martedì 27 gennaio 2009

Avanti con le pietre e le frecce! Domanda ai giornaloni: non vi sembra di esagerare montando la polemica su una falsità?


Ormai, cari amici, siamo alla commedia dell'assurdo.
Apro i giornali e mi viene da ridere.
Addirittura oggi Küng giunge a riabilitare Papa Wojtyla su Repubblica dopo averlo fatto oggetto di attacchi ingiustificabili a due giorni dalla morte.
Era il 30 marzo 2005 (vedi link) quando questo professore scrisse parole gravissime ed inopportune verso un Papa che aveva retto la Chiesa per quasi trent'anni e che versava in condizioni gravissime di salute.
La trovai subito una mancanza di rispetto ingiustificabile.
Il dottor Küng, teologo del cosiddetto dissenso rispetto alle posizioni del Magistero (non certo dei media!) cade in contraddizione, ed e' questo il punto, quando si scaglia contro Benedetto XVI per avere revocato la scomunica ai Lefebvriani, ma poi aggiunge: "In generale, la volontà di riconciliazione con i membri della confraternita è da valutare positivamente. Ma insisto resta del tutto non chiaro se questi vescovi riconoscano il Concilio Vaticano II o se rispettino il decreto sulla libertà religiosa".
E allora? Dov'e' il problema?
Delle due l'una: o il Papa fa bene a riconciliarsi ed a compiere un atto di misericordia oppure sbaglia, caro Küng!
Poi ovviamente il Nostro mostra la sua vera faccia e porta l'argomento la' dove voleva arrivare: "Per esempio la morale sessuale, la cura pastorale delle anime, la contraccezione. La Chiesa è in crisi, io spero che egli lo riconosca".
Ah...e' li' che si voleva arrivare. I Lefevbriani non c'entrano nulla.
Vorrei qui ribadire il concetto che i media volutamente ignorano.
Giovanni Paolo II non scomunico' i Lefebvriani perche' lo contestavano, ma perche' Mons. Lefebvre ordino' dei vescovi senza il suo permesso.
Il fatto di procedere all'ordinazione di vescovi senza l'autorizzazione papale e' un atto gravissimo che rompe la comunione ecclesiale.
Giovanni Paolo II non aveva scelta e bene fece nel procedere alla scomunica. Con la sua decisione Papa Wojtyla fece un atto di protezione della Chiesa Cattolica.
Il caro teologo Küng non e' mai stato scomunicato nonostante si sia sempre prodigato in attacchi violenti contro Papa Wojtyla e Papa Ratzinger.
Gli fu tolta la qualifica di teologo cattolico per le sue idee dottrinali in contrasto con il Magistero, ma non venne mai posto fuori dalla Chiesa.
Non c'e' bisogno quindi di una riabilitazione, caro Küng!
I Papi hanno mostrato piu' apertura verso di lui di quanto egli ne abbia avuta verso di loro.
Addirittura Papa Benedetto lo invito' a cena a Castelgandolfo nell'estate del 2005 alla faccia del Pontefice restauratore!
Non cambiamo le carte in tavola, cari giornaloni: la scomunica prescinde dalle opinioni degli interessati cosi' come la sua revoca.
Se tutti coloro che contrastano il Magistero del Papa venissero scomunicati resterebbero ben pochi fedeli (e forse pochi vescovi e cardinali) nella Chiesa Cattolica.
La revoca della scomunica ai quattro vescovi, ripetiamolo ancora, non ha nulla a che vedere con le dichiarazioni di uno di loro.
Se i media fossero onesti direbbero a chiare leggere che Williamson rilascio' la famosa intervista a novembre (se non ad ottobre) e non in concomitanza con la revoca del provvedimento papale come qualcuno vuole farci credere.
C'e' una chiara strumentalizzazione che vedrebbe anche un bambino dell'asilo.
Cui prodest?
Beh...l'elenco e' molto, molto, lungo.
Pensavo che nel 2008 il rapporto fra il Papa ed i media avesse toccato il fondo. Purtroppo devo tornare sui miei passi gia' a fine gennaio 2009 che si profila come "l'anno di San Sebastiano-Ratzinger".
Posso dirlo? Che vergogna...

