giovedì 8 ottobre 2009

Concerto a 70 anni dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale, alla presenza del Papa e del presidente Napolitano (Radio Vaticana)


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Concerto a 70 anni dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale, alla presenza del Papa e del presidente Napolitano

Benedetto XVI e il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano assisteranno questa sera nell'Auditorium di Via della Conciliazione al concerto "Giovani contro la Guerra". L’evento, che avrà inizio alle 18.30, si inserisce nelle celebrazioni del 70.mo anniversario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L'orchestra tedesca InterRegionales JugendsinfonieOrchester, diretta da Jochem Hochstenbach e Wolfgang Gönnenwein, interpreterà musiche di Gustav Mahler e Félix Mendelssohn-Bartholdy. Parteciperanno anche l’attore Klaus Maria Brandauer, come voce recitante, e il mezzosoprano Michelle Breedt. Il concerto è stato promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e dalla Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo, coadiuvati dall’Ambasciata di Germania presso la Santa Sede e l’Europäisches KulturForum di Mainau, mentre il Comitato Internazionale Ebraico per le Consultazioni Interreligiose ha accordato il suo patrocinio. Sulla scelta delle musiche Philippa Hitchen ha intervistato uno degli organizzatori, padre Oliver Lahl, segretario del cardinale Walter Kasper, presidente del dicastero vaticano per l'ecumenismo:

R. – It’s Mendelssohn and Mahler, two jewish-born composers, …

I brani scelti sono di Mendelssohn e Mahler, due compositori di origine ebraica. Entrambi sono diventati cristiani, Mahler cattolico e Mendelssohn protestante. E tutti e due hanno dovuto fare i conti, nella loro vita, con l’antisemitismo e con l’odio razziale. Ecco perché è importante suonare la loro musica, musica che era proibita durante il regime nazista.

D. – Come è composta l’orchestra?

R. – The orchestra itself is significant, because the orchestra is composed …

L’Orchestra è interessante in sé, perché è composta da musicisti, tutti giovani, provenienti da una quindicina di Paesi che sono stati coinvolti nella Seconda Guerra Mondiale. Tutti i loro padri e nonni sono stati sui campi di battaglia e adesso loro fanno musica insieme. Fanno le prove insieme, vivono insieme, mangiano insieme, ridono e scherzano insieme e poi affrontano la musica in maniera molto seria. Credo che questo sia per il mondo un segno importante.

D. – Perché è stata scelta questa data per il concerto?

R. – It was placed during the time of the African Synod …

La data del concerto è stata intenzionalmente stabilita nel corso del Sinodo per l’Africa per ricordare che molti conflitti e molte guerre che si svolgono in Africa hanno la loro origine nella storia europea, nel colonialismo, nell’istituzione di nuovi confini che non sono mai esistiti; le risorse dell’Africa sono sfruttate da Europa, Stati Uniti e Cina. Ecco perché le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale riguardano da vicino l’Africa. Il concerto è un segno che vuole significare la nostra presa di coscienza, il nostro desiderio di aiutare l’Africa, e ricordare che anche noi, in Europa e nel mondo occidentale, abbiamo saputo superare i conflitti attraverso il dialogo, l’amicizia, la fiducia. Ecco, tutte queste dimensioni sono comprese nel concerto.

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