lunedì 12 ottobre 2009
La legge sull'omofobia è una minaccia alla libertà? (Zenit)
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La legge sull'omofobia è una minaccia alla libertà?
Parole profetiche del Cardinale Ratzinger su un'ideologia ostile alla libertà religiosa
di Antonio Gaspari
ROMA, domenica, 11 ottobre 2009 (ZENIT.org).
Un'eventuale legge italiana contro l'omofobia, in recepimento di una risoluzione del Parlamento Europeo, potrebbe limitare fortemente la libertà delle persone e la libertà religiosa.
E' in discussione alla Camera dei Deputati la proposta di legge C-1658 contro l'omofobia, presentata dal Partito Democratico, a prima firma di Paola Concia. La proposta prevede l'inserimento nel Codice Penale di "reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere".
L'iniziativa recepisce una risoluzione del Parlamento Europeo del 18 gennaio 2006 in cui l'omofobia è definita "una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio".
Come "pregiudizio" si intende ogni giudizio morale contrario all'omosessualità e alle deviazioni in campo sessuale. Quando esso si esprime in scritti o discorsi pubblici che non pongano su un piano di assoluta eguaglianza ogni tendenza e orientamento sessuale, può essere considerato come contrario al rispetto dei diritti dell'uomo ed essere oggetto di sanzioni penali. Lo stesso principio è enunciato dall'art. 21 della Carta fondamentale dei Diritti del cittadino di Nizza, resa giuridicamente vincolante dal Trattato europeo di Lisbona.
Nel commentare l'iniziativa, il professor Roberto De Mattei ha spiegato in un dettagliato articolo pubblicato su "Radici Cristiane" (n. 48 - Ottobre 2009) che "se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, sarebbe impossibile, o quanto meno rischioso, criticare l'omosessualità e presentare la famiglia naturale come 'superiore' alle unioni omosessuali. Un'istituzione ecclesiastica non potrebbe rifiutarsi di designare come suo rappresentante una persona che non faccia mistero delle sue tendenze omosessuali. Nessuno Stato, ma anche nessuna Chiesa, potrebbe rifiutare di celebrare un matrimonio di coppie dello stesso sesso. Catechismi e libri sacri che condannano l'omosessualità come peccato 'contro-natura' potrebbero essere ritirati dal commercio".
In merito alla possibilità di una legge europea che avrebbe impedito il rifiuto della pratica omosessuale, il 1° aprile 2005 l'allora Cardinale Joseph Ratzinger, in occasione della consegna del "Premio San Benedetto per la promozione della vita e della famiglia in Europa", conferitogli dalla Fondazione Sublacense Vita e Famiglia, ebbe a dire: "Il concetto di discriminazione viene sempre più allargato, e così il divieto di discriminazione può trasformarsi sempre di più in una limitazione della libertà di opinione e della libertà religiosa. Ben presto non si potrà più affermare che l'omosessualità, come insegna la Chiesa cattolica, costituisce un obiettivo disordine nello strutturarsi dell'esistenza umana".
"È evidente - spiegava il Cardinale - che questo canone della cultura illuminista, tutt'altro che definitivo, contiene valori importanti dei quali noi, proprio come cristiani, non vogliamo e non possiamo fare a meno; ma è altrettanto evidente che la concezione mal definita o non definita affatto di libertà, che sta alla base di questa cultura, inevitabilmente comporta contraddizioni; ed è evidente che proprio per via del suo uso (un uso che sembra radicale) comporta limitazioni della libertà che una generazione fa non riuscivamo neanche ad immaginarci. Una confusa ideologia della libertà conduce ad un dogmatismo che si sta rivelando sempre più ostile verso la libertà".
Il prof. De Mattei ha ricordato che nelle parole del Catechismo di San Pio X l'omosessualità è un peccato che "grida vendetta al cospetto di Dio" e la Sacra Scrittura e i Padri della Chiesa hanno bollato l'omosessualità come un "abominio" (Levitico, 20,13).
Secondo il prof. De Mattei, la moda, la televisione, il cinema e la politica stanno diventando ambiti sociali privilegiati della lobby omosessuale.
All'ultimo Festival di Venezia, conclusosi lo scorso 12 settembre, il tema ricorrente dei film in rassegna è stato l'omosessualità. Prima della proiezione del film A single man di Tom Ford, che si è aggiudicato il Queer Lion attribuito dalla comunità gay alla migliore opera omo, lesbica o trans, il presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini e alcuni esponenti politici di sinistra hanno tenuto un sit-in contro l'omofobia.
Il 29 giugno 2009 il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ricevuto alla Casa Bianca circa 250 leader e attivisti delle principali organizzazioni gay, lesbiche e transgender in occasione dei 40 anni della nascita del movimento per la difesa dei diritti omosessuali.
