mercoledì 14 gennaio 2009

I vescovi intervengono sulla "tassa" per l'immigrazione. Ancora silenzio sulle offese al Papa

Clicca qui e qui per leggere la notizia riportata con grande enfasi dai quotidiani online.
Al momento (ore 12.35) non si registrano reazioni ufficiali ne' della Santa Sede ne' della Cei a proposito delle gravi dichiarazioni del rabbino di Venezia ospitate sul mensile dei Gesuiti
.
R.

33 commenti:

Anonimo ha detto...

Come sono mediatically correct i nostri Vescovi. Mi manca tanto il card. Ruini.
Alessia

Anonimo ha detto...

Che sbadatoni a non far riferimento al Messaggio del Papa per la Giornata dei "Migranti" che si celebra domenica.
Alessia

Anonimo ha detto...

La gerarchia ecclesiatica è accecata dal politicamente corretto. Nel caso dell'omicidio di una povera disabile in carrozzella nel napoletano, un sacerdote ha molto correttamente - e pubblicamente- ricordato che l'inferno attende gli omicidi impenitenti. Nel caso di tanti altri efferati assassinii, non si ricordano richiami ufficiali alla dannazione eterna e alla giustizia di Dio da parte di preti e vescovi. Anzi, si invoca regolarmente - e cinicamaente - il perdono che le vittime, brutalmente offese,dovrebbero dare..

Anonimo ha detto...

questa è politica.
i vescovi ne stiano fuori e pensino a fare il loro lavoro tanto per iniziare a riempire i seminari vuoti.

Anonimo ha detto...

"Anzi, si invoca regolarmente - e cinicamaente - il perdono che le vittime, brutalmente offese,dovrebbero dare.."

cinicamente??
ricordare che il cristianesimo si basa sul perdono non mi sembra cinico. Gesù diceva duo o tre cose sul perdono che forse bisognerebbe ripassare.

Anonimo ha detto...

è meglio farsi consolare dall'immagine di un assassino che brucia all'inferno o perdonare?

Anonimo ha detto...

Cosa vi potete aspettare dai vescovi Italiani?
Per la CEi
Il segretario filoislamico: Crociata,
il presidente : prudente,nessun solletico..

E poi una sfilza di vescovi a cui non vanno giù le scelte dell'Omino bianco" (così definito in ambienti ambrosiani) sopratutto in materia di liturgia .
E allora ....forza gesuiti, avanti rabbini, e perchè no dategli sotto islamici.

Anonimo ha detto...

Il cristianesimo si basa anche sull'applicazione dell'idea di giustizia equa, riservata ovviamente a Dio ( giustizia distributiva), oltre che sul perdono. Sempre. Giustizia e Misericordia sono attributi divini che non vanno mai scissi, pena lo scadere in due opposte ideologie ( per comodità, diciamo di "destra" e di "sinistra"). Infatti, il separare le due cose ci porta spesso a farci un concetto di Amore divino fuorviante e sentimentale. Pretendere il perdono di chi soffre senza invocare prima la giustizia ( su questa terra per quel che si può) significa travisare l'insegnamento di Cristo e non dare speranza alle vittime, offendendole ulteriormente. Si rovescia ogni senso cristiano della realtà, si confondono il bene e il male.
Se l'assassino non pentito finisce per bruciare all'inferno, è segno che lo ha decretato la volontà di Dio. E abbracciare la volontà di Dio è quello che conta, non il sentimentalismo del buon vecchietto con la barba che perdona tutto. Se poi, sulla terra, si riesce anche a essere cristiani fino in fondo, perdonando, si entra veramente nel cuore di Cristo. Ma la giustizia terrena deve fare il suo corso.
Il saccente invito al ripasso è cordialmente - senza ironia - restituito a chi lo ha fatto.

euge ha detto...

Cara Alessia anche a me manca Ruini!!!!!!!! Io speravo che con Bagnasco le cose migliorassero me vedo che forse anche lui si è fatto contagiare dal politicamente corretto!
L'unico che ha il coraggio di dire come stanno le cose è Sua Santità e vediamo noi stessi quali sono i risultati e gli ignobili trattamenti a colui che parla chiaro! Attacchi ad ogni piè sospinto fuori e dentro la chiesa una vergogna senza precedenti.
Ma, quello che mi fa imbestialire è che poi in udienza, hanno anche il coraggio di andargli vicino e stringerli o baciargli la mano........ mi ricordano tanto un tizio che per trenta denari fece una cosa mostruosa.

Anonimo ha detto...

mi chiedo sinceramente, se giuda non avesse tradito, cosa sarebbe successo?

Anonimo ha detto...

la giustizia terrena è quella che è... la giustizia divina, se uno ci crede, è una bella consolazione. il perdono non si pretende, si augura, perchè il perdono fa bene prima di tutto a chi perdona. lo so che è difficile, ma vogliamo andare in paradiso in carrozza?

