mercoledì 28 gennaio 2009

Mons. Bromuri: Sui vescovi lefebvriani molti commentatori e giornalisti incapaci di fare distinzioni (Sir)


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VESCOVI LEFEBVRIANI: MONS. BROMURI, COMMENTATORI “INCAPACI DI FARE DISTINZIONI”

“La revoca della scomunica” ai quattro vescovi lefebvriani non va messa insieme con la “farneticante dichiarazione negazionista della Shoà” di uno di questi. È quanto ribadisce al SIR mons. Elio Bromuri, direttore del settimanale cattolico “La Voce” (Umbria) ed esperto di ecumenismo e dialogo interreligioso, in una nota di commento al Decreto della Congregazione per i vescovi con cui è stata revocata la scomunica a mons. Bernard Fellay, mons. Bernard Tissier de Mallerais, mons. Richard Williamson e mons. Alfonso del Gallareta, i quattro vescovi ordinati nel 1988 da mons. Lefebvre. Ciò che sta suscitando “maggiore scalpore”, scrive tra l’altro Bromuri, sono “le affermazioni negazioniste di Williamson. Affermazioni stolte e infondate da cui hanno preso netta distanza sia la Cei sia il Vaticano”. Tuttavia, prosegue Bromuri, “incapaci di fare distinzioni, molti commentatori e giornalisti hanno messo insieme la revoca della scomunica con tale farneticante dichiarazione, come se questa fosse avallata dal Papa, per il fatto che lui l'ha perdonato. L'ha perdonato per un altro motivo, evidentemente, ma la gente, purtroppo, seguendo le notizie dei media, è portata a facili quanto infondate deduzioni”.

© Copyright Sir

Ci sono notevoli e brillanti eccezioni (Tornielli, Paci, Izzo, Rodari, Ricci...) fra i commentatori.
Per chi fa confusione io non parlerei di incapacita' ma di malafede
.
R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Raffaella, sull'Occidentale intervista a Don Salvatore Vitiello:
Unire il mondo cattolico non significa non essere dalla parte degli ebrei
http://www.loccidentale.it/articolo/lefebvre.0065284
Alessia

Scenron ha detto...

http://www.loccidentale.it/articolo/lefebvre.0065284

Intervista molto chiarificatrice a don Salvatore Vitiello, docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

:D

euge ha detto...

Bene! Ma perchè parlano tutti solo adesso che è intervenuto il Papa?

Scenron ha detto...

Mi hai battuto di un minuto, cara Alessia! :-)

Raffaella ha detto...

Grazie ad entrambi :-))

Anonimo ha detto...

Si, forse io non capisco le finezze delle disquisizioni su Williamson e mi lascio fuorviare dai media, però un vescovo, che dovrebbe essere il tramite tra me e Dio, e nega pubblicamente l'olocausto qualche dubbio me lo pone. Saluti Agostino

gemma ha detto...

hai ragione Agostino e siamo tutti d'accordo ma adesso che dalla fraternita dei lefebvriani sono arrivate le scuse e costui è stato isolato, cosa vogliamo, il sangue? Il flagello eterno anche per gli altri lefebvriani reintegrati? Così le guerre non finiscono mai
Resta innegabile comunque che da come la cosa è stata presentata, il messaggio recepito dalla maggior parte delle persone è stato non che fosse stata tolta la scomunica ad una confraternita in cui uno dei vescovi aveva malauguratamente, esprimendo la sua opinione personale, negato l'olocausto due mesi fa (ancora da scomunicato) ma che era stata tolta ad un vescovo autonomo che proprio in questi giorni, guarda caso, aveva rilasciato certe dichiarazioni. Nessuno poi ha capito che la scomunica era in vigore per la modalità con cui era stato ordinato ma tutti hanno capito fosse stata comminata per analoghe dichiarazioni del passato

euge ha detto...

Caro agostino non è necessario addentrarsi in finezze teologiche come dici tu. Questa cosa è stata studiata non dico a tavolino ma quasi. Il vescovo in oggetto rilasciò le famose dichiarazioni nel novembre 2008 scellerate dichiarazioni senza ombra di dubbio che, debitamente tenute in caldo per l'occorrenza, sono state spacciate per dichiarazioni rilasciate in concomitanza o quasi alla revoca della scomunica ed il gioco è fatto. Bombardamento mediato sul Papa che non c'entrava assolutamente nulla, con conseguente stracciamento di vesti e scandalo per tutti. Fatto salvo quelli che prima di lanciare la pietra contro il Santo Padre, hanno voluto vederdci chiaro ed infatti, il Diavolo fa le pentole e non i coperchi è evidente agli occhi di tutti tranne a coloro che si ostinano a camminare nel buio, che tutta questa faccenda è stata una messa in scena ben curata e preparata dai detrattori di Sua Santità all'interno della chiesa con qualche occasionale aiuto esterno.