mercoledì 14 gennaio 2009

Inutile polemizzare contro i bus atei di Genova. Essi non danneggiano la Chiesa che è capacissima di farsi del male da sè, senza aiuti esterni!

Cari amici, leggo che anche stamattina su qualche giornale tiene banco la polemica sugli "autobus atei" di Genova.
Il blog, in linea con la scelta fatta nei giorni scorsi, non dara' spazio alla notizia perche' sciocca e provocatoria.
Comunque, in questa sede, vorrei dire una parolina non tanto sui bus quanto sul comportamento della Chiesa Cattolica.
Non c'e' alcun bisogno che le associazioni atee la attacchino perche' e' perfettamente in grado di farsi del male da sola.
Ieri un rabbino ha offeso pesantemente Benedetto XVI e, per farlo, ha utilizzato un mensile dei Gesuiti che evidentemente sono stati ben felici di concedergli lo spazio necessario magari in nome di quel dialogo tanto invocato da qualcuno e cosi' poco praticato da altri.
Il Papa viene attaccato ed offeso ma sembra che la sua Chiesa non sia in grado di reagire adeguatamente: pigrizia, paura, conformismo, comodita'?
Ho letto qualche giornale e mi duole constatare che, a fronte di un attacco violento, le reazioni sono tiepide ed "arrendevoli".
Ci manca solo che ci si scusi perche' il Papa e' stato offeso!
E' questo il comportamento che Gesu' predicava?
Scappare di fronte alle difficolta' e' l'unica scorciatoia che Santa Madre Chiesa e' capace di trovare?
Beh, complimenti!
Aspetto la reazione ufficiale della Santa Sede e della Cei. Non basta qualche intervista a questo o a quel prelato per quanto autorevole.
Dovra' trattarsi di una posizione chiara ed inequivocabile in modo da fornire risposte adeguate a noi Cattolici.
La fede dei semplici e' in pericolo laddove sono i sacerdoti stessi ad ospitare offese ingiuste al Papa.
Non dovrei stupirmi di questo atteggiamento ma e' triste constatare che in tanti, ormai, separano Benedetto XVI dalla Chiesa che si trova a gestire.
In tanti cominciano a definirsi "ratzingeriani" e non cattolici.
E' un pessimo segnale, cari signori!
Si inizi a riflettere sui propri errori.
Inutile prendersela con gli atei o i laicisti se non si mette prima ordine nella propria "barca".
Ieri sera mi sono trovata a rileggere le parole profetiche dell'allora cardinale Ratzinger
:

Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio.
Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui!
Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata!
Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!

Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione.
Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).

PREGHIERA

Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

(Joseph Ratzinger, Meditazioni per la Via Crucis 2005, nona stazione)

Che amarezza...poche settimane dopo il peso di governare quella "barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti" sarebbe ricaduto proprio sull'allora cardinale Ratzinger.
Preghiamo per lui affinche' non fugga davanti ai lupi travestiti da agnelli.

R.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, Raffaella, per aver ripubblicato ora quelo stralcio delle meditazioni alla via Crucis del 2005. Ricordo che dopo averle ascoltate la prima volta , sconvolta, in televisione, mi informai sull'Autore di quelle meditazioni, e il suo straordinario coraggio di infrangere chiaramente quello che era un tabù: parlare del lato buio della Chiesa, del suo male oscuro che divorava tanti suoi componenti, alti prelati, sacerdoti, persone consacrate e fedeli, male capace di vanificare il messaggio di Cristo e quindi la sua diffusione.... Dopo la morte di Giovanni Paolo, cominciai a sperare nell'elezione di Joseph Ratzinger, pur intuendo che nella Chiesa non avrebbe goduto del massimo consenso. Eppure quando venne eletto pensai: la Chiesa eleggendolo Papa si è praticamente espressa al suo massimo livello, e cominciai a sperare in una svolta, in un recupoero del più autentico essere cristiani, respingendo ogni confuzione e tentazione di sincretismo. Ma ora sono di nuovo tanto pessimista. Che ne pensate, amici del blog?

Anonimo ha detto...

Non mi ricordo chi fu quel vescovo che a Napoleone, che si preffigeva di distruggere la Chiesa Cattolica, rispose: "Se non ci siamo riusciti noi vescovi, ci vuole riuscire lei?"

Quindi perché temere per delle "pallottole di carta"? Non c'è da essere pessimisti, la fede ci dà la certezza che le fiamme degli inferi non prevarrano contro la Chiesa

Raffaella ha detto...

Carla, capisco che cosa intendi!
Quando Papa Benedetto fu eletto sperimentai una vera e propria "conversione del cuore" (non una conversione in senso stretto perche' sono sempre stata cattolica).
Ci furono mesi di assoluto entusiasmo verso il Papa e verso la Chiesa intera.
Devo essere sincera: mi e' rimasto l'entusiasmo ma solo per il Papa!
Mi dispiace sinceramente ma in questo periodo non posso nascondere la mia delusione per certi comportamenti e certe omissioni.
R.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,

la scelta delle tue parole - "mi e' rimasto l'entusiasmo ma solo per il Papa!" - non è del tutto adeguata, anche se comprensibile. Non bisogna MAI scambiare la Chiesa con la debolezza, incompetenza, inadeguatezza di coloro che ne fanno parte od la rappresentano. Che dire altrimenti di uno scempio come quello perpetrato sabato scorso a San Pietro dai nuovi vandali che si ritengono essere "la Chiesa del futuro"?

Dunque: ecclesia - mater et magistra. E proprio perchè è così è tanto importante la vigilanza, e l'attivo confronto con coloro che dovrebbero agire seguendo lo Spirito della Chiesa, ma non lo fanno.

