lunedì 6 aprile 2009

Una moltitudine di rami d'olivo e di palme. La croce dei giovani verso Madrid (Osservatore Romano)


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Una moltitudine di rami d'olivo e di palme

Una moltitudine di palme e di rami di olivo agitati da una folla di giovani hanno salutato Benedetto XVI al suo ingresso in piazza San Pietro per la celebrazione della domenica delle Palme del 5 aprile, xxiv Giornata mondiale della gioventù. Lo scenario era suggestivo: sul sagrato davanti all'ingresso della Basilica, dove è stato allestito l'altare, sono stati posti alberi di olivo, peschi in fiore, ortensie, ciclamini e orchidee offerte dalla regione Puglia.
Tra i numerosi gruppi di giovani si notavano anche la grande croce in legno e l'icona della Vergine, simbolo delle Giornate mondiali della gioventù.
Il Papa era accompagnato dagli arcivescovi James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, Félix Del Blanco Prieto, Elemosiniere di Sua Santità, dal vescovo Paolo De Nicolò, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, dal segretario particolare monsignor Georg Gänswein e da monsignor Alfred Xuereb della segreteria particolare. Il corteo processionale è come di consueto uscito dal portone di bronzo del Palazzo Apostolico. Benedetto XVI era preceduto dai ministranti del "San Pio x", dalle delegazioni dei giovani australiani, che recavano la Croce e l'icona della Vergine, e spagnoli, della diocesi di Roma, di quelli che hanno partecipato all'incontro promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, e dai giovani dell'Istituto San Lorenzo, dai sacerdoti, dai vescovi, dai cardinali, dai diaconi, dai concelebranti. Il rito della benedizione delle palme è avvenuto ai piedi dell'obelisco al centro della piazza.
Con il Papa hanno concelebrato i cardinali Antonio María Rouco Varela, George Pell, Agostino Vallini, Stanislaw Rylko; e i vescovi César Augusto Franco Martínez, Anthony Colin Fisher e Josef Clemens. Diaconi assistenti i cardinali Leonardo Sandri e Zenon Grocholewski. Erano presenti quindici cardinali, tra cui il decano Angelo Sodano e il segretario di Stato Tarcisio Bertone, numerosi arcivescovi, tra i quali il sostituto della Segreteria di Stato, Fernando Filoni, e il segretario per i Rapporti con gli Stati, Dominique Mamberti, e altri vescovi della Curia romana. Hanno partecipato le autorità della Puglia, il sindaco di Bordighera, Ingenito, e il commissario prefettizio di Sanremo Calandrella, regione e comune che hanno offerto i fiori e le palme.
Dalla Spagna erano presenti, tra gli altri, il presidente della comunità autonoma di Madrid, Esperanza Aguirre Gil de Biedma, e il presidente del consiglio per l'educazione della comunità autonoma madrilena Lucía Figar de Lacalle. Al termine i giovani australiani hanno consegnato ai coetanei di Madrid la croce e l'icona della Vergine Maria.

(©L'Osservatore Romano - 6-7 aprile 2009)

