giovedì 3 dicembre 2009

Il commento del cardinale Tauran sulla questione dei minareti in Svizzera


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Il Papa ai teologi: "In questo momento vogliamo pregare perché il Signore ci dia la vera umiltà. Ci dia la grazia di essere piccoli per poter essere realmente saggi; ci illumini, ci faccia vedere il suo mistero della gioia dello Spirito Santo, ci aiuti a essere veri teologi, che possono annunciare il suo mistero perché toccati nella profondità del proprio cuore, della propria esistenza" (Monumentale omelia del Santo Padre alla Commissione Teologica Internazionale)

Morto il gesuita Blet: svelò la verità su Pacelli, il nazismo e gli ebrei. L'ultima intervista: Pio XII e Hitler, lettere fantasma (Filippo Rizzi)

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Il Papa: "Non è forse vero che noi conosciamo realmente solo chi e ciò che amiamo? Senza una certa simpatia non si conosce nessuno e niente. E questo vale anzitutto nella conoscenza di Dio e dei suoi misteri, che superano la capacità di comprensione della nostra intelligenza: Dio lo si conosce se lo si ama!" (Straordinaria catechesi del Santo Padre)

Il Papa: la scelta di fondo è amare Dio (Sir)

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La Svizzera e il tabù della reciprocità con l'islam. Dove si muore per la fede (Il Foglio)

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Il commento del cardinale Tauran sulla questione dei minareti in Svizzera

Continua a far discutere il ‘no’ degli svizzeri, nel referendum di domenica scorsa, alla costruzione di nuovi minareti nella Confederazione elvetica. Al termine della loro assemblea ordinaria, i vescovi della Svizzera hanno pubblicato un comunicato in cui riaffermano che questa decisione rappresenta un ostacolo sulla via dell’integrazione. “Il divieto dei minareti – rilevano - è il segno di una crisi dell’identità cristiana nella nostra società”: inoltre questo divieto “non risolve alcun problema di convivenza con l'Islam”. Anzi: “il divieto dei minareti non faciliterà la situazione dei cristiani nei Paesi musulmani, ma l’aggraverà”. I vescovi svizzeri sottolineano poi il fatto che “il ‘no’ ai minareti significa anche il ‘no’ alla visibilità pubblica delle religioni e colpisce tutte le comunità religiose. La recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo contro il Crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche in Italia – concludono - è un altro esempio di pressione esercitata contro la visibilità della religione”. Sulla questione Olivier Tosseri ha sentito il parere del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso:

“La questione dei minareti pone, secondo me, prima di tutto il problema della libertà di religione, e la libertà di religione suppone la libertà di culto e quindi la libertà di praticare la propria fede in privato e in pubblico e quindi di avere anche i propri luoghi di culto. Ma, ovviamente, quando si costruisce una chiesa in un Paese a maggioranza islamica o una moschea in un Paese a maggioranza cristiana, la preoccupazione di chi costruisce l’edificio di culto deve essere di armonizzare la costruzione nel paesaggio urbanistico e nel contesto culturale della società. Ma al di là di questi aspetti, penso che il problema pone, in realtà, la questione dello statuto giuridico dell’islam in Europa, oggi: quindi, va molto al di là dei fatti di cui parliamo”.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Commento criptico, chiaro solo in apparenza, ma che si guarda bene di affrontare in maniera chiara, comprensibile, non equivoca l'atteggiamento "sbagliato" della Chiesa, di resa incondizionata all'Islam.