Mi auguro che il Vaticano risponda in modo adeguatamente fermo!
Mi auguro di non leggere dichiarazioni di scuse o di rammarico da parte della Chiesa Cattolica perche' non e' il caso. Vengono chieste scuse pubbliche. Ma da chi si vogliono le scuse? Da parte del Papa? E perche'? Prima si vogliono le precisazioni, poi i chiarimenti e ora le scuse? Ma scherziamo? Non vedo nessuna differenza fra certi toni e quelli usati nel post Ratisbona.
Raffaella
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6 commenti:
dal sito di Accattoli:
Oltre al vescovo Fellay (vedi post di ieri) anche il superiore del “distretto” tedesco della Fraternità San Pio X ha deplorato le dichiarazioni negazioniste di Williamson e ne ha chiesto scusa. Egli fu superiore generale della Fraternità dal 1982 al 1994 e le sue parole sono più nette di quelle di Fellay. Eccole: “Come superiore del Distretto della Fraternità San Pio X in Germania, sono scosso, assieme ai miei confratelli di questo Paese, a motivo delle dichiarazioni del vescovo Williamson. Minimizzare le uccisioni di Ebrei da parte del regime nazionalsocialista e le sue atrocità è per noi inaccettabile. La persecuzione e l’assassinio di innumerevoli ebrei sotto il Terzo Reich ci colpisce in maniera estremamente dolorosa, e ferisce nel profondo il comandamento cristiano dell’amore per il prossimo che non conosce distinzioni etniche. Desidero scusarmi per questo comportamento e dissociarmi da qualunque affermazione di tal fatta. Questa presa di distanza è per noi naturale anche per il fatto che lo stesso padre dell’arcivescovo Lefebvre fu rinchiuso in un campo di concentramento tedesco, così come molti sacerdoti cattolici persero la vita in campi di prigionia di Hitler. Stoccarda, il 27.01.2009. Padre Franz Schmidberger superiore di Distretto”. Questa la fonte della dichiarazione che ho tradotto dal tedesco: http://www.fsspx.info/news/. Batto le mani anche al padre Schmidberger e di nuovo mi congratulo con il vescovo Williamson: egli molto si prefigge ma moltissimo consegue. E c’è speranza di ancora migliori acquisti, dal momento che continua a parlare – a quanto sembra – dopo l’ordine di tacere che gli era venuto da Fellay.
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Vedo che anche oggi tira un'aria pesa. Qualcuno non vuole che si giunga ad una ccordo.Si può anche sostenere che è meglio che i nodi vengano al pettine ma in questo modo mi sembra un po' troppo. Ieri Di Segni era più possibilità e oggi invece il Rabbinato di Israele rincara la dose. Ognuno va per i fatti suoi?O c'è di peggio?
Hai ragione Raffaella forse è il caso che chi in Vaticano ha l'incario di occuparsi di questo, si dia una svegliata e questa volta, senza mezzi termini o parole che si possono prestare a fraintendimenti. Anni ed anni di lassismo hanno portato al colmo che adesso qualunque persona possa comandare e dire alla santa Sede cosa fare e cosa no! E' ora di finirla con il buonismo da quattro soldi.
Dialogo a tutti i costi con gli ebrei…
Dialogo a tutti i costi con i musulmani…
Dialogo a tutti i costi con …
Dialogo tra sordi che non porta da nessuna parte!…
Ma facciamola finita una volta per tutte con questo tipo di ecumenismo!…
Pensiamo piuttosto a riunire i cristiani una volta per tutte!!!
Che ne dite di questa frase attribuita al rabbino Cohen: "Capisco gli sforzi del Papa per portare unità nella Chiesa, ma deve essere consapevole che, indirettamente, ferisce gli ebrei"
Alessia
Gentile Raffaella,
chiedo venia se mi permetto una cattiveria verso i cari amici ebrei: pardon, fratelli, anche se alcuni sembrano proprio dei parenti serpenti!
I toni cui fai riferimento somigliano certamente al post-Ratisbona ma a me, inoltre, ricordano altre parole:
"periscano in un attimo i nazareni e gli eretici, siano cancellati dal libro dei viventi e con i giusti non vengano iscritti."
Dalla benedizione contro gli eretici: preghiera ebraica!
Scusa, davvero, se sono stato cattivello!
Piero
Allora cosa dovrebbe fare il Papa? Chiedere il permesso a loro per riunire i cristiani?
Ma non siamo assurdi!
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