giovedì 29 gennaio 2009

Secondo il rabbino Laras il Papa avrebbe dovuto parlare prima. E quando?


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«Un passo avanti, ma doveva parlare prima»

di Redazione

Roma

«Apprezzo davvero le parole pronunciate da Benedetto XVI. Anche se bisognava che quelle cose le dicesse prima». Giuseppe Laras, già rabbino capo di Milano, è oggi il presidente dell’assemblea rabbinica italiana. Uomo di dialogo, dice di aver sofferto per ciò che è accaduto negli ultimi giorni.

Rabbino Laras, il Papa ha usato parole inequivocabili sulla Shoah e contro ogni sua negazione o riduzione. Come le giudica?

«Sono parole importanti, positive ma... secondo me doveva dirle prima. Guardi, io non pretendo certo di insegnare il mestiere al Papa, le esprimo i miei sentimenti e le mie impressioni. Ecco ciò che penso: non si è calcolato l’effetto negativo che le parole di Williamson hanno avuto. Il negazionismo è una falsità storica, oltre che un’infamia. Il fatto che l’intervista sia stata rilanciata in concomitanza con il Giorno della Memoria ci addolora ancora di più, perché proprio in questi giorni il ricordo acutizza e approfondisce il dramma tremendo che il nostro popolo ha vissuto, la Shoah».

Il Papa ha detto la Shoah deve essere per tutti monito contro l’oblio...

«Le ripeto, sono parole che hanno il loro peso. Nel frattempo però c’è stata la presa di posizione del Gran Rabbinato d’Israele, che ha deciso di interrompere il dialogo e chiede una dichiarazione dei lefebvriani, per conoscere ciò che davvero pensano sulla Shoah e anche sul Concilio Vaticano II, che con il decreto Nostra aetate ha aperto un nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra Chiesa cattolica ed ebrei».

Che cosa si aspettava che facesse Benedetto XVI?

«Poteva intervenire prima, intervenire subito. Poteva riammettere tre dei quattro vescovi, chiedendo al sostenitore di una tesi così aberrante di attendere e di compiere un cammino di purificazione. Vede, sappiamo bene chi sono e che cosa rappresentano i cosiddetti lefebvriani. Ricordo ciò che dissero contro Giovanni Paolo II quando venne a visitare la Sinagoga di Roma. Forse, prima di prendere il provvedimento di revoca della scomunica - che so bene essere un atto interno alla Chiesa -, bisognava avere maggiori garanzie sull’accettazione del Concilio».

Le reazioni alle parole del Pontefice sono positive, anche quelle che arrivano da Gerusalemme. Che cosa pensa del viaggio di Ratzinger in Israele?

«Io ho creduto nel dialogo, mi dispiace constatare queste difficoltà. Ciò che è accaduto in questi giorni rende tutto più complicato e difficile. Oggi non vedo le condizioni per il viaggio, c’è troppa irritazione e troppo sospetto. Serve un periodo di decantazione».

Dopo l’intervento papale si può dire che il caso sia chiuso?

«Le chiarificazioni sono state tardive. La Santa Sede si sarebbe evitata un sacco di guai e anche di polemiche se il Papa avesse parlato subito. Non vorrei che chiuso questo caso, fra qualche settimana, ne spuntasse un altro. Quelli che stiamo vivendo sono come attacchi violenti di febbre, che debilitano l’organismo del dialogo ebraico-cattolico. Bisogna fare molta attenzione, perché se gli attacchi si ripetono, alla fine il paziente soccombe».

© Copyright Il Giornale, 29 gennaio 2009 consultabile online anche qui.

Francamente sono un po' stanca di dover rispondere a questi attacchi. Lo faccio per l'ultima volta.
Innanzitutto consiglio la rilettura di un interessante editoriale di Giorgio Israel per "Il Foglio": Giorgio Israel: Il cattolicesimo ambrosiano e l’ebraismo di sinistra marciano divisi per meglio colpire il ratzingerismo (Il Foglio).
Ora analizziamo l'intervista
.

"Sono parole importanti, positive ma... secondo me doveva dirle prima"...

E quando? La bagarre si e' scatenata domenica pomeriggio (dopo qualche piccolo fulmine al mattino) ed il mercoledi' era la prima occasione pubblica. Forse si pretendeva che il Papa organizzasse una conferenza stampa? Suvvia...
Semmai avrebbero dovuto farlo i suoi collaboratori!


Il fatto che l’intervista sia stata rilanciata in concomitanza con il Giorno della Memoria ci addolora ancora di più...

Ecco, appunto! Rilanciata non rilasciata!

