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Papa: Difendere ricco patrimonio religioso dell'Europa
All'udienza l'invito a un autentico umanesimo
"Preghiamo perchè tutti coloro che hanno a cuore un autentico umanesimo e il futuro dell'Europa sappiano riscoprire, apprezzare e difendere il ricco patrimonio culturale e religioso di questi secoli".
Non parla direttamente del crocifisso e della sentenza di Strasburgo che vieta l'esposizione del simbolo religioso nelle aule scolastiche, ma il Papa - nell'udienza generale del mercoledì davanti a 9mila fedeli radunati nell'Aula Paolo VI - ribadisce l'importanza delle radici cristiane e del "patrimonio religioso" del Vecchio Continente. Benedetto XVI si è soffermato oggi sul movimento monastico di Cluny, un movimento "di grande importanza nei secoli del medioevo" e che ha dovuto affrontare numerose difficoltà nel XII secolo, tra le quali "le instabili condizioni politiche e sociali" e la "povertà diffusa", nonchè la fase della "dipendenza delle abbazie".
Nel "processo di lunga gestazione" dell'identità dell'Europa - ha ricordato ancora il Pontefice - si sono fatti sempre più chiari "due elementi fondamentali per la costruzione della società: il valore della persona umana e il bene primario della pace". "Mille anni fa - ha sottolineato Benedetto XVI - mentre era in pieno svolgimento il processo di formazione dell'identità europea, la riforma di Cluny ha dato un contributo importante e prezioso: ha richiamato il primato dei beni dello Spirito, ha tenuto desta l'attenzione verso il primato di Dio, ha favorito nelle istituzioni la promozione dei valori umani, ha educato ad uno spirito di pace".
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