giovedì 29 gennaio 2009

Polemiche in Germania: gli ebrei tedeschi disertano le cerimonie nella Giornata della Memoria (Caracciolo)


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Ecco una notizia, segnalataci da Eufemia, che ho fatto veramente fatica a trovare.
Chissa' perche'...
Preciso che la decisione e' maturata nel corso dei mesi e che il Papa non c'entra nulla. Nonostante cio' si e' riusciti ad infilarlo nella polemica. L'articolo e' di ieri mattina
.
R.

Ebrei tedeschi disertano le cerimonie

Roberto Caracciolo

BERLINO

La principale organizzazione ebraica in Germania, il Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, dice basta alla «mancanza di rispetto» del Parlamento nei confronti dei sopravvissuti dell'Olocausto e, nella Giornata della Memoria, boicotta la cerimonia ufficiale al Bundestag denunciando inoltre una generale «ostilità strisciante nei confronti degli ebrei» nel Paese.
Il malumore, nel Consiglio, c'era da anni, ha spiegato ieri il segretario generale Stephan Kramer, ma la scintilla è scattata dopo che il Bundestag - per l'ennesima volta - ha invitato i membri dell'organizzazione, incluso la presidente Charlotte Knobloch, solo come «osservatori» alla cerimonia di commemorazione, «relegati sulla balconata».

«Protestiamo da moltissimi anni in modo ufficiale e anche attraverso canali diplomatiche perchè non crediamo che questo sia il modo di trattare i sopravvissuti», ha detto Kramer, sottolineando che proprio la Knobloch è una sopravvissuta dell'Olocausto.
«Non vogliamo avere il tappeto rosso - ha proseguito -, ma la Knobloch non è stata mai accolta ufficialmente dal presidente, nè è mai stata invitata a sedersi tra i membri del Parlamento». A lei e agli altri membri del Consiglio è stato riservato sempre un «trattamento da semplici spettatori», ha detto.
La decisione di boicottare la cerimonia, che ricorda il 64° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, denota anche una crescente insofferenza della comunità ebraica tedesca rispetto a una «ostilità strisciante» che l'organizzazione avverte nei confronti dei propri membri.
Secondo Kramer, infatti, nel Paese - ma non solo - c'è un crescente antisemitismo e le recenti dichiarazioni pubbliche del vescovo lefebvriano britannico Richard Williamson ne sono la conferma. «Quello che è successo oggi è il risultato delle esperienze accumulate nel recente passato - ha sottolineato il segretario generale del Consiglio -. Se nei mesi scorsi non avessimo provato le emozioni e vissuto le situazioni che abbiamo provato e vissuto, probabilmente non saremmo giunti alla decisione di boicottare la cerimonia adesso».
In particolare, Kramer ha detto che il conflitto tra Israele e i palestinesi è risultato di un aumento dell'antisemitismo in Germania.
Durante il conflitto nella Striscia di Gaza, le lettere di odio nei confronti degli ebrei ricevute dal Consiglio sono aumentate infatti di circa il 40%, a 200-300 alla settimana. E alcune delle missive contenevano anche minacce di morte indirizzate a membri dell'organizzazione. Il Consiglio non fa segreto inoltre della delusione provata di fronte alla revoca della scomunica a Williamson e agli altri tre vescovi lefebvriani. Intervistata da una tv tedesca, la Knobloch si è detta «indignata» dalla decisione del Papa.

© Copyright Eco di Bergamo, 28 gennaio 2009

Anche i Cattolici spesso si sentono indignati ma non per le decisioni del Papa.
R.

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