giovedì 29 gennaio 2009

Facciamo un po' di dietrologia...

Cari amici, facciamo anche noi un po' di dietrologia visto che va tanto di moda.
Non possiamo non notare una strana escalation che puzza...
Viene diffusa una vergognosa, e non condivisibile in nessun punto, intervista di uno dei vescovi consacrati nel 1988 da Mons. Lefebvre.
Essa fu rilasciata a novembre 2008, ma viene diffusa il 21 gennaio 2009, il giorno stesso della revoca della scomunica attraverso decreto.
La cosa sembrerebbe strano anche ad un bambino dell'asilo, ma i media montano la polemica non tanto sull'intervista in se' quanto sul fatto che il Papa reintegra un vescovo antisemita passando sopra le sue affermazioni.
Falso! La revoca della scomunica non ha nulla a che fare con il processo alle idee del vescovo perche' fu comminata automaticamente dopo la consacrazione da parte di Mons. Lefebvre senza mandato pontificio.
I giornali pensano di fare credere a noi poveri babbei che il Papa in qualche modo sposa le tesi del vescovo.
Falso!
Da notare che in questo frangente la Santa Sede fa poco o nulla per chiarire le cose e questo e' un fatto gravissimo di cui qualcuno dovra' assumersi la responsabilita'.
La polemica monta monta e monta e il mondo ebraico invoca la parola del Papa per chiarire la posizione della Chiesa sulla Shoa dimenticando quanto detto da Benedetto XVI in questi quattro anni.
Ad un certo punto il rabbinato di Gerusalemme parla di "contaminazione" e NESSUNO nella Chiesa Cattolica reagisce.
Arriviamo a mercoledi'.
Il rabbinato di Gerusalemme rompe i rapporti con Vaticano ma la lettera finisce nella mani della stampa e rimbalza in Italia pochi minuti prima che il Papa ribadisse la sua incondizionata condanna nei confronti dell'Olocausto.
Dopo un attimo di smarrimento si decide che quelle parole non sono ancora sufficienti e si pretendono le scuse del vescovo oppure il suo allontanamento dalla Chiesa.
E' chiaro che, in questo modo, nulla e' mai sufficiente.
Oggi il rabbinato dichiara di avere annullato l'incontro con i Cattolici previsto per marzo.
E' ovvio che non ci sara' alcun viaggio in Israele a maggio.
E' qui che si voleva arrivare? Non so e poco mi interessa.
Facciamo pero' una supposizione, una pura dietrologia.
Supponiamo che Mons. Williamson abbia scritto una lettera alla Santa Sede (o al Papa) per chiedere scusa per le sue affermazioni.
A questo punto verrebbe esaudita una delle richieste: le scuse del vescovo.
Non ci sarebbero piu' "santi" e i rapporti potrebbero continuare.
Supponiamo che l'indiscrezione sulla lettera circoli.
Come fare per annullarne l'effetto? Chiaro!
Creare un nuovo caso e spostare l'attenzione su Treviso.
Poco importa chi sia il sacerdote intervistato.
Tutto fa brodo in questo momento.
Quale sara' la prossima mossa? Forse la richiesta di revoca della revoca della scomunica? Le dimissioni del Papa? Siamo in trepida attesa di conoscere le richieste
.
R.

14 commenti:

euge ha detto...

Cara Raffaella sono sicura che ogni possibilità sia aperta. Riguardo alle dimissioni del Papa, non ci pensino neanche.

Anzi da adesso dico: Se chiedono le dimissioni di Benedetto XVI passo al Buddismo. :-)

Anonimo ha detto...

Che il papa non andasse in Israele, a parte Peres, erano proprio i governanti locali a non volerlo.Forse con Bush non avrebbero osato sabotare il dialogo così tanto e cercare in tutti i modi di far passare il Papa come antisemita. Ma con Obama, il gioco è facile: la guerra permanente fa comodo ai finti pacifisti più della vera pace.Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

Raffaella, sei sicura che circoli questa lettera di scuse del Vescovo? Credi che sia tutta una messa
in scena del mondo ebraico per screditare il Papa e non farlo andare in Terra Santa, approfittando delle "note" avversioni dei lefrebriani per gli ebrei?
Credi che sia una trappola per il Papa?

Raffaella ha detto...

Visita il blog "Messainlatino".
Complotto? No, e' troppo disorganizzato.

Anonimo ha detto...

...meravigliarsi ancora? Lavicende degli ultimo giorni...:...un altro "colpo maestro di Satana" per allontanare i fedeli dalla Tradizione, screditare la Chiesa, additare il Santo Padre...

Anonimo ha detto...

Che lo abbiamo fatto perchè non erano d'accordo con la revoca della scomunica ai Lefebriani?
Non capisco però perchè non dovrebbero volere questa riconciliazione? Sono troppo tradizionalisti?

Anonimo ha detto...

Ho acquistato con i miei risparmi un carro armato e sono pronto a mettermi davanti agli appartamente del Sommo Pontefice in sua difesa, chi lo ama mi segua.

Raffaella ha detto...

Io la amo, Don Marco d'Arco :-)

Gianpaolo1951 ha detto...

Caro don Marco, non si è accorto che La stò seguendo con il mio?!?

Anonimo ha detto...

Che lo abbiamo fatto perchè non erano d'accordo con la revoca della scomunica ai Lefebriani?
Non capisco però perchè non dovrebbero volere questa riconciliazione? Sono troppo tradizionalisti?

euge ha detto...

vengo anch'io Don Marco...... e per favore non mi risponda NO! tu NO! parafrasando una canzone di Iannacci di qualche tempo fà.........!

Anonimo ha detto...

Secondo me il caso "Williamson" era orchestratto dai nemici della riconcilliazione tra Roma e Econe- laicisti,cattolici "adulti" e alcuni lefevriani vicini al sedevacantismo come Williamson. Tutti queli che hanno paura del ritorno di una Tradizione sanna e senza ideologie che aiutera alla Chiesa andare avanti. Queste persone fanno e faranno tutto il possibile fermare quel processo di riconcilliazione provocando negativismo e sfiducia tra Roma e lefevriani e creando confusione nelle due parti anche con l'aiuto di certi rabbini / secondo prof.Giorgio Israel esiste gia una alleanza tra i cattolici "adulti" e i rabbini "liberali"/.Credo pero che il Santo Padre e mons.Fellay sono decisi di continuare avanti.
A proposito della Curia Romana mi viene in mente la storia quando durante esilio di Pio VII in Francia lo stesso Napoleone si rivolse al cardinale Consalvi dicendogli "In pocchi anni io avro distrutto la Chiesa". Ma il cardinale gli rispose tranquilamente "No,Sir ! Non ci siamo riusciti NOI a distruggerla. Non ci riuscera neppure lei" :-)
Angel

Anonimo ha detto...

Servirebbe a qualcosa andare a Roma con i carri armati? Non mi sembra davvero il modo per aiutare il Papa!

Raffaella ha detto...

Si scherza, Cindy :-)