giovedì 3 dicembre 2009

Verso rapporti diplomatici di massimo livello fra Vaticano e Russia


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VATICANO: VERSO RAPPORTI DIPLOMATICI DI MASSIMO LIVELLO CON RUSSIA

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 3 dic

Il presidente russo Dmitrij Medvedev, che e' stato ricevuto oggi pomeriggio in udienza da papa Benedetto XVI, ha annunciato di voler elevare al massimo livello le relazioni diplomatiche con il Vaticano. Lo ha reso noto la portavoce del Cremlino, Natalia Timakova. Le relazioni diplomatiche tra i due Paesi risalgono al 1989, ma erano fino a questo momento limitate al livello di rappresentanze speciali. ''Il presidente Medvedev ha detto a papa Benedetto XVI durante l'incontro odierno di aver firmato un decreto sullo stabilimento di piene relazioni diplomatiche con il Vaticano - ha detto il portavoce -. Ha ordinato al ministero degli Esteri di condurre i dialoghi per stabilire relazioni diplomatiche ed elevare lo status delle rappresentanze, rispettivamente, al livello di ambasciata e di nunziatura apostolica''.

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Russia/ Rapporti diplomatici più stretti, ambasciata in Vaticano

Medvedev questo pomeriggio in udienza dal Papa

Roma, 3 dic. (Apcom)

La rappresentanza russa presso il Vaticano diventa una vera e propria ambasciata: è quanto emerso dall'incontro in Vaticano tra il presidente russo Dmitri Medvedev e il Papa.
Il capo di stato russo ha firmato "un decreto per stabilire i rapporti diplomatici con il Vaticano", afferma l'ufficio stampa del Cremlino.
"Sono responsabile per il Governo russo e i rapporti tra Chiese non rientrano tra i miei doveri, poiché in Russia la Chiesa e il Governo sono separati", aveva spiegato di recente Medvedev in un'intervista ad alcune testate italiane. "Posso solo dire che abbiamo relazioni con il Vaticano, ci sono missioni di rappresentanza da entrambe le parti, e stiamo discutendo se passare questa relazione ad un livello più alto, ossia se cambiare la nostra in una relazione caratterizzata da ambasciata e relazioni diplomatiche. Mi sembra che sarebbe perfettamente normale".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

I politici, che in genere non sono stinchi di santi, hanno spesso vedute più pragmatiche dei religiosi consacrati. Questo spiega come sia possibile che i rapporti politici tra Vaticano e Russia possano incrementarsi, con soddisfazione di entrambi i Paesi ed al contempo i rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa russa (e le altre chiese ortodosse dei balcani) procedano a rilento, perché la rigidità mentale, più che quella dottrinale o teologica, degli ortodossi ha finora impedito un viaggio in Russia e un incontro fraterno.