Nel frattempo però c’è stata la presa di posizione del Gran Rabbinato d’Israele, che ha deciso di interrompere il dialogo e chiede una dichiarazione dei lefebvriani, per conoscere ciò che davvero pensano sulla Shoah e anche sul Concilio Vaticano II...

Problema interno alla Chiesa Cattolica!

Poteva intervenire prima, intervenire subito. Poteva riammettere tre dei quattro vescovi, chiedendo al sostenitore di una tesi così aberrante di attendere e di compiere un cammino di purificazione...

Impossibile! O si riammettevano tutti o nessuno perche' la scomunica non fu comminata per le opinioni dei singoli vescovi ma perche' tutti ordinati senza mandato papale.
Si continuano a confondere i due piani
.

Oggi non vedo le condizioni per il viaggio, c’è troppa irritazione e troppo sospetto...

Concordo! La mia irritazione personale, per esempio, e' massima!
Il viaggio andrebbe rimandato o annullato
.

Quelli che stiamo vivendo sono come attacchi violenti di febbre, che debilitano l’organismo del dialogo ebraico-cattolico. Bisogna fare molta attenzione, perché se gli attacchi si ripetono, alla fine il paziente soccombe...

Concordo in pieno!
R.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

I conciliomani alla Melloni, si sono scandalizzati perchè la revoca della scomunica è avvenuta in concomitanza con l'anniversario dell'annuncio del Concilio, i rabbini perchè c'era anche la GdM lì lì. Il card. Castrillon aveva fretta di chiudere perchè doveva passare la palla. Ora sono tanto di moda i calendari laici/sincretistici e bisogna consultare quelli prima di fare qualsiasi cosa. Meno male che fra poco il Papa va in Africa dove i genocidi sono ancora compiuti e la dieta è forzata. Ovviamente le anime candide si occuperanno solo di Aids e contraccezione e pretenderanno che il Papa si scusi per non aver fatto la pubblicità alla Hatù. Comunque Bertone, da bravo salesiano, dovrebbe dare qualche aiutino ai giornalisti che si riconoscono nel loro patrono. Saluti, Eufemia

Anonimo ha detto...

...mi spiace dirlo ma gli ebrei l'antisemitismo se lo stanno andando a cercare... ma che la piantino una buona volta di sputar sentenze sui cattolici e guardino in casa loro!

euge ha detto...

Doveva parlare prima?....... Benedetto XVI è Vicario di Cristo non un veggente!

euge ha detto...

Doveva parlare prima?....... Benedetto XVI è Vicario di Cristo non un veggente!

Anonimo ha detto...

la formula "Problema interno alla Chiesa Cattolica" è molto simile a quella "la chiesa non metta becco nelle questioni di uno stato laico"

Raffaella ha detto...

Lo Stato laico e' una religione?

Anonimo ha detto...

no. ma per molti la chiesa cattolica è un entità politica.

Raffaella ha detto...

Non per i Cattolici.

Anonimo ha detto...

non esistono solo i cattolici e quindi la chiesa deve rassegnarsi ad essere trattata come un entità politica. con tutti gli oneri ed onori.

simone

Raffaella ha detto...

Mi dispiace ma esistono politici cattolici che vengono votati legittimamente.
R.

Anonimo ha detto...

cosa c'entra questo?

Raffaella ha detto...

La Chiesa non e' un'entita' politica, ma alcuni politici sono cattolici.
R.

Anonimo ha detto...

un entità religiosa dice "fedeli, non praticate l'omossesualità"

un entità politica dice "non si facciano leggi che agevolino le unioni omosessuali"

per esempio

Raffaella ha detto...

Chi fa le leggi? La Chiesa o i politici?
Fra questi ultimi ci sono dei cattolici.
R.

Anonimo ha detto...

un entità politica dice "non si facciano leggi che agevolino le unioni omosessuali"

poi non importa cosa facca il legislatore e chi sia.
solo il fatto che la chiesa dica quella frase fa di lei un entità politica

Raffaella ha detto...

Vabbe'...ripetiamo sempre le stesse cose.
La Chiesa ha diritto di parlare, la politica di non ascoltare.
R.

Anonimo ha detto...

io no sto dicendo che la chiesa non può parlare...
dico solo che in certi proclami tipo "non votate al referendum", si espone come soggetto politico... LO PUO' FARE. ma non si sorprenda se viene tratta poi come soggetto politico.

Anonimo ha detto...

Scusate ma non vedo casa centri tutto questo con l'argomento. Atteniamoci per favore a parlare di quello che tratta il post.