Cari amici, su segnalazione della nostra Mariateresa possiamo leggere questo articolo di John Allen sulle notevoli affinita' fra il Papa ed il Presidente degli Usa nei confronti dell'islam.
Qui potete trovare una traduzione automatica dall'inglese.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Non sono affatto d'accordo con l'interpretazione di J. Allen circa le pretese convergenze tra il Papa ed Obama nei confronti dell'islam. Una disamina del discorso di Obama esigerebbe di argomentare in modo diffuso. Intanto: mi sembra che il paradigma di riferimento del Presidente sia un radicale relativismo culturale che ha come conseguenza di mettere in ombra tutto il positivo della cultura giudaico-cristiana per evidenziarne solo i limiti o i crimini. Per tacere delle sciocchezze sostenute in sede storica su tutto ciò che dovremmo all'islam. Persino la stampa.(sic). Si dichiara cristiano ma tace del tutto sul significato di tale appartenenza mentre rivendica orgogliosamente il suo doppio nome, ovviamente tenuto nascosto il più possibile durante la campagna elettorale. Quando parla di cristianesimo è per opporre la tolleranza islamica in Spagna all'Inquisizione. Si potrebbe continuare a lungo. Dell'articolo di Allen mi infastidisce anche il ripetuto riferimento al "controverso" discorso di Ratisbona. Controverso da chi? Musulmani e relativisti occidentali. E neppure mi risulta, correggetemi se sbaglio, che la "lectio" di Ratisbona sia mai stata ritrattata. Infine una nota di metodo: a che titolo il Presidente di una nazione,pur potente, si rivolge, in solido, a tutta la "umma" musulmana? Quello che mi piace sempre meno è che Obama si proponga di fatto come un'autorità spirituale globale, assecondato in questo da tutta la platea mediatica politicamente corretta. Tutto ciò mi suscita qualche inquietudine, che preferisco non esplicitare di più. Pare che a Venezia, su di un bellissimo palazzo del Canal Grande sia apparsa una foto di Obama con la scritta: sei la nostra speranza. Mi sembra significativo. E, comunque, l'orizzonte di senso in cui si colloca Benedetto XVI è totalmente differente, con buona pace anche di tanti commentatori cattolici.
MOLTO MOLTO MOLTO BENE, FABIOLA.
Brava Fabiola!!!! 10 e lode.
Non cadiamo nel tranello del "papa nero" che, con le sue politiche di morte in bioetica, i discorsi pacifisti conditi da massacri senza precedenti di civili in Afghanistan (se li avesse fatti Bush avremmo avuto bandiere a stelle e strisce bruciate in ogni piazza, invece che tutto questo incenso massonico malodorante), le sue aperture al sol dell'avvenire e le sue ambiguità in campo religioso e questa new era/new age da lui continuamente evocata, mi ricorda sempre di più Giuliano Felsemburgh.
E per favore non facciamo paragoni col Papa... ci possono essere cose apparentemente simili e assonanti, ma basta pochissimo per cambiare tutto...Mi verrebe un esempio proverbiale, ma con Obama non si può usare, a scanso di equivoci.
Il fatto che Obama sia di sinistra e nero lo rende praticamente intoccabile.
http://holy.harmoniae.com/profeti_benson.htm
Nel 1907 Robert Benson, sacerdote cattolico convertito dall'anglicanesimo e profeta, scrisse lo straordinario romanzo Lord of the World (Il Padrone del Mondo). È un libro incredibilmente attuale perchè descrive il mondo di oggi, con le sue realtà e le sue inquietanti ipotesi. Leggere oggi Il Padrone del Mondo fa venire i brividi: comunicazioni istantanee in tutto il mondo, autostrade a quattro corsie, trasporti aerei e sotterranei, luce solare artificiale, eutanasia legalizzata e assistita, un Parlamento europeo, attentati a catena con kamikaze, il crollo del colosso russo, la minaccia (sventata) di una guerra mondiale con scontri tra America, Russia e Cina, un papa di nome Giovanni dopo cinque secoli, la crisi delle religioni, sotto l'avanzare di una nuova religione universale stile New Age, preti che lasciano il ministero, laici consacrati che agiscono nel mondo senza divise o distintivi. Tutto questo è descritto nel romanzo.
E un nuovo messia come Obama....
Posta un commento