lunedì 17 agosto 2009

Liturgia: Mons. Bartolucci interviene sulla riforma liturgica e sulla "riforma della riforma" ("Disputationes Theologicae")

Clicca qui per leggere l'importante e per molti versi illuminante intervista a Mons. Domenico Bartolucci, Maestro emerito della Cappella Sistina. Grazie ad Angel ed a un altro carissimo amico del blog per la segnalazione :-)

C'e' molto su cui meditare. L'argomento e' complesso ma e' il cuore della vita della Chiesa.

LA SACRA LITURGIA: LO SPECIALE DEL BLOG

32 commenti:

Fabio ha detto...

E' evidente che hanno sbagliato i Sommi Pontefici e il Magistero della Chiesa ha promulgare la Riforma Liturgica del Vaticano II...
Bartolucci è un grande profeta che ha disobbedito al Magistero celebrando sempre con il Rito di San Pio V prima del Summorum Pantificum.
Bravo Bartolucci! Sei un bel esempio di obbedienza e dedizione alla Chiesa!

Fabio ha detto...

"a promulgare" (senz' "h")
Scusate. Grazie!

brustef1 ha detto...

Incredibile che gente indegna di baciargli le scarpe si permetta di insolentire un venerabile sacerdote e grande musicista come Bartolucci, che ha subito l'ostracismo della gang progressista e affaristica vaticana! Il Magistero della Chiesa non ha mai, di fatto, abolito la messa tradizionale, nemmeno quel sub-Magistero che si è servito del Vaticano II per annichilire la Tradizione, cioè la Chiesa

don Marco (calzolaio) ha detto...

brustef lascia stare le scarpe che co sto caldo puzzano. Fabio ha scritto una cosa chiara e precisa, nn ha parlato di scarpe!!

Fabio ha detto...

CONGREGAZIONE DEL CULTO DIVINO, Il Cerimoniale dei Vescovi (14 settembre 1984), in EnchVat, IX, nn. 1032-1033: "Questo libro, adattato alle norme del Concilio Vaticano II, sostituisce IL PRECEDENTE CERIMONIALE CHE ORMAI DOVRA' RITENERSI ABROGATO… La maggior parte delle leggi liturgiche che offre il nuovo cerimoniale conserva la forza obbligante proveniente dai libri liturgici già pubblicati. Qualora si trovi qualche variazione nel nuovo cerimoniale, si dovrà seguire il modo indicato dallo stesso cerimoniale…".
Nel Cerimoniale dei Vescovi è incluso il Rito della S. Messa!!!! Perciò il Rito di S. Pio V è stato ABOLITO!!!!

Anonimo ha detto...

"E' evidente che hanno sbagliato i Sommi Pontefici..."
Ma cosa scrivete??? Quando torna il conto i Papi sbagliano?

"Bartolucci è un grande profeta che ha disobbedito al Magistero..."

e un rigo sotto leggiamo

" Sei un bel esempio di obbedienza..."

C'è un po' troppa confusione: prima si afferma una cosa e dopo un attimo si afferma il contrario!!!

Ma allora Bartolucci ha ubbidito o no?

brustef1 ha detto...

Alla faccia del conformismo clerico-sessantottino-progressista, Summorum Pontificum HA SANATO la paradossale condizione di chi veniva estromesso dalla Chiesa per essere troppo fedele alla Chiesa. Quanto a Bartolucci e alla liturgia tradizionale, mi rendo conto che parlare di cultura e di bellezza a chi approva le devastazioni conseguenti al Vaticano II è perfettamente inutile

Anonimo ha detto...

E' evidente che hanno sbagliato i Sommi Pontefici e il Magistero della Chiesa ha promulgare la Riforma Liturgica del Vaticano II...

la riforma è stata promulgata da un pontefice solo, Paolo VI e non esattamente secondo il dettato della Sacrosanctum Concilium, ormai lo grdiano perfino le pietre

Il magistero successivo: "Ecclesia dei Eucharistia", "Redemptionis Sacramentum", "Dominicae cenae", e prima ancora "Mane nobiscum Domine", "Eucharisticum Mysterium" non si discostano di una virgola dalla Tradizione perenne

Benededetto XVI ha dichiarato, nel motu proprio che il VO "non è mai stato abrogato".

E allora chi è che ha disobbedito: chi ha continuato a celebrare il VO o chi ha introdotto arbitrariamente, con la scusa del concilio, innovazioni sincretistiche o neo-protestanti?