Anonimo ha detto...

In un discorso che voglia essere costruttivo e per quanto possibile oggettivo, caro Roberto, non si può usare la pseudo argomentazione del "se uno ci crede...se uno non ci crede", che non dirime niente e non rende chiare le basi di partenza su cui discutere. La questione soggettiva dovrebbe rimanere fuori da un'argomentazione logica e razionale.
Non cadere nel perdonismo è appunto un mezzo per evitare l'idea che in Paradiso ci si vada in carrozza: uccido, espio terrenamente la colpa e con fatica e sofferenza entro in Paradiso.
La giustizia, correttamente appicata, fa bene al reo e alle vittime, che non a caso il più delle volte chiedono sempre "giustizia".
Lo stesso san Tommaso sosteneva che i condannati a morte, pentiti di gravi delitti, erano sicuri candidati al Paradiso. E al ladrone pentito - " noi che siamo giustamente puniti per le nostre colpe" - Gesù gli promette il Paradiso il giorno stesso. Del resto,San Paolo al principio dell'autorità terrena, sussistente in quanto derivante da quella divina, ci credeva, eccome(l'autorità come voluta da Dio, ecc. della lettera ai Romani). Certo, poi ci sarà chi dice che il cristianesimo l'ha inventato San Paolo...

Anonimo ha detto...

quelli che enfatizzano l'intervento dei vescovi contro la "tassa" sui permessi di soggiorno sono gli stessi che gridano all'ingerenza ogni qual volta gli stessi vescovi si pronunciano contro divorzio, aborto, eutanasia, eugenetica?
così, tanto per chiarirmi le idee...

Anonimo ha detto...

Si esce di tema. Il fatto è che abbiamo una CEI pressochè amorfa sugli attacchi al Papa e alla Chiesa,sugli attentati alla vita ed altri principi morali non negoziabii.
Invece per la proposta più o meno politicamente condivisibile di un contributo/imposta presente in altri paesi d'Europa, quindi un semplice provvedimento amministrativo/fiscale che il Vangelo stesso cataloga esplicitamente tra "quel che è di Cesare", si alza un gran fracasso di Uffici CEI, Monsignori, TV, giornali, Internet e chi più ne ha e più ne metta...
Ma io mi chiedo perchè tanta gente con la vocazione della politica è andata a fare il prete? Ma che razza di selezione hanno fatto nei seminari?

Anonimo ha detto...

Sono arcistufa di preti e vescovi che non perdono occasione di parlare di politica, dei poveri (..i poveri li avete sempre con voi, diceva Gesù)....di immmigrazione, di tasse...uffa voglio che il clero mi parli di CRISTO!!! Ormai, non so se lo avete notato, l'unico che parla del nostro Salvatore è il papa.
Nessuno che più si ricorda che i Novissimi sono verità di fede!
Certo che si guadagnano molto di più le prime pagine dei giornali a parlare di melassa buonista. Certo che fa piacere avere il plauso dei giornaloni stile Repubblica! Che delusione!
E poi silenzio sull'occupazione islamica delle nostre piazze: è la dhimmizzazione della nostra chiesa!

Anonimo ha detto...

Ma e' ovvio, mia cara creatura :-)
La Chiesa puo' parlare ma solo quando fa comodo.
Quando critica l'attuale maggioranza si stendono tappeti rossi sui giornali, quando difende (non sempre!) la vita e la famiglia commette ingerenza.
Elementare, Hyde, elementare...

Anonimo ha detto...

"La Chiesa puo' parlare ma solo quando fa comodo.
Quando critica l'attuale maggioranza si stendono tappeti rossi sui giornali, quando difende (non sempre!) la vita e la famiglia commette ingerenza."

Nel caso non si fosse notato la maggioranza dei giornali e delle Tv in questo paese delle banane è in mano ad un unico soggetto che, guarda caso, ha in mano anche il governo con un bel guinzaglio corto per i suoi Ministri.
Capisco che vi siano delle persone che vorrebbero che anche gli ultimi brandelli di opposizione fossero fatti tacere e non dubito che questi signori, con i modi che gli sono propri, ci riescano, magari con una bella legge ad hoc.
Fino a quel momento le poche voci dissenzienti sono libere di esprimersi come lo è la Chiesa.

Anonimo ha detto...

mica si discute la libertà di espressione, fa ridere (per non piangere) l'incoerenza di chi srotola subito gli striscioni NO VAT di fronte a un intervento sui temi etici e poi plaude, cavalcando alla grande, le prese di posizione sui temi sociali. Lamentare un'ingerenza a intermittenza a me pare un po' ridicolo, e mi dispiace vedere che ci sono anche uomini di Chiesa a dar man forte a questo andazzo.