R.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Al peggio non c'è limite, Raffa. Al di là della questione delle dichiarazioni di Williamson, io credo che il vero nodo del contendere sia l'ermaneutica del Vaticano II. Ormai, siamo allo scontro aperto che vede i giornaloni vessilliferi di una certa parte del cattolicesimo. Del resto lo si desume dagli articoli di un certi giornaloni.
Si vuol far credere che in Germania siano insorti fedeli e prelati, ma se andiamo a leggere vediamo che si tratta di comunità di base, teologi in trincea(!), una teologa scomunicata. Ti risultano comunicati della Conferenza Episcopale tedesca? Quanto a Kueng è invecchiato(e male!), si ripete e si contraddice.
Coraggio, probabilmente oggi abbiamo toccato l'acme di quella che pare una Ratisbona 2, una fiera della falsità e della manipolazione. La prossima campagna contro il Papa sarà in occasione della proclamazione a venerabile di Pio XII, ci scommetti? Che schifo!
Alessia

Raffaella ha detto...

Fra l'altro, cara Alessia, c'e' un errore clamoroso: Uta Ranke non e' mai stata scomunicata.
Credo che ci sia un po' di confusione nei giornali sul concetto di scomunica.
R.

Raffaella ha detto...

Ecco un utile link:

http://doppiocieco.splinder.com/post/17487653/UTA+RANKE-HEINEMANN:++COSI'+NO

Basta poco per non fare figuracce...un click su google.
R.

Anonimo ha detto...

Consideriamo un altro piccolo particolare, Raffaella. Da alcuni giorni è buio sulla tragedia di Gaza, a parte alcune eccezioni. ne La polemica è dunque venuta comoda sia agli ebrei, per il motivo di cui sopra, sia ai divulgatori della falsa ermeneutica del Vaticano II.
Alessia

gemma ha detto...

mi chiedevo giusto quando lo avrebbero riesumato il vecchio Kung, quello che torna utile per tutte le polemiche antipapali
Nulla da ridire da parte mia su possibili aperture a contraccezione ecc ecc ma non per sanare l'allontanamento dei fedeli. Se il problema dell'allontamento dei fedeli fosse tutto lì, le chiese luterane e anglicane sarebbero traboccanti. Invece sono desolatamente più vuote delle nostre, nonostante le loro "pillole"siano benedette e le nostre no. Mi aspetterei qualcosa di più da uno come lui che la ripetizione degli stessi concetti, applicandoli di volta in volta al papa di turno. Esilarante poi il fatto che nei vari resoconti ciclici di questi signori le scomuniche di sinistra del pontificato di Giovanni Paolo II vengano tutte imputate a Ratzinger , questa dei lefebvriani , di destra, è tutta di Giovanni Paolo II.
Nei giorni scorsi si è detto degli schiaffi a Wojtyla e a Paolo VI attraverso un provvedimento che sconfesserebbe le loro decisioni. Qualcosa mi dice che l'apertura al contraccettivo non schiaffeggerebbe nessuno, nemmeno se entrasse in contraddizione con l'Humanae vitae per cui Paolo VI ne prese eccome di schiaffoni, e dalla maggior parte di quelli che oggi si preoccupano dell'incolumità postuma della sua faccia.
Ps Uta Ranke non è stata scomunicata. Fu allontanata dalla cattedra di teologia cattolica perchè portava avanti tesi che negavano la verginità di Maria

Anonimo ha detto...

Nel suo articolo denso di insulti, astio e malafede Adriano Prosperi sostiene tra l'altro un'enormità: ... la ragione della scomunica "latae sententiae" fulminata nel 1988 da Giovanni Paolo II era stato il rifiuto di quei vescovi di accettare il Concilio ...
Alessia

Raffaella ha detto...

Falso!
Non si possono scrivere articoli senza conoscere il diritto canonico.
R.

Anonimo ha detto...

Vi ricordo che Prosperi prima di fare il giornalista cambiava le lampadine fulminate a torvaianica, grazie al suo amico Scalfari ha fatto un salto di qualità ed ecco che scrive su un giornale ma come tutti sappiamo il primo amore non si scorda mai.
Sicuramente per lui la scomunica deve essere come una lampadina fulminata che si può cambiare o italianamente si può lasciare per omnia saecula saeculorum