lunedì 21 settembre 2009
Memoria di San Matteo, da pubblicano ad apostolo. Il Papa: il buon annuncio del Vangelo è l'offerta del perdono di Dio al peccatore (Radio Vaticana)
Vedi anche:
Crociata e Miglio mandano dei segnali. In attesa della prolusione di Bagnasco (Rodari)
Il Papa: la paterna responsabilità del vescovo e la crescente secolarizzazione (Sir)
L’identità sacerdotale messa a dura prova dalla secolarizzazione: così il Papa nell’annuale incontro per i nuovi vescovi (Radio Vaticana)
Il Papa ai nuovi vescovi: "L’essere a disposizione della gente non deve diminuire o offuscare la nostra disponibilità verso il Signore. Il tempo che il sacerdote e il Vescovo consacrano a Dio nella preghiera è sempre quello meglio impiegato, perché la preghiera è l’anima dell’attività pastorale, la "linfa" che ad essa infonde forza, è il sostegno nei momenti di incertezza e di scoraggiamento e la sorgente inesauribile di fervore missionario e di amore fraterno verso tutti" (Discorso)
Il Papa: L'identità sacerdotale del prete e' oggi purtroppo messa a dura prova dalla crescente secolarizzazione
Quel «piccolo gregge» nel cuore di Papa Ratzinger (Bernardelli)
Prendere o lasciare. I vescovi italiani alla conta finale (Magister)
Il Papa: La sapienza opera nella verità e con l’amore (Zavattaro)
Telegramma di cordoglio del Santo Padre per i militari italiani vittime dell’attentato terroristico a Kabul
I funerali dei sei parà della Folgore assassinati a Kabul
Un Sinodo speciale per il Medio Oriente (Politi)
Il Papa all'Angelus: mai possiamo abituarci alle vittime dei conflitti (Sir)
Papa Ratzinger ai politici: "Basta odio e violenza" (Galeazzi)
Il Papa preoccupato dalla diffusa tendenza all'odio e alla vendetta. Esorta alla "cultura del rispetto" (Pinna)
Due soluzioni per la direzione di «Avvenire» (Il Tempo)
Qualcosa di nuovo al vertice Cei (Garelli)
Don Giorgio maledice i caduti ma ora Tettamanzi lo scarica (Fazzo). Troppo tardi!
Insulti al Papa? Silenzio! Firma di un appello per Micromega? Silenzio! Si tira in ballo il card. Tettamanzi? Reazione "immediata" della curia
Continuiamo a pregare per Caterina Socci...
Il Papa dà la linea alla Cei su Afghanistan e mass media: il puntuale ed articolato commento di Salvatore Izzo
Trasparenza e problemi etici: il difficile confronto dei vescovi (Vittorio Messori)
Nell'ottobre 2010 il Sinodo per il Medio Oriente: così il Papa nell’incontro con i Patriarchi Orientali (Radio Vaticana)
Il Papa: "La notizia del gravissimo attentato in Afghanistan ad alcuni militari italiani mi ha provocato profondo dolore"
Il Papa: Vado nella Repubblica Ceca per incoraggiare la fede in Europa
Il Papa: pregate per il mio viaggio nella Repubblica Ceca (Izzo). Il blog fa sua la richiesta del Santo Padre
No a menzogne e egoismi nelle comunità religiose e civili: così il Papa, che esprime profondo dolore per l’attentato in Afghanistan (Radio Vaticana)
Il Papa: oggi carente rispetto della Verità e tendenza ad odio (Izzo)
Il Papa: "Se ciascuno, nel proprio ambiente, riuscisse a rigettare la menzogna e la violenza nelle intenzioni, nelle parole e nelle azioni, coltivando con cura sentimenti di rispetto, di comprensione e di stima verso gli altri, forse non risolverebbe tutti i problemi della vita quotidiana, ma potrebbe affrontarli più serenamente ed efficacemente" (Angelus)
Quell’amorevole attenzione del Papa al tormentato «piccolo gregge» (Fazzini)
Il richiamo del cardinale Bagnasco: «Degrado politico senza etica sociale» (Bobbio)
Rivoluzione allo Ior: il commento di Gianluigi Nuzzi (Libero)
Card. Sandri: «Il Sinodo porterà frutti spirituali e il rilancio del dialogo ecumenico e interreligioso» (Cardinale)
«Caritas in veritate»: lectio magistralis del cardinale Angelo Bagnasco (Osservatore Romano)
Magister: Diana Alfieri non è una persona in carne ed ossa. È un “nom de plume”. Commento all'articolo de "Il Giornale"
Memoria di San Matteo, da pubblicano ad apostolo. Il Papa: il buon annuncio del Vangelo è l'offerta del perdono di Dio al peccatore
La Chiesa celebra oggi la memoria di San Matteo, Apostolo ed Evangelista. Benedetto XVI gli ha dedicato una catechesi all’udienza generale e un Angelus. Ce ne parla Sergio Centofanti.
Matteo in ebraico significa “dono di Dio”. Eppure il suo lavoro di “pubblicano”, cioè esattore delle tasse per conto dell’autorità imperiale romana, era considerato piuttosto un latrocinio. Per tutti era dunque un pubblico peccatore e anche particolarmente odioso in quanto collaboratore dell’occupante straniero. Quindi da evitare accuratamente di frequentare. Gesù va a casa sua:
“Gesù non esclude nessuno dalla propria amicizia. Anzi, proprio mentre si trova a tavola in casa di Matteo-Levi, in risposta a chi esprimeva scandalo per il fatto che egli frequentava compagnie poco raccomandabili, pronuncia l'importante dichiarazione: ‘Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati: non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori’ (Mc 2,17). Il buon annuncio del Vangelo consiste proprio in questo: nell’offerta della grazia di Dio al peccatore!” (Udienza generale del 30 agosto 2006)
Ciò che colpisce di Matteo è la prontezza nel rispondere alla chiamata di Gesù. Il Signore dice: “Seguimi!”. Ed egli all'istante “si alzò e lo seguì":
“Ciò significava per lui l’abbandono di ogni cosa, soprattutto di ciò che gli garantiva un cespite di guadagno sicuro, anche se spesso ingiusto e disonorevole. Evidentemente Matteo capì che la familiarità con Gesù non gli consentiva di perseverare in attività disapprovate da Dio. Facilmente intuibile l’applicazione al presente: anche oggi non è ammissibile l’attaccamento a cose incompatibili con la sequela di Gesù, come è il caso delle ricchezze disoneste”. (Udienza generale del 30 agosto 2006)
Matteo, il peccatore, si converte. Si affida al perdono di Dio:
“Nella figura di Matteo, dunque, i Vangeli ci propongono un vero e proprio paradosso: chi è apparentemente più lontano dalla santità può diventare persino un modello di accoglienza della misericordia di Dio e lasciarne intravedere i meravigliosi effetti nella propria esistenza”. (Udienza generale del 30 agosto 2006)
A quanti si ritengono giusti Gesù dice: “I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio”. Così è stato per Matteo, il pubblicano:
“Da pubblicano diventò immediatamente discepolo di Cristo. Da ‘ultimo’ si trovò ‘primo’, grazie alla logica di Dio, che – per nostra fortuna! – è diversa da quella del mondo. ‘I miei pensieri non sono i vostri pensieri – dice il Signore per bocca del profeta Isaia –, / le vostre vie non sono le mie vie’(Is 55,8)”. (Angelus del 21 settembre 2008)
© Copyright Radio Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento