martedì 22 settembre 2009

I vescovi uniti sulle linee della prolusione. Card. Ruini: serve convergenza per affrontare l'emergenza educativa (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere pubblichiamo:

BAGNASCO: CEI, VESCOVI UNITI SU LINEE PROLUSIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 set.

I vescovi del Consiglio Episcopale Permanente hanno condiviso le linee della prolusione del presidente della Cei Angelo Bagnasco. Lo afferma una nota del portavoce dell'Episcopato italiano, mons. Domenico Pompili. ''La giornata di oggi - sottolinea il prelato - ha registrato al mattino un'ampia ed articolata riflessione alla luce della prolusione del Presidente. Tutti gli interventi hanno esplicitamente ringraziato il card. Bagnasco per i contenuti e il tono del suo intervento introduttivo che e' apparso lucido e sereno allo stesso tempo''.
''Questa prima fase di confronto e di approfondimento - continua la nota sui lavori del parlamentino della Cei - sta cercando di dissodare il terreno per giungere entro il prossimo anno a rintracciare nella sfida educativa, vista come testimonianza credibile e non semplicemente come metodo pedagogico, uno snodo decisivo per l’attuale contesto, segnato da un nichilismo diffuso''. ''Tale situazione problematica - conclude il testo - si allentera' infatti non solo grazie a valori proclamati, ma soltanto in virtu' di figure di riferimento che incarnano il Vangelo fino a farne derivare concrete e puntuali indicazioni per la vita quotidiana''.

© Copyright (AGI)

RUINI: SERVE CONVERGENZA PER AFFRONTARE EMERGENZA EDUCATIVA

(AGI) - CdV, 22 set.

''L'educazione costituisce oggi un'urgenza, o meglio un'emergenza, ma rimane per sua natura una sfida di lungo periodo: per questo e' indispensabile realizzare intorno ad essa una convergenza che superi, almeno in qualche misura, il variare delle situazioni, delle idee, degli interessi''. Lo ha affermato il card. Camillo Ruini, presidente del Comitato per il Progetto Culturale promosso dalla Cei, presentando a Roma il Rapporto-proposta ''La sfida educativa'' edito da Laterza.
Un libro, ha sottolineato, ''rivolto non solo alla Chiesa, ma all’intero Paesee alle sue classi dirigenti, per offrire un contributo per un'alleanza educativa di lungo periodo''. Per il cardinale, si tratta della ''prima iniziativa importante'' da quando l'anno scorso e' stato costituito il Comitato, ed e' un Rapporto ''che analizza la situazione italiana, ma e' anche una proposta che cerca di offrire un orientamento, un’indicazione di massima per il breve ma anche per il medio e lungo periodo'', a partire dalla consapevolezza della ''gravita' che la questione dell'educazione ha in Italia, nel mondo occidentale e forse nel mondo intero''. Un ''approccio globale, e non settoriale'', dunque, quello del volume curato dalla Cei, che ''prende in considerazione certo le agenzie educative classiche, come la famiglia, la scuola e la Chiesa, ma anche gli ambienti e i contesti di vita che plasmano le persone, sia nel fare - il lavoro, l'impresa, il consumo - sia nell'immaginare: la comunicazione, lo spettacolo, lo sport''. .
Al centro del Rapporto, ha spiegato il card. Ruini, c'e' l'educazione intesa come ''processo umano globale e primordiale, in cui entrano in gioco gli aspetti fondamentali dell'uomo e della donna, come la relazionalita' e il bisogno di amore e di essere amati''. In gioco, quindi, e' la ''credibilita' degli educatori'', all'interno di una concezione di educazione ''come nascita, generazione, genesi del soggetto umano'', e nella quale e' dunque ''decisiva la domanda antica e sempre nuova su chi e' l'uomo, chi siamo noi''. Oggi, per il porporato, ''c'e' una grande difficolta' a fare sintesi sull'idea di uomo, sottoposta a molte tensioni: quando non si sa con precisione cosa sia l'uomo, e' difficile educare''. Di qui la necessita' di ''incrociare'' l'idea di educazione alle ''situazione umane in cui ha luogo l'educazione in Italia''. Per quanto riguarda il ''versante interno'', il Rapporto si pone in relazione agli Orientamenti pastorali della Cei per il prossimo decennio, ma ''la sua finalita' principale e' molto piu' vasta''.

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IMMIGRATI: GELMINI, SCUOLA LI INTEGRI MA SALVAGUARDI IDENTITA'

(AGI) - CdV, 22 set.

