venerdì 22 maggio 2009

Lunedì si apre l'assise della Cei. Sul tappeto i temi dell'immigrazione, l'istruzione e i nuovi vertici (Bevilacqua)


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Vescovi in allarme sull'8 per mille

PRIMO PIANO
Di Andrea Bevilacqua

Lunedì si apre l'assise della Cei. Sul tappeto i temi dell'immigrazione, l'istruzione e i nuovi vertici

Le recenti polemiche sullo Ior mettono a rischio la raccolta

C'è attesa per la 59esima assemblea generale della Cei che si aprirà lunedì prossimo alle 17 a Roma, nell'Aula del Sinodo dei vescovi (Città del Vaticano) con la prolusione del cardinale presidente, Angelo Bagnasco.
Invitati sono tutti i vescovi italiani.

C'è attesa per vari motivi.
Primo: un motivo tecnico. Si dovranno eleggere i nuovi vice-presidenti della conferenza episcopale del paese e le varie parti in gioco si sono già mosse da tempo di conseguenza. In questi giorni è stato il presidente della Cei, il cardinale e arcivescovo di Genova Bagnasco, a ricevere varie richieste e suggerimenti da più parti.
Favorito su tutti per un posto da vice-presidente è il vescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. Editorialista su svariati quotidiani italiani, è considerato dai più un allievo dell'attuale Pontefice Joseph Ratzinger.
E, in effetti, le cose stanno così: Bruno Forte, teologo raffinato, napoletano, ha studiato a Tubinga dove un tempo insegnava Ratzinger, ma se davvero l'attuale Pontefice lo consideri un suo allievo è difficile dirlo.
Di certo ci sono più che altro le amicizie con altre personalità di rilievo nel panorama ecclesiastico italiano: il priore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi, il cardinale Carlo Maria Martini (Forte è stato preside della facoltà teologica dell'Italia meridionale, con sede a Napoli e affidata alla Compagnia di Gesù, dove alloggiava e pernottava il cardinale Martini quando visitava il capoluogo partenopeo). E oggi, nella Cei, il presule è presidente della Commissione per la dottrina della fede: si qualifica, insomma, come l'ideale successore proprio di Martini nel lavoro di dialogo con i non credenti e con gli intellettuali laici.

Secondo. Il tema centrale dell'assemblea è «La questione educativa: il compito urgente dell'educazione». Un tema difficile visti i rapporti sempre più pessimi tra Chiesa italiana e governo del paese alla luce del problema immigrazione.
La riflessione dei vescovi sarà indirizzata a tutti e non sono pochi coloro che ritengono che, nonostante i proclami, l'attuale governo si stia muovendo in modo contradditorio. Non c'è soltanto la questione immigrazione. Ci sono anche le politiche per la famiglia e la scuola che tardano ad arrivare come sperato. Le promesse sono state tante. I risultati pochi.

Infine, l'8 per mille. In Vaticano si ritiene che il libro Vaticano Spa pubblicato per Chiare Lettere a firma Gianluigi Nuzzi passerà senza lasciare traccia di sé. Eppure il contenuto è esplosivo. Eppure gli scandali dello Ior, la banca vaticana, propagatisi ben oltre l'era Marcinkus potrebbero far sì che molti italiani decidano di non destinare più l'8 per mille alla Chiesa cattolica.

© Copyright Italia Oggi, 22 maggio 2009 consultabile online anche qui.

Mons. Forte allievo di Joseph Ratzinger?
Mah...io direi che e' molto piu' vicino ad altri.
La prova? La strenua opposizione al motu proprio Summorum Pontificum e le non proprio felici dichiarazioni seguite alla revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani.

Non vedo che cosa c'entri l'otto per mille (Cei) con lo Ior (Banca Vaticana).
E poi, parliamoci chiaro: lo scandalo dello Ior, evidenziato anche dal libro di cui sopra, riguarda la "allegra" gestione della Banca negli anni settanta, ottanta e novanta.
Si riferisce cioe' ad altri tempi, altri responsabili e persino ad altri Pontificati.
Non vedo, quindi, perche' dovrebbero essere la Chiesa Cattolica Italiana del 2009 (direttamente) e Benedetto XVI (indirettamente) a pagare il prezzo di errori del passato.
Sono stata perfida? Volevo esserlo...

R.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma come... non era Ratzinger la mente degli "altri pontificati" ?

Scenron ha detto...

Per questioni teologiche e dottrinali, e di un solo pontificato, quello di Wojtyla...non facciamo di tutta l'erba un fascio!

mariateresa ha detto...

inoltre che sia una grande mente il nostro Benedetto non ho dubbi, ma che sia una grande mente finanziaria non direi proprio. Né se ne è mai occupato, di finanza.
A ognuno il suo.

gianniz ha detto...

Lo stagno attende il sasso. I cerchi si allargano poi, da soli, per inerzia...
Ormai la stampa sa di poter gestire un potere spesso subliminale. E di poter intorbidare, impunemente, le acque.
E lo fa! Scientemente!

euge ha detto...

Caro anonimo Ratzinger come più volte è stato detto e risaputo, è stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede che come potrai facilmente notare non ha nulla a che spartire con lo IOR visto che si occupa della Dottrina della Fede e non di finanza e di loschi affari.
Quindi, la gestione allegra dello IOR, va sicuramente imputata ad altri e non al crd. Ratzinger ora Benedetto XVI.

un passante ha detto...

gran parte degli italiani lo ignorano il libro che parla degli scandali Ior....perchè non dire che molti italiani stanno pensando di non devolvere l'otto per mille perchè delusi dalle continue esternazioni dei vescovi a favore dell'immigrazione selvaggia? Perchè è questo che era diventata l'immigrazione ultimamente, disumana per chi affrontava una navigazione pericolosa su barconi iperaffollati e abbandonati a se stessi per buona parte del viaggio e disumana per l'istigazione al razzismo e al rifiuto che stava finendo per provocare in chi vivendo in quartieri periferici era obbligato ad una convivenza non sempre facile e pacifica. Uno stato deve darsi leggi anche sull'immigrazione, possibilmente il più giuste possibile, ed è su questo magari che dovrebbero insistere i vescovi, ma non può esserci libero accesso per tutti, perchè senza regolamentazione sarà inevitabile vedere il fratello scagliarsi contro il fratello. L'uomo delle periferie, anche il credente, non è ancora pronto a porgere sempre l'altra guancia e non è ancora l'uomo perfetto che vorrebbe il Vangelo, ha bisogno di aiuto per superare le sue paure ed essere messo in condizione di dare amore incondizionato e accoglienza, come da precetti.
Per mia esperienza, questi ragionamenti ricorrono molto nei bar o in altri luoghi di ritrovo in questi giorni e dello Ior, a parte chi scrive sui giornali, non parla quasi nessuno