Lo stesso Obama, in un'intervista pubblicata il 3 luglio da "Avvenire", ha affermato che la comunità gay-lesbica degli Stati Uniti viene "ferita da alcuni insegnamenti della Chiesa cattolica e della dottrina cristiana in generale".
Per questi motivi, il prof. De Mattei ha concluso ha affermato che "se il reato contro l'omofobia fosse varato così com'è, sarebbe uno scandalo e un'occasione di profonda riflessione per l'elettorato cattolico, continuamente tradito dai propri rappresentanti in nome dell'aberrante principio del "politicamente corretto".
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9 commenti:
ci penseranno gli islamici a rivendicare il diritto di parlare contro la condotta omosessuale. In Francia una squadra di calcio musulmana(?) avrebbe dovuto incontrare una squadra di gay (e io che credevo che le squadre fossero club cittadini, non formate in base alla religione o agli orientamenti sessuali!), ma si è rifiutata motivando in base alle convinzioni religiose. Non è ancora chiaro quale rispetto politically correct i vari politici, intellettuali e opinionisti radical chic faranno prevalere, è una bella lotta.
di questo passo, si arriverà anche a giustificare la pedofilia....... che in tempi ancora non sospetti, fu definita niente altro che un modo diverso di esprimere la propria sessualità.
Pare alla base di tutti i problemi del mondo ci sia solo il sesso e le sue deviazioni. Forse sarebbe il caso di cominciare a pensare in maniera diversa!!!!
non c'e' niente da fare. La nostra societa' ex Cristiana e' in netta decadenza. Speriamo che l'Islam salvi quello che resta della cattolicita'. Credete sia paradossale? Io credo di no.
Per anonimo 17.14.
Certo che siamo arrivati proprio alla frutta se dobbiamo ricorrere all'islam per conservare o addirittura salvare ciò che della cattolicità. Ma, sappiamo cosa intendiamo per cattolicità?
...che Franceschini, Rosy Bindi con tutta la banda bassotti del PD....e che tutto il governo di qualunque colore esso sia....e che tutto il Parlamento Europeo, portino san Paolo IN TRIBUNALE....lo denuncino...lo crocifiggano...
^__^
eravmo stati avvisati e lo siamo ancora oggi: HANNO PERSEGUITATO ME, PERSEGUITERANNO ANCHE VOI....
1Corinzi 6
1 V'è tra voi chi, avendo una questione con un altro, osa farsi giudicare dagli ingiusti anziché dai santi? 2 O non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se è da voi che verrà giudicato il mondo, siete dunque indegni di giudizi di minima importanza? 3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa vita!
4 Se dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente senza autorità nella Chiesa? 5 Lo dico per vostra vergogna! Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi che possa far da arbitro tra fratello e fratello? 6 No, anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello e per di più davanti a infedeli! 7 E dire che è già per voi una sconfitta avere liti vicendevoli! Perché non subire piuttosto l'ingiustizia? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? 8 Siete voi invece che commettete ingiustizia e rubate, e ciò ai fratelli! 9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!
12 «Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi lascerò dominare da nulla. 13 «I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l'impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. 14 Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! 16 O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. 17 Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. 18 Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. 19 O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? 20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
L'assolutezza della libertà religiosa e di pensiero esclude giustamente che possano essere perseguiti coloro che criticano gli atti omosessuali, magari anche condannandoli con parole durissime. Questo però non ha nulla a che fare con la violenza o l'intolleranza discriminatoria compiuti dagli islamici. Dobbiamo essere chiari sulla distinzione fra critica(sempre ammessa) e violenza o discriminazione di qualunque genere(sempre ingiuste, anche se colpiscono chi pratica atti immorali). Di conseguenza non capisco perchè la Chiesa Cattolica sia così diffidente verso leggi, che lungi dall'istituire reati di opinione, sanzionino in maniera aggravata tutti i crimini dettati dall'intolleranza(compresi quelli legati all'orientamento sessuale).
Sarei lieto se qualcuno mi offrisse un chiarimento.
Il problema e' sempre l'interpretazione della legge.
R.
Forse esiste una soluzione al problema dell'omofobia più agevole e meno pericolosa.
L'art. 61 1)c.p. prevede una aggravante per i reati compiuti "per motivi futili o abietti".
Sarebbe sufficiente che i giudici applicassero quest'aggravante ai crimini in cui sia accertato che il movente dell'imputato sia stato l'intolleranza verso le altrui tendenze sessuali.
Non siete anche voi d'accordo a considerare l'intolleranza verso le persone omosessuali un motivo abietto?
Assolutamente si' e concordo con la tua impostazione.
Non c'e' bisogno di nuove norme, basta applicare (e bene!) quelle che gia' ci sono.
R.
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