Capisco perfettamente che la tiepidezza e la mancanza di ragione sconcerta. Ma lo sconcerto non deve deviare dai veri problemi. Anche se so bene quanto sia ardua la strada.

SERAPHICUS

Raffaella ha detto...

Grazie, Seraphicus.
Ho usato il termine sbagliato confondendo la Chiesa di Cristo con alcuni suoi membri e cio' non e' corretto.
R.

Anonimo ha detto...

Simpatico ieri Mons. Fisichella:
Da certi atei razionalisti mi sarei aspettato qualcosa di più.

Eccellenza da Odifreddi, Haack e compagnia, cosa ci si può aspettare? Oltre gli autobus non possono andare, e come diceva un pastore luterano inglese, ci hanno fatto fatto un grosso favore. Speriamo di poterlo dire pure noi.

Lapis ha detto...

ma perché poi, polemizzare contro i bus di Genova? sono d'accordo con don Marco, lorsignori atei ci stanno rendendo un grandissimo favore perché per negare con uno slogan l'esistenza di Dio sono costretti a nominarLo, a parlarne e farne parlare chi legge i loro spot perennemente "contro". Così chi magari non avrebbe pensato a Dio durante una frettolosa corsa verso l'ufficio, ora lo farà e probabilmente ci sarà più d'uno a cui quel pensiero lascerà un segno, un inizio, chissà...
Insomma, non hanno la positività di quei "Dio c'è" che ogni tanto si incontrano in autostrada, ma questi slogan mi sembrano meno pericolosi di quanto si potrebbe pensare a prima vista.
I razionalisti non se ne sono ancora resi conto, ma si stanno facendo un bell'autogoal e, dopo l'autobus, non gli resterà che attaccarsi al tram : ))

@ Raffaella: ascolta le parole di Seraphicus! Dobbiamo sempre tenerlo presente che il buon grano e il loglio cresceranno insieme fino alla fine dei tempi e che ogni giorno bisogna combattere un po' della buona battaglia per testimoniare la verità, contro le frasi fatte, contro gli stereotipi, contro l'appiattimento delle idee, a volte contro noi stessi. E non sette volte, ma settanta volte sette. Continua così!

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,

scusami se disturbo di nuovo. Ma: sembra che il Santo Padre con la sua catechesi odierna abbia pensato proprio a te/noi e a queste tediose polemiche/problematiche.

Come vedi: lui è al di sopra di queste piccole beghe, e se permetti: lui è anni luce al di sopra di qualsiasi rabbino, ateo o quantaltro si aggira per il mondo.

Il Pontefice contrappone alle brutture del mondo e dei piccoli uomini la sublime bellezza. La bellezza: uno dei fili conduttore del magistero di Benedetto XVI.
Ancora con cari saluti!

Raffaella ha detto...

Vero, Seraphicus :-)
Ho pensato la stessa cosa anche se non ti nascondo che mi dispiace vederlo sempre criticato e messo sulla punta della freccia, come si dice da me.
R.

Anonimo ha detto...

Dio conservi a lungo il nostro amatissimo Papa Benedetto. Gli mantenga la meravigliosa, umile e mite forza che gli consente di tollerare insulti, denigrazioni e tradimenti per il bene della Santa Chiesa che gli è stata affidata. Lui non fuggirà di fronte ai lupi!
Alessia

Anonimo ha detto...

visto che la nostra è ormai una società multilingue e multietnica perché i bus atei di Genova non vengono sottotitolati anche in arabo? paura?

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con Lapis: e se questa trovata servisse veramente a stimolare in alcuni la riflessione su Dio, sul senso della vita, in tante persone che non ci si erano mai soffermate? Che boomerang sarebbe per l'Associazione ateio e agnostici!Questo potrebbe quini essere un classico caso in cui il diavolo finisce per fare le veci dei agente del buon Dio.....

euge ha detto...

GRANDE FISICHELLA! Se tutti i vescovi e gli arcivescovi avessero il suo coraggio e la sua proprietà di linguaggio e la sua , non assisteremmo di certo a certi vergognosi siparietti di taluni votati al politicamente corretto!

Anonimo ha detto...

Scusate ma non trovo il commento di Mons. Fisichella che, a quanto pare, è stato pungente come al solito, pur nella sua pacatezza.
Su piuvoce.net bell'articolo di Domenico Delle Foglie. Comunque l'unico Grande che ci insegna sempre cosa fare e dire per non allontanarci dell'insegnamento di Cristo e rendergli una testimonianza credibile è Benedetto XVI. Non dobbiamo mai smettere di ringraziare Dio per averci dato lui come guida e pastore, capace di ridarci speranza anche quando certi eventi, anche all'interno della Chiesa, ci abbattono un po'. Maria Pia

Anonimo ha detto...

Il sindaco di Genova, quando arrivò il papa, fece un discorso saccente sulla religione e non si è dimessa quando il suo portavoce è stato pizzicato con le mani nel sacco. Adesso fa la spiritosa sulla scarsa frequenza degli autobus. Siccome qualcuno a Genova si era lamentato per i costi della visita papale, la signora Marta avrà pensato di attingere anche dalle finanze della UAAR. Cordiali saluti, Eufemia

euge ha detto...

Cara maria pia hai ragione! E' chiaro che è da Benedetto XVI che dobbiamo attingere in tutto e per tutto ma, se il nostro Pontefice avesse attorno a se come ho ribadito nel post, qualche altro vescovo o arcivescovo o cardinale come Fisichella, beh forse la situazione sarebbe molto diversa. Per mio conto, ad esempio ho sperato fino all'ultimo, che fisichella diventasse Vicario del Papa per la città di Roma al posto di Ruini; purtoppo, non è stato così ed ora, sinceramente rimpiango Ruini anche se, non era il massimo!