno dei seminari del cammino nc la cui peculiarità è che devono percorrere tutto l'iter neocatecumenale

massimo ha detto...

mi aspetto dal cardinale in questione,d'ora innanzi silenzio assoluto,preghiera,nessun contrasto o trama contro Roma e un sobrio ritiro claustrale in qualche nascosto monastero delle finadre.ha di che riflettere.

euge ha detto...

Purtroppo, caro massimo non è l'unico che si dovrebbe ritirare in preghiera per riflettere!!!!
Sono sicura che un pò di ritiro spirituale farebbe bene anche ad altri.