Fabio ha detto...

Caro mic, secondo te, il Cerimoniale dei Vescovi (14 settembre 1984) è stato approvato da Paolo VI post obitum?

Anonimo ha detto...

non ha nessuna importanza.
i vescovi non contano.
solo il papa conta e benedetto xvi è stato chiaro nel dire che il messale di san pio v non è mai stato abrogato.
se i vescovi non sono d'accordo appendano zucchetto e fascia viola o rossa al chiodo.
per me importa solo il papa.
luca

Fabio ha detto...

Perchè allora il Sommo Pontrefice Giovanni Paolo II ha concesso l'indulto per celebrare secondo il vecchio rito, dal momento che esso non è mai stato abbrogato. Poteva risparmiarsi questa fatica! E' chiaro invece che la disobbeddienza serpeggia nella Chiesa ai più alti livelli..Bartolucci docet!

Anonimo ha detto...

wojtyla non era nè teologo nè liturgista e la chiesa ne paga ancora le conseguenze.
l'errore tragico resta però quello di paolo vi.
luca

Fabio ha detto...

Cari tradizionalisti, non vi accorgete che siete completamente fuori strada? Vi rendete conto che, paradossalmente, siete proprio voi i primi a negare la Tradizione della Chiesa che non si ferma al rito del 1570 ma che prosegue "fino alla piena maturità di Cristo" (S. Paolo) ?!

brustef1 ha detto...

Mi auguro che chi dà dell'infedele a mons. Bartolucci quando imperversano, senza censure, i preti come Farinella o i vescovi come Lugo sia in malafede. Alla stupidità preferisco, comunque, la malafede

Anonimo ha detto...

io non sono tradizionalista.
non sono nemmeno praticante ma osservo dall'esterno gli eventi avendo una grande ammirazione per benedetto xvi.
la chiesa non è nata con il concilio.
c'è da chiedersi come abbia fatto a conciarsi così in solo quarant'anni.
luca

brustef1 ha detto...

...E se la "piena maturità di Cristo" è stata rappresentata dalla Bugnini's gang, meglio rifugiarsi sul Monte Athos

Fabio ha detto...

Non ragiono con le categorie laiciste della lotta di classe... E non sono manicheo. Perciò non ho nessun dubbio ad ammettere che mons. Bartolucci sia un bravo compositore... Questo però non lo rende infallibile "ex cattedra" . Ho, quindi, il diritto-dovere di contestarlo quando le sue affermazioni vanno contro la disciplina della Chiesa. (Probabilmente non avrà ancora digerito il fatto di essere stato allontanato dalla Sistina... ).
Non ho, inoltre, nessun problema ad ammettere che la liturgia di Paolo VI è stata deturpata dagli abusi e che oggi, quindi, sia necessario un ritorno a Dio e allo spirito contemplativo. Ma sia gli abusi sessantottini del post Concilio, sia la ribellione di Lefevre sono due estremi che finiscono per andare nella medesima direzione: distruggere il Magistero della Chiesa!

brustef1 ha detto...

L'unica lotta "di classe" che ammetto è quella tra la bellezza e lo squallore, se questo è un disprezzabile ragionare per "categorie laiciste" (ma quando mai?), ne sono fiero

Gianpaolo1951 ha detto...

Caro Fabio, lasci in pace il “Reverendissimo Monsignor Lefebvre”!!!...
A distruggere il Magistero della Chiesa ci ha pensato mons. Bugnini e la sua cricca di protestanti massoni!!!
Mentre - per Grazia di Dio - Monsignor Lefebvre lo ha solo preservato!!!
Prima di fare certe affermazioni, ci pensi sopra almeno tre volte!…
Riguardo poi al Suo “diritto-dovere” di contestare Monsignor Bartolucci, nessuno glielo nega…, ma non puo’ pretendere che chi non la pensa come Lei, stia zitto e lasci passare certe Sue asserzioni, a dir poco, stravaganti!!!
Mi stia bene!

Fabio ha detto...