La croce dei giovani verso Madrid

"Passaggio del testimone", la Domenica delle Palme, alla presenza di Papa Benedetto XVI in piazza San Pietro.
La "croce" della Giornata mondiale della gioventù dalle mani dei giovani australiani è passata a quelle dei giovani spagnoli, che hanno ora la possibilità di vivere le ultime parole di Giovanni Paolo ii nel suo viaggio del 2003: "Spagna, evangelizzata ed evangelizzatrice".
"Con questo spirito vogliamo vivere la Giornata mondiale della gioventù che avremo la gioia di ospitare a Madrid nel 2011", spiega a "L'Osservatore Romano" il cardinale Antonio María Rouco Varela, presidente della Conferenza episcopale spagnola. L'arcivescovo di Madrid non nasconde il suo entusiasmo.
Rouco Varela, riandando al clima della Giornata mondiale della gioventù, nel 1989 a Santiago de Compostela, ha ricordato che "qualche scettico parlò del "sogno di Compostela", come se non si sarebbe ripetuto. Non solo si è ripetuto, ma la Giornata mondiale della gioventù è divenuta anche una realtà crescente, profonda, sempre più evangelizzata ed evangelizzatrice nel corso del tempo".
Benedetto XVI invita i giovani a essere testimoni della speranza. "Desideriamo agevolare e diffondere la grande esperienza della speranza che è Cristo" ha aggiunto il cardinale Rouco Varela. "Per questo si vuole mostrare visibilmente la Croce di Gesù, dove sono "inchiodate" la salvezza e la speranza del mondo. Il cammino della Giornata mondiale della gioventù 2011 si sta preparando come itinerario di preghiera, di formazione, di meditazione della Parola, di esperienza sacramentale. Si promuoveranno momenti di amore fraterno, di comunione nella carità, in una società dove l'attrazione esercitata dalla proposta egoistica ed egocentrica della vita - ammonisce il porporato - è tanto forte e ha appoggi potenti di ogni tipo".
Un anticipo di quello che sarà il cammino è stato vissuto in questi giorni con il breve pellegrinaggio dei circa ottomila giovani madrileni e di altre diocesi spagnole, a Roma per prendere in consegna la croce della Giornata. L'arcivescovo di Madrid ha accompagnato i giovani della sua arcidiocesi.
Madrid accoglierà la croce - insieme all'Icona di Maria "Salus populi romani" - venerdì santo nella cattedrale della Almudena. Dopo un periodo di adorazione circa cinquecento giovani la porteranno in processione per il centro della città, incrociando al suo passaggio la consueta processione del Cristo de Medinaceli, a cui partecipa un milione di fedeli. Sarà la prima tappa del pellegrinaggio della Croce in Spagna: le tre diocesi della provincia ecclesiastica di Madrid; Levante, Catalogna; fra le altre tappe, nel 2010 il cammino di Santiago con giovani di tutto il Paese e d'Europa per l'Anno Santo; poi il passaggio per il Portogallo e il ritorno in Andalusia fino al suo arrivo nuovamente a Madrid.
Gli organizzatori di questo grande evento possono contare su un'adeguata collaborazione da parte del governo spagnolo, della comunità autonoma del comune di Madrid. Ma anche sul contributo delle persone semplici. È stata creata la fondazione civile "Madrid vivo" per la promozione di iniziative socio-culturali, di contributo per fare della capitale una città di valori, per credenti e non credenti, e per sostenere la Giornata mondiale della gioventù 2011.
Fortemente radicata nella realtà, la Giornata mondiale della gioventù 2011 affronterà le circostanze più dolorose dell'esistenza giovanile, dalla povertà materiale a quella spirituale. Seguirà lo schema abituale di questi incontri, arricchito con elementi propri della cultura spagnola: catechesi e messa al mattino, diverse opportunità per accostarsi al sacramento della Riconciliazione, per fare esperienza di preghiera, anche contemplativa. Nel pomeriggio saranno organizzati dibattiti, momenti di festa e di arricchimento culturale e sociale. In sintesi si vuol far sì che i giovani apprendano l'impegno cristiano che procede dal Vangelo e che abbraccia tutte le circostanze della vita.
Anche in questa circostanza la Giornata mondiale della gioventù sarà un evento della Chiesa universale. Come universale è il messaggio di speranza che si cercherà di trasmettere ai giovani e la sfida che verrà proposta loro: essere disposti a vivere conformemente al Vangelo, a essere testimoni di Cristo, della sua Croce e Risurrezione, fonte della nuova vita; disposti a sperimentare la gioia della fede e a condividerla, a spalancare le porte di Madrid ai giovani di tutto il mondo.

(marta lago)

(©L'Osservatore Romano - 6-7 aprile 2009)

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