martedì 2 giugno 2009

Il Papa: no all’«inquinamento» che corrompe il nostro spirito (Mazza)


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Il Papa: "Quello che l’aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi, così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale" (Straordinaria omelia del Papa)

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LE PAROLE DI PIETRO

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Il Papa: no all’«inquinamento» che corrompe il nostro spirito

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DA ROMA

SALVATORE MAZZA

La Chiesa deve essere «meno 'affanna­ta' per le attività» e «più dedita alla pre­ghiera».
È questa per Benedetto XVI la condizione, certo «senza nulla togliere alla libertà di Dio», perché «la Pentecoste si rin­novi nel nostro tempo».
È infatti nella «con­cordia dei discepoli» che si manifesta lo spi­rito Santo, presenza fondamentale nella vi­ta spirituale perché «quello che l’aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquina­mento atmosferico, così esiste un inquina­mento del cuore e dello spirito, che mortifi­ca e avvelena l’esistenza spirituale».
Domenica mattina, celebrando nella basili­ca di San Pietro la solenne Messa della Pen­tecoste accompagnata dalla Harmoniemes­se di Joseph Haydn, eseguita dal Coro e dal­la Kammerorchester di Colonia, Benedetto XVI si è soffermato a spiegare il significato di questa solennità che, fra tutte, «si distin­gue per importanza, perché in essa si attua quello che Gesù stesso aveva annunciato es- sere lo scopo di tutta la sua missione sulla ter­ra».
La discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli nel Cenacolo, ha ricordato il Papa, ci mostra «come dev’essere la comu­nità, come dobbiamo essere noi per riceve­re il dono dello Spirito». Benedetto XVI, osservando come lo Spirito sia rappresentato dalle immagini della “tem­pesta” e del “fuoco”, ha poi sottolineato co­me «la tempesta è descritta come 'vento im­petuoso', e questo fa pensare all’aria, che distingue il nostro pianeta dagli altri astri e ci permette di vivere su di esso». Di qui il pa­ragone tra inquinamento atmosferico e spi­rituale; e come, ha aggiunto, «non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria, e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità, altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito». Tanto più urgen­te, questo impegno, in quanto «a tanti pro­dotti inquinanti la mente e il cuore che cir­colano nelle nostre società – ad esempio im­magini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la don­na – a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà».
Così «la metafora del vento impetuoso di Pentecoste – ha proseguito Papa Ratzinger – fa pensare a quanto invece sia prezioso re­spirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’a­ria salubre dello spirito che è l’amore».
Ma, al contrario, «impossessatosi delle energie del cosmo – ha osservato ancora – l’essere umano sembra oggi affermare se stesso co­me Dio e voler trasformare il mondo esclu­dendo, mettendo da parte o addirittura ri­fiutando il Creatore dell’universo. L’uomo non vuole più essere immagine di Dio, ma di se stesso; si dichiara autonomo, libero, a­dulto».
E nelle mani di un uomo così, il “fuo­co” e le sue enormi potenzialità diventano «pericolosi», e «possono ritorcersi contro la vita e l’umanità stessa, come dimostra pur­troppo la storia... A perenne monito riman­gono le tragedie di Hiroshima e Nagasaki, dove l’energia atomica, utilizzata per scopi bellici, ha finito per seminare morte in pro­porzioni inaudite».
Più tardi, al Regina Coeli, Benedetto XVI ha ricordato come è lo Spirito Santo, «disceso sulla Chiesa nascente», ad averla resa mis­sionaria. Senza di esso, infatti, la Chiesa «sa­rebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanita­ria. Ed in verità è così che la ritengono quan­ti la considerano al di fuori di un’ottica di fe­de. In realtà, però, nella sua vera natura e anche nella sua più autentica presenza sto­rica, la Chiesa è plasmata e guidata dallo Spi­rito del suo Signore».

© Copyright Avvenire, 2 giugno 2009

3 commenti:

Scenron ha detto...

Un saluto a te, cara Raffaella, e a tutti gli amici del blog! Parto questa sera per la Spagna, per qualche giorno di vacanza, fino a sabato sera. Ne approfitto, cara Raffaella, per ringraziarti del preziosissimo lavoro che svolgi quotidianamente. Sei veramente la migliore! :-)
A presto =D

Raffaella ha detto...

Carissimo Scenron, buon viaggio e buona vacanza!!!
Grazie a te di tutto :-))
Un abbraccio
R.

Anonimo ha detto...

Ti segnalo qst articolo davvero sconfortante del Giornale di oggi:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=355657

Antonio