giovedì 1 ottobre 2009
Dal sinodo sull'Africa risposte concrete e sostenibili (Osservatore Romano)
Vedi anche:
SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
Il Cristianesimo alla base dello Stato liberale. I diritti umani? Prima non c'erano (Marcello Pera)
La sala stampa vaticana cambia registro e smentisce i giornali (Rodari)
Magister, Ruini e il Progetto culturale (Padre Giovanni Scalese)
Continuiamo a pregare per Caterina Socci...Caterina…in sospeso
Niente sentimentalismi nella dottrina sociale. Come leggere la «Caritas in veritate» (Osservatore Romano)
La voce del Papa in un cd (Repubblica online)
Mons. Crociata: il progetto culturale della Chiesa Italiana non è in discussione (Izzo)
Caso Boffo: cattolicesimo politico al tramonto. La condizione nuova del rapporto Chiesa e politica (Gianfranco Brunelli)
Il Papa: il futuro dell'Europa si gioca sul terreno culturale (Izzo)
Mons. Nikola Eterovic presenta il prossimo Sinodo dei Vescovi per l'Africa, a pochi giorni dall'inizio dell'assise in Vaticano
Il Papa: L'Europa ha bisogno di Dio per ritrovare la speranza nel domani. Ed esorta i politici a testimoniare la verità nella propria vita (R.V.)
Il Papa: "Mio fratello mi ha raccontato tante belle cose della sua visita a Sulmona"
Il Papa: don Sturzo sia esempio per chi opera in politica e nel sociale (Apcom)
Il Papa: la formazione umana integrale contro la “dittatura del relativismo” (AsiaNews)
Il Papa: "Non bisogna aver paura della verità, perché essa è amica dell’uomo e della sua libertà; anzi, solo nella sincera ricerca del vero, del bene e del bello si può realmente offrire un futuro ai giovani di oggi e alle generazioni che verranno" (Catechesi)
La prima volta di Berlusconi, l'Honduras, l'arrivo dell'ambasciatore Usa, l'ecumenismo dei valdesi (Il Foglio)
Chiesa italiana: e adessso che si fa? (Angela Ambrogetti)
Laici tra Ruini e Bertone (Massimo Faggioli)
La via indicata dal Papa alle chiese in "minoranza" (Muolo)
Perché il Progetto culturale di Ruini è essenziale e non c’è alcun piano B della Cei (Maurizio Crippa)
Ennio Morricone loda gli sforzi di Benedetto XVI nella riforma della liturgia: "E' uomo di grande intelligenza, di grande cultura e di grande forza"
L'omaggio di Praga al «professor» Ratzinger (Geninazzi)
Testo integrale dell'intervista al card. Castrillòn Hoyos. Con interessanti sorprese (Messainlatino)
Il j’accuse di Magister. Autorevole vaticanista dice che la realpolitik di Bertone non è in sintonia col Papa (Tiliacos)
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE NELLA REPUBBLICA CECA (26-28 SETTEMBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG (Discorsi, omelie, raccolta di articoli ed interviste)
Riflessioni dei vescovi della regione orientale del continente
Dal sinodo sull'Africa risposte concrete e sostenibili
Nairobi, 30. "Il sinodo deve essere visto come un processo e non soltanto come un evento": è quanto espresso in un documento di riflessione in vista dell'assemblea speciale dei presuli africani - che si terrà dal 4 al 25 ottobre - pubblicato dall'Association of Member Episcopal Conferences in Eastern Africa (Amecea), organizzazione che comprende rappresentanti di Eritrea, Etiopia, Kenya, Malawi, Sudan, Tanzania, Uganda e Zambia.
Nel documento, che offre riflessioni su vari temi di rilevanza sociale-politica ed economica, si sottolinea la speranza che dal sinodo emergano risposte "veramente pratiche, concrete e attuabili" verso le molteplici aspettative della popolazione africana. "Noi vescovi, in rappresentanza dell'Amecea, parteciperemo al sinodo - è scritto - con uno spirito che unisce orgoglio, umiltà e speranza". "Prenderemo parte al sinodo - è aggiunto - accompagnati dalle preghiere e dalle sollecitudini di milioni di cristiani. La nostra speranza è autentica perché si fonda sulla promessa di Gesù di essere con noi in tutti i tempi. Con questa promessa possiamo svolgere l'assemblea con grande fiducia". "Il sinodo - si sottolinea - deve essere visto come un processo e non semplicemente come un evento: cioè dovremmo comunicare alla nostra gente che l'incontro finirà pure a Roma, ma che il suo spirito e la sua vita saranno mantenuti in tutte le attività delle nostre istituzioni ecclesiali".