La scuola italiana deve impegnarsi per integrare i bambini stranieri immigrati, ma deve essere anche ''un momento di difesa dell'identita' del Paese''. Ne e' convinta il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini che condivide la linea espressa su questo tema dal card. Camillo Ruini in occasione della presentazione del Rapporto-proposta ''La sfida educativa'', promosso dal Comitato per il Progetto Culturale della Cei e edito da Laterza. ''Il primo vero passo verso una pacifica integrazione - ha affermato il ministro - avviene attraverso l'insegnamento della lingua italiana. Inoltre c'e' la nuova materia di cittadinanzache servira’ anche ai ragazzi italiani''.
Per la Gelmini, nella difesa dell'identita' giocano un ruolo ''importante'' l'ora di religione e la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche. ''Condivido - ha poi aggiunto il ministro - anche l'auspicio del Rapporto-proposta, affinche' finalmente nel nostro Paese si superi quella barriera ideologica che vorrebbe assegnare soltanto alla scuola statale il carattere di 'scuola pubblica', contravvenendo in questo a piu' elementari diritti di liberta' di scelta dei cittadini''.

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IMMIGRATI: GELMINI, SCUOLA LI INTEGRI MA SALVAGUARDI IDENTITA'

(AGI) - CdV, 22 set.

La scuola italiana deve impegnarsi per integrare i bambini stranieri immigrati, ma deve essere anche ''un momento di difesa dell'identita' del Paese''. Ne e' convinta il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini che condivide la linea espressa su questo tema dal card. Camillo Ruini in occasione della presentazione del Rapporto-proposta ''La sfida educativa'', promosso dal Comitato per il Progetto Culturale della Cei e edito da Laterza. ''Il primo vero passo verso una pacifica integrazione - ha affermato il ministro - avviene attraverso l'insegnamento della lingua italiana. Inoltre c'e' la nuova materia di cittadinanzache servira’ anche ai ragazzi italiani''.
Per la Gelmini, nella difesa dell'identita' giocano un ruolo ''importante'' l'ora di religione e la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche. ''Condivido - ha poi aggiunto il ministro - anche l'auspicio del Rapporto-proposta, affinche' finalmente nel nostro Paese si superi quella barriera ideologica che vorrebbe assegnare soltanto alla scuola statale il carattere di 'scuola pubblica', contravvenendo in questo a piu' elementari diritti di liberta' di scelta dei cittadini''.

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RUINI: CON GELMINI E MARCEGAGLIA A PRESENTAZIONE ''LA SFIDA EDUCATIVA''

(AGI) - CdV, 22 set.

Scuola, famiglia, comunita' cristiana, lavoro, impresa, mass media, spettacolo, tempo libero, sport sono i temi portanti de ''La sfida educativa'', il Rapporto-Proposta curato dal Comitato per il progetto culturale della CEI ed edito dall'Editrice Laterza. Il card. Camillo Ruini, presidente del Comitato Progetto Cuturale lo ha presentato questa sera a Roma, presso la sede della storica casa editrice, con il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Il Rapporto-proposta sull'educazione, un volume di oltre 200 pagine, e' articolato in un capitolo fondativo di taglio antropologico, nel quale vengono approfonditi il carattere e i requisiti essenziali del processo educativo. Nei capitoli successivi sono trattati i vari ambiti concreti nei quali l’educazione si sviluppa: dalla famiglia alla scuola, alla comunita' ecclesiale, ai luoghi di lavoro, ai media, allo sport e allo spettacolo. Un ultimo capitolo presenta i risultati di molte ricerche empiriche svolte in questi anni, da diverse fonti, sulle problematiche dell'educazione, al fine di ancorare meglio alla realta' le valutazioni e le proposte.
''Il Comitato per il progetto culturale ha ritenuto che possa essere utile pubblicare, probabilmente a scadenza biennale, rapporti su questioni di particolare rilievo e attualita', precisando pero' che non dovra' trattarsi soltanto dell'analisi di un determinato problema ma anche di suggerimenti riguardo al modo di affrontarlo, di qui il titolo di 'Rapporto-proposta' con l'ambizione di rivolgersi non solo alla Chiesa e ai cattolici ma al Paese nel suo complesso, in una prospettiva di sollecitudine per il bene comune, alla luce dell'antropologia cristiana'', ha spiegato da parte sua Sergio Belardinelli, coordinatore delle iniziative del Comitato per il Progetto Culturale della Cei.

© Copyright (AGI)

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