Caro Gianpaolo,
rispetto tutte le opinioni… ma Lei ha le prove che Mons. Bugnini abbia fatto parte di una "cricca di protestanti massoni?". Son 40 anni che sto ad aspettar ste PROVE…!!! Non si può calunniare una persona SENZA presentare un’argomentazione convincente. Anche l’onorevole Andreotti doveva aver baciato il boss mafioso Totò Rina... Si ricorda? Dovevano esserci anche le foto di quel bacio… Ma poi venne provato quell’incontro non c’è mai stato…
Mi chiedo allora, senza voler offendere nessuno, se fare illazioni campate in aria non sia, in fondo, adottare lo stesso metodo dei massoni. Il padre morale della massoneria Voltaire diceva: “Calunniate e vedrete che qualche cosa resterà”.

Gianpaolo1951 ha detto...

Caro Fabio, il paragone con il caso Andreotti non sta in piedi!…
Mentre l’accusa al noto personaggio politico era basata solo sulla parola di emeriti farabutti prezzolati - i cosiddetti “pentiti” per meglio capirci -, le accuse nei confronti di mons. Bugnini avevano ben altro fondamento…, tanto da farlo trasferire in Iran nel giro di 24 ore per opera diretta di Papa Paolo VI…
E queste non sono illazioni…, ma fatti concreti!!!
Guardi che non sono cose inventate da me…, esiste un’ampia letteratura in merito!!!...
Si documenti e mi stia bene!

Areki ha detto...

Ringrazio Papa Benedetto XVI per le chiare e definitive parole circa il Messale di San Pio V che non è stato mai abolito. Ormai questa affermazione è magistero ufficiale della Chiesa e quindi la questione è definitivamente risolta. Fabio si metta l'anima in pace e così i bugniniani estensori del cerimoniale episcoporum che non ha nessuna forza di legge se paragonato alla perenne tradizione della Chiesa sancita dal pronunciamento di papa Benedetto.
Ormai è appurato che la riforma di Paolo VI e di Bugnini è stato un errore nel merito e nel metodo, soprattutto perchè è stata imposta con la forza: altro che dialogo, altro che metodi soft....
La verità caro Fabio sta venendo a galla... goditi comunque la tua bella liturgia di Paolo VI, ma lascia ai sacerdoti e ai fedeli che preferiscono quella di San Pio V (meglio dicasi "gregoriana") fare come meglio credono.
Non sapevo che ci fosse un nuovo dogma: il Messale di bugnini, che ha solo 40 anni in paragone al messale con cui hanno celebrato tanti santi sacerdoti.
perchè caro Fabio ti arrabbi tanto? Calmati, vivi e Lascia Vivere.
don Bernardo

Anonimo ha detto...

Sulla questione della abolizione del Rito di Pio V secondo me si discute fin troppo.
Resta un argomento di carattere strettamente legalistico che poco aggiunge alla discussione.

Tra l'altro va cmq detto che il Rito antico nei fatti non è mai stato del tutto abolito.
Infatti già prima dell'indulto concesso nell'84' da Giovanni Paolo II, lo stesso Paolo VI aveva autorizzato i sacerdoti cattolici convertiti dall'anglicanesimo a continuare a servirsi del Messale Tridentino.
Inoltre già prima del SUMMORUM PONTIFICUM una commissione di cardinali ,incaricata dal Papa di risolvere il problema, negli anni 80' si espresse per la NON abrogazione del Rito.


Antonio

Fabio ha detto...

Cara Raffaella, perchè non hai pubblicato la mia risposta a don Bernardo? Cosa non andava?

Fabio ha detto...