In particolare, i presuli chiedono che ai lavori dell'assemblea segua la formulazione di un piano strategico che contenga istruzioni precise circa i lavori del sinodo e l'attuazione delle raccomandazioni. "Dobbiamo assicurarci - si specifica - che questo piano preveda confini temporali e un regolare monitoraggio e valutazione". "Nello spirito universale dell'assemblea - si osserva inoltre - attenzione e rispetto debbono essere dati alle specificità e diversità che contraddistinguono le comunità che appartengono alla regione dell'Amecea e in misura più allargata le altre del continente africano".
Il documento passa quindi a elencare nello specifico i temi di rilevanza pastorale, a partire dall'estrema indigenza di larghe fasce della popolazione. "Non possiamo che esprimere vergogna - si legge - per l'impoverimento delle maggioranza della popolazione nei Paesi dell'Amecea. La sofferenza e l'emarginazione di questi figli di Dio è semplicemente inaccettabile. Il sostegno al miglioramento delle politiche governative e alla promozione e implementazione dei servizi sociali delle istituzioni ecclesiali deve essere considerata una priorità della risposta pastorale".
Pace e sicurezza è un altro tema affrontato: "Una più accurata comprensione storica - scrivono i vescovi - sulle origini delle situazioni di conflitto nella nostra regione è necessaria, in quanto possiamo rispondere ai problemi del presente soltanto se conosciamo il passato". Un forte contributo alla pacificazione è dato anche dalla promozione del dialogo interreligioso "promuovendo la cooperazione, dove possibile, con la comunità musulmana" e in generale con quelle delle altre religioni. Per i presuli, inoltre, è auspicabile l'istituzione di alcune strutture permanenti per rispondere alle situazione di crisi.
Per quanto poi concerne la politica in generale, si riconoscono i progressi democratici in atto in alcuni Paesi: per esempio, l'introduzione del multipartitismo o delle riforme costituzionali, ma questo processo - si precisa - "non è stato totale e incoraggiato". Per questo, la Chiesa "dovrebbe essere più attiva negli sforzi per responsabilizzare i politici e i funzionari pubblici e per formare dei buoni cittadini, incoraggiandoli al voto".
La cura del creato è un altro punto di riflessione. I vescovi affermano di essere consapevoli dei pericoli relativi ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale. I presuli rilevano che tali mutamenti stanno incidendo sulla sicurezza del cibo e sui flussi migratori, provocando tensioni tra le popolazioni dei vari Paesi e, per questo, esortano a "una riconciliazione ecologica" per dirimere i conflitti.
Il documento si sofferma infine sul ruolo della famiglia, e dei giovani e delle donne in particolare. Le nuove generazioni si evidenzia "vanno incorporate in maniera effettiva nella vita della Chiesa, poiché possono e devono giocare un ruolo importante nell'evangelizzazione e negli sforzi di riconciliazione". Un aspetto peraltro messo in luce è quello della dispersione scolastica: "Dobbiamo trovare strade - si osserva - per rafforzare il sistema educativo che negli anni passati ha marcato distintamente l'impegno pastorale". Le donne, invece, dichiarano i presuli, "restano vittime di violenze e di discriminazioni, essendo ancora escluse dal pieno accesso all'istruzione e al lavoro".
Nei giorni scorsi il cardinale John Njue, arcivescovo di Nairobi, ha affermato che "gli africani attendono con fiducia e ottimismo i risultati del sinodo e chiedono di essere riconosciuti come persone, nonostante la povertà". "Siamo poveri materialmente - ha aggiunto - ma la nostra cultura ha tanti valori: se vengono recepiti in Europa, o anche in Asia, possiamo diventare tutti più forti e a quel punto potremo arrivare a eliminare ogni sfruttamento".
(©L'Osservatore Romano - 1 ottobre 2009)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento