lunedì 21 settembre 2009
Due soluzioni per la direzione di «Avvenire» (Il Tempo)
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Due soluzioni per la direzione di «Avvenire»
Candidati Oggi il Consiglio Permanente Cei Al posto di Boffo favoriti Delle Foglie e Righetto
La contesa per il nuovo direttore di "Avvenire" sembra ridursi a un ballottaggio tra due nomi: Domenico Delle Foglie, ex vicedirettore, attuale portavoce di "Scienza&Vita", vicinissimo a Dino Boffo e al cardinal Ruini; e Roberto Righetto, responsabile delle pagine culturali, una "spina" interna alla gestione Boffo secondo alcuni, il che ne farebbe un candidato interno, sì, ma allo stesso tempo di discontinuità.
Mai Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato più difficile. Ufficialmente, il dopo-Boffo non è nemmeno all'ordine del giorno.
E il cardinal Bagnasco, in una lectio magistralis sull'ultima enciclica del Papa tenuta a Genova sabato, ha fatto in qualche modo comprendere la linea che terrà alla prolusione di oggi: richiami morali, riferimento all'attualità, ma senza attacchi diretti Eppure, un accenno al caso Boffo si farà senz'altro.
E, con quello, i vescovi potrebbero anche mettere sul tavolo una eventuale nomina. Bagnasco non arriverà con nessun candidato "pronto" al Consiglio dei vescovi. E potrebbe anche uscirne senza candidato. Ufficialmente, è il Cda che nomina il nuovo direttore. Ma il Cda fa capo ai vescovi, e dunque non ignorerà le indicazioni che verranno dal Consiglio Permanente. Sarà il Presidente a incaricarsi di fare qualche nome e tirare le somme, dopo la discussione tra tutti i vescovi. Che, in questo caso, avranno anche un occhio di riguardo per le indicazioni che vengono dalla segreteria di Stato. Bagnasco e Bertone si sono sentiti la scorsa settimana, e c'è tutta l'intenzione di concludere la partita per la direzione senza creare ulteriori frizioni.
Che sono affari interni alla Chiesa lo sottolinea anche un articolo di Diana Alfieri sul "Giornale" di qualche giorno fa. Ma Diana Alfieri - ha svelato il vaticanista Magister - altri non sarebbe che Giovanni Maria Vian, direttore dell'"Osservatore Romano", che non esitò a usare toni molto critici con la linea Boffo, con toni secondo molti ispirati direttamente da Bertone.
Vian avrebbe caldeggiato il nome del direttore del "Giornale di Brescia" Giacomo Scanzi per la direzione. Da parte dei vescovi, sembra ci sia stata una preferenza per i nomi di Delle Foglie (una soluzione di forte continuità, apprezzatissimo per il suo lavoro a "Scienza&Vita") e Gianfranco Fabi, direttore di "Radio24". Proprio quest'ultimo appariva in pole position. Ma l'uomo del raccordo potrebbe essere Roberto Righetto: responsabile delle pagine culturali di "Avvenire", con pensiero discorde da quello di Boffo, avrebbe il parere positivo di Vian, di cui ospitava gli articoli su "Avvenire". Un cambiamento nella continuità, che potrebbe accontentare tutti. C'è poi un'altra ipotesi, che appare molto flebile: la conferma di Marco Tarquinio come vicedirettore responsabile, affiancato da un direttore editoriale di prestigio. Per questa figura, si fa il nome di Messori, che si sta accreditando molto attraverso i suoi commenti sul "Corriere della Sera", e di Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio, che però non sarebbe interessato.
© Copyright Il Tempo, 21 settembre 2009 consultabile online anche qui.
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2 commenti:
Altra bordata a G.M. Vian (leggi card. Berone).
Onestamente non mi piace quello che sto leggendo in questi giorni. Mi pare sia in atto il tentativo (politico e bipartisan) di condizionare pesantemente la CEI e il Papa dall'altra, tramite vari e accreditati commentatori.
Avvenire ha bisogno di un direttore autorevole e super partes e la CEI ha bisogno di spoliticizzarsi.
Alessia
Ben detto Alessia! Credo che finchè la CEI sarà impregnata di politica, non ci sarà mai alla guida di Avvenire un direttore super partes.
Fuori la politica dalla Chiesa.
Sacerdoti, vescovi e cardinali tornino a pregare e ad occuparsi delle anime; se hanno voglia di far politica escano dalla Chiesa la misura è colma.
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