lunedì 20 aprile 2009

Vaticano: discorso di Ahmadinejad "estremista e inaccettabile". La delegazione della Santa Sede è rimasta in aula


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Il Vaticano rimane in aula.

A sera è arrivata la presa di posizione della Santa Sede, che ha definito il discorso di Ahmadinejad "estremista e inaccettabile", ma ha scelto di non unirsi alla protesta dei Paesi occidentali. Ahmadinejad "ha usato delle espressioni estremiste - ha detto a radio Vaticana l'osservatore permanente all'Onu della Santa Sede, monsignor Silvano Tomasi - con le quali non si può essere d'accordo in alcun modo; ma allo stesso tempo, nel dibattito che si svolge nel contesto della comunità internazionale ci sono opinioni qualche vota radicali che non possono essere condivise ma che è necessario ascoltare perché è questo l'ambiente e la natura delle Nazioni Unite: essere il forum nel quale tutte le nazioni si esprimono". Il "punto affrontato dal presidente iraniano - ha spiegato mons. Tomasi - è quello del razzismo dello stato d'Israele verso i palestinesi, ma egli non si è espresso contro l'Olocausto, non ha negato questo fenomeno storico tragico, non ha menzionato la distruzione d'Israele o l'eliminazione di questo Stato. Per questa ragione abbiamo deciso con altri Paesi europei, tutti i Paesi dell'America Latina con la totalità dei Paesi africani e asiatici, di restare nella Sala per affermare questo diritto della libertà d'espressione che è parte della battaglia che noi abbiamo combattuto qui per cambiare il documento finale di questa conferenza di Durban II".

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LA SANTA SEDE

Anche il Vaticano ha preso posizione contro le parole di Ahmadinejad. In una nota nella quale ribadisce il valore della conferenza di Ginevra sul razzismo, il direttore della sala stampa vaticana definisce «estremiste e inaccettabili» le espressioni pronunciate dal leader iraniano. «La Conferenza in sé - afferma padre Federico Lombardi - è una occasione importante per portare avanti la lotta contro il razzismo e l’intolleranza. Con queste intenzioni la Santa Sede vi partecipa, e intende sostenere lo sforzo delle istituzioni internazionali per fare dei passi avanti in questa direzione. La grande maggioranza dei Paesi del mondo vi partecipa e la bozza concordata venerdì scorso è in sé accettabile, essendone stati tolti gli elementi principali che avevano suscitato obiezioni. Naturalmente - prosegue padre Lombardi - interventi come quello del presidente iraniano non vanno nella giusta direzione, poiché anche se non ha negato l’Olocausto o il diritto all’esistenza di Israele, ha avuto espressioni estremiste e inaccettabili. Per questo è importante continuare ad affermare con chiarezza il rispetto della dignità della persona umana contro ogni razzismo e intolleranza».

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