Caro don Bernardo,
anche i documenti della Congregazione del Culto sono VERI ATTI di MAGISTERO, anche se APPROVATI DAL SOMMO PONTEFICE verbalmente (in questo caso Giovanni Paolo II).
È evidente che il documento relativo al Cerimoniale dei vescovi ha forza vincolante per tutti e quindi il Rito di S. Pio V è stato veramente ABOLITO.
Spieghi lei cosa significhi l’espressione di Benedetto XVI che “il rito di S. Pio V non è mai stato abolito”. Le chiedo, in merito, una risposta chiara e coerente con il tutto il magistero della Chiesa, non solo con il Magistero che piace a Lei. Se non è stato abolito, inoltre, a che serviva l’indulto di Giovanni Paolo II?
Paolo VI è stato rigoroso al riguardo. Ecco la testimonianza raccolta in merito da J. GUITTON:
“Il papa [Paolo VI] allora legge il terzo punto del mio foglio, dove si dice che sarebbe auspicabile l’autorizzazione della messa di Pio V per un periodo sperimentale e provvisorio; di conseguenza l’annullamento dell’interdizione fatta in Francia di dire questa messa di san Pio V (che il concilio non ha mai preteso abolire). Il papa mi dice severamente: “Questo mai! Dal momento che si tratta di una cattiva disputa, poiché il canone di san Pio V l’ho conservato nella nuova liturgia, dove è collocato al primo posto”.. – “Ma non si tratta del canone. Si tratta dell’offertorio, dove, nella nuova liturgia, l’idea di sacrificio sembra ristretta”. – “Riconosco che la differenza tra la liturgia di san Pio V e la liturgia del concilio (chiamata spesso, non so perché, liturgia di Paolo VI) è molto piccola. In apparenza, il diverso poggia su una sottigliezza. Ma questa messa detta di san Pio V, come lo si vede a Econe, diviene il simbolo della condanna del concilio. Ora, non accetterò mai in nessuna circostanza che si condanni il concilio per mezzo di un simbolo. Se venisse accolta questa accezione, il concilio intero rischierebbe di vacillare. E di conseguenza l’autorità apostolica del concilio”.

Se da domani celebrassi secondo il vecchio Rito di Aquileia? Con quale diritto l’Autorità ecclesiastica me lo potrebbe proibire? Non era un rito santo e venerando come quello?

Anonimo ha detto...

montini, wojtyla.
non erano teologi non erano liturgisti e hanno lasciato andare la chiesa a fondo.
benedetto xvi ha parlato:il rito tridentino non è stato abolito.

Raffaella ha detto...

Nulla, caro Fabio, ma mi sono collegata ad internet solo ora.
Come vedi, il tuo commento e' online :-)
R.

brustef1 ha detto...

Concludendo -sia pure usando disprezzabili "categorie laiciste", ma assai foriere di verità storica-: se è vero che molti sacerdoti hanno continuato a celebrare "nelle catacombe" la messa tradizionale, così come molti fedeli hanno continuato ad amare la Tradizione della vera Chiesa e a pregare in latino, come i loro padri e i loro nonni, se tutto questo è vero -e lo è-, un grande, provvidenziale Pontefice, Benedetto XVI, ha fatto uscire tutti quanti dalle catacombe, senza cacciarvi, in sostituzione, nessun altro. Questo Pontefice sta facendo, per l'unità dei cattolici e dei cristiani, qualcosa di straordinario, con amore di padre, senza tradire la Fede e rispettando la dignità di tutti. Il Summorum Pontificum non è un semplice motu proprio che regola una questione interna, è un atto di amore prima che di magistero, che insegna al mondo cosa sia il rispetto della dignità e dei sentimenti profondi del cuore umano

Areki ha detto...

Ancora Per Fabio
se il Papa Benedetto ha detto che il rito di san pio V non è stato mai abolito è ovvio che io mi posso comportare di conseguenza.
Esigo rispetto della libertà di tanti: come noi non vi obblighiamo a tornare al messale del 1962 così voi abbiate la carità e la pazienza cristiana di consentirci di pregare come ci pare....
don bernardo

Fabio ha detto...

Caro don Bernardo (auguri per l’onomastico di oggi!),
permettermi ancora una risposta. Non voglio tappare la bocca a nessuno... Non ho nulla contro il Rito di S. Pio V che anch’io considero grande e santo. Desidero solo un confronto costruttivo.
Ritengo però che la liturgia non è la "preghiera che mi pare" ma la preghiera di Cristo al Padre, Capo del Corpo mistico cioè della Chiesa, cui tutti dobbiamo conformarci se volgiamo che anche la nostra preghiera sia veramente “liturgica”. Il Soggetto della preghiera liturgica è sempre Cristo unito indissolubilmente alla sua Sposa. Per questo è bene che nella liturgia siano evitati abusi e rivendicazioni.
Inoltre non è possibile selezionare il Magistero: Paolo VI no, Benedetto XVI si… Se mettiamo in discussione il Magistero di Paolo VI, come possiamo pretendere che Benedetto XVI sia ascoltato? Il Magistero dei due pontefici poggiano sulla stessa autorità, quella che Cristo a dato a Pietro.

Fabio ha detto...

Errata corrige:

...se vogliamo che anche la nostra preghiera sia veramente “liturgica”.

"ha dato a Pietro" Con l'"h".

Grazie. Scusate!

Raffaella ha detto...

Prego :-)
R.