domenica 16 agosto 2009

Summorum Pontificum, il Primate inglese Vincent Nichols incoraggia le celebrazioni nella forma straordinaria (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: MOTU PROPRIO, PRIMATE INGLESE INCORAGGIA CELEBRAZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 ago.

''Papa Benedetto ha dato un ulteriore e delicato compito a sacerdoti e vescovi: di provvedere la forma straordinaria della Messa in risposta ai bisogni genuini descritti nel motu proprio''. Lo afferma mons. Vincent Nichols, nuovo arcivescovo di Westminster e primate cattolico d'Inghilterra, che ha voluto schierarsi apertamente con il Papa dopo le contestazioni da lui subite a causa del motu proprio ''Summorum Pontificum'' che autorizza le celebrazioni con il messale latino di San Pio V. In un messaggio pubblicato come prefazione a un opuscolo che verra' distribuito ai sacerdoti partecipanti al Corso residenziale di addestramento, organizzato dalla ''Latin Mass Society of England and Wales'' per i giorni 24-28 agosto prossimi congiuntamente all'Arcidiocesi di Westminster, il presule saluta ''con favore'' l'iniziativa ricordando che ''sia nell'insegnamento che nel diritto della Chiesa e' il vescovo che ha la responsabilita' della promozione e della vigilanza sulla Liturgia'', ma al contempo ha bisogno dell'aiuto dei sacerdoti disponibili a celebrare con l'antico messale per ''rispondere a questo compito, perseverando nello sforzo di difendere e alimentare l’unita' della Chiesa''.
''Nel motu proprio 'Summorum Pontificum' - ricorda mons. Nichols - Papa Benedetto ha permesso l'uso della forma della Messa del 1962, in casi chiaramente definiti. E cio' facendo egli ha insistito che esiste un solo rito della Messa nella Chiesa Latina''.
Secondo il primate cattolico d'Inghilterra, ''questo chiarisce che la forma ordinaria della Messa e quella straordinaria sono a servizio di un unico e medesimo rito. Entrambe, percio', trovano spazio in questa Scuola Estiva, e i partecipanti celebreranno volentieri la messa in ciascuna di queste forme''.
Dunque, spiega mons. Nichols, va respinta ''l'idea che la forma ordinaria della Messa, in se stessa, sia in qualche modo carente. In verita' - aggiunge - quanti possiedono una simile idea non rientrano nella generosa disposizione del 'Summorum Pontificum' e si stanno inesorabilmente allontanando dalla Chiesa.
La messa - infatti - e' fonte ed espressione dell'unita' della Chiesa che deriva da Cristo'' e ''non consiste in un'uniformita' di uso o preferenza personale''.
Per il nuovo primate cattolico d'Inghilterra, ''in verita', certe questioni dovrebbero avere una parte assolutamente secondaria nella nostra liturgia, in particolare nel ministero del sacerdote. Cio' che noi sacerdoti dobbiamo provvedere, come elemento-chiave del nostro ministero, e' - raccomanda l'arcivescovo di Westminster - la Liturgia della Chiesa. Un principio dimostrato di buona liturgia, quale e' quello della 'partecipazione attiva' di tutti i partecipanti alla Messa, sia nella Liturgia della parola che in quella eucaristica, si applica a qualsiasi forma della messa si usi.
Tale principio - conclude - richiede attenta considerazione e applicazione da parte di ogni celebrante e di chiunque aiuti nella preparazione della liturgia e spero che gli sia dato sufficiente spazio in questa Scuola Estiva''.
La corrispondente religiosa del Times di Londra Ruth Glendill, commentando favorevolmente sul suo blog questo messaggio del nuovo arcivescovo di Westminster, si spinge fino a prevedere che ''la prossima generazione accogliera' il dono di Papa Benedetto (cioe' iil motu proprio) senza alcuna riserva psicologica'' e cita alcune statistiche per le quali in alcuni Paesi europei ''sta calando'' il numero di fedeli che partecipano alle liturgie con il nuovo messale post-conciliare ed e' prevedibile che ''in circa 15 anni sara' alla pari con i gruppi tradizionali che stanno crescendo''.
Secondo la giornalista inglese, ''la rinascita della Chiesa richiedera' molto di piu' della messa in latino, essa pero' e' il piu' grande di tutti i possibili punti di inizio''.
E di questo processo che si e' ormai innescato ''il Papa, l'arcivescovo Nichols e la 'Latin Mass Society' comprendono i segni premonitori''.

© Copyright (AGI)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,

A proposito di riforma liturgica ti segnalo un'intervista a mons.Domenico Bartolucci:
http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2009/08/mons-bartolucci-interviene-sulla.html

Angel