Anonimo ha detto...

Mettiamo il dito sulla piaga: qualcuno, in verità già la messo.
la CEI, non ha steso una sola parola in riferimento al momento di preghiera in piazza Duomo. Alla fine , i giornali, hanno dato risalto a Tonini (Ultra novantenne) che non vedrà per sua fortuna la persecuzione dei cristiani in terra Europea, che viene fuori che "ciascuno ha diritto di pregare".
Ma Tonini, ha mai parlato, come abbiamo fatto tanti di noi, con amici e conoscenti che hanno lavorato in paesi di provata fede musulmana? E' stato vietato a costor, di portare collane con simboli cristiani, racconti dove vi erano riferimenti alla fede cristiana,per non parlare delle restrizioni in fatto di "libere uscite".Per tonini, tettamanzie compagni tutto è a posto. Eppure per molti milanesi, quel giorno in Piazza duomo è successo qualcosa che nemmeno ai tempi dell'occupazione nazista era successo.
Personalmente non credo nella buona fede dei musulmani e dico chiaramente che quel raduno in piazza duomo a quell'ora è stato scientificamente preparato e programmato.
Adesso arriva l'atacco degli Ebrei al papa. Mosn paglia, uomo del dialogo, non alza nessuna parola in difesa del pontefice, anzi come tanti e tanti vescovi lascia che Pietro venga così maltrattato.
L'episodio dell'abbandono degli Apostoli dopo la cattura di Gesù
si riproponeoggi dell'abbandonare "il dolce Cristo in terra" alle invettive degli islamici, degli atei, degli ebrei, e perfino dei "cattolici adulti".

Anonimo ha detto...

" E' stato vietato a costor, di portare collane con simboli cristiani, racconti dove vi erano riferimenti alla fede cristiana,per non parlare delle restrizioni in fatto di "libere uscite""

Tutto vero e tutto giusto, ma non capisco il nesso...
Questo non è un Paese teocratico (affermazione vera solo in parte) ne gli italiani sembrano voler andare in questa direzione.
In sostanza se nei Paesi musulmani i governi hanno dei comportamenti deprecabili noi dovremmo adeguarci e scendere al loro livello? Io non ci stò e mi batterò in ogni modo perchè ciò non avvenga.

"è successo qualcosa che nemmeno ai tempi dell'occupazione nazista era successo"

Forse perchè il nazismo non avversava il cattolicesimo e viceversa? Io non ne andrei così fiero di questa affermazione ....

"L'episodio dell'abbandono degli Apostoli dopo la cattura di Gesù
si riproponeoggi dell'abbandonare "il dolce Cristo in terra" alle invettive degli islamici, degli atei, degli ebrei, e perfino dei "cattolici adulti".

Non so se ridere o se piangere.
Sembra davvero difficle credere a certe uscite da sceneggiata napoletana.

Anonimo ha detto...

"...l'incoerenza di chi srotola subito gli striscioni NO VAT di fronte a un intervento sui temi etici e poi plaude, cavalcando alla grande, le prese di posizione sui temi sociali."

Personalmente ritengo che il buon senso debba prevalere sulla coerenza.
In generale, che abbia a che fare con il Vaticano o con il mio vicino di casa, io posso essere d'accordo con alcune posizioni e contrario ad altre.
Non vedo quindi dove stia il problema mediatico.

Anonimo ha detto...

"Personalmente ritengo che il buon senso debba prevalere sulla coerenza.
In generale, che abbia a che fare con il Vaticano o con il mio vicino di casa, io posso essere d'accordo con alcune posizioni e contrario ad altre."


Siamo tutti d’accordo sul fatto che tu e il tuo vicino di casa, non in regime concordatario, avete piena libertà di parola e di adesione o non adesione alle reciproche opinioni, ma qui la questione a monte è un'altra, ed è, appunto, la famosa violazione del famoso Concordato che viene sbattuta in prima pagina e che riempie le bocche di molti politici ogni qual volta il Papa o i vescovi si pronunciano su un tema etico. Visto che in quelle occasioni non ci si limita a manifestare il disaccordo (più che lecito, ci mancherebbe!) ma si afferma che la Chiesa (Cei o Vaticano che sia) avrebbe dovuto TACERE perché obbligata ad astenersi da qualunque intervento che possa influire in politica, non si capisce come mai una dichiarazione di politica sociale sull’immigrazione e sulla gestione amministrativa dei permessi di soggiorno non rappresenti ugualmente un’ingerenza ed una violazione del silenzio preteso altrimenti.
E’ questo che mi dà l’impressione che, più che il buon senso, certe persone in politica e, ahimé, anche nelle file ecclesiastiche, a volte facciano prevalere l’opportