lunedì 9 novembre 2009

Benedetto XVI nel cuore di Brescia. Ottantamila i fedeli bresciani che hanno seguito la trasferta del Papa (Giornale di Brescia)


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Dieci ore in terra bresciana per incontrare la Comunità ecclesiale, per venerare la figura di sant'Arcangelo Tadini, per far memoria di Giovanni Battista Montini ed inaugurare la sede dell'Istituto Paolo VI. Ottantamila i fedeli bresciani che - dall'atterraggio a Ghedi alle 9.35 fino al decollo dallo stesso aeroporto alle 19.20 - hanno seguito la giornata bresciana di papa Benedetto XVI.
Sulle strade di casa nostra la papamobile - tra due ali di folla che non si è fatta spaventare dalla pioggia inclemente - ha percorso complessivamente 45 chilometri. Da Ghedi il corteo papale ha infatti raggiunto la parrocchiale di Botticino Sera, dove riposano le spoglie mortali del parroco Arcangelo Tadini che lo stesso Benedetto XVI ha canonizzato nell'aprile scorso. Qui il pontefice - rompendo il cerimoniale previsto - ha voluto rivolgere alla comunità un saluto fermandosi poi a stringere le mani di bambini e fedeli.
Quindi la ripresa del viaggio fino alla città, dove - dopo un momento di preghiera del Papa davanti alla stele che ricorda le vittime della strage di piazza Loggia - attorno alle 11 ha preso il via la Messa concelebrata con il vescovo Luciano Monari e con 400 sacerdoti bresciani. La cerimonia è stata seguita da dodicimila persone accorse in piazza Paolo VI e da altre migliaia assiepate davanti ai maxischermi di piazza Loggia e largo Formentone. Nell'omelia ampi i riferimenti di papa Ratzinger al magistero montiniano.
E proprio la lezione di Giovanni Battista Montini è stata al centro dell'intero programma pomeridiano.
Dopo il pranzo al Centro pastorale di via Gezio Calini infatti Benedetto XVI ha raggiunto Concesio per visitare la casa natale del pontefice bresciano e per inaugurare la nuova sede dell'Istituto Paolo VI. Qui, presente il presidente dell'Istituto Giuseppe Camadini, ha consegnato il Premio Paolo VI alla rivista francese "Sources Chrétiennes".

© Copyright Giornale di Brescia, 9 novembre 2009 consultabile online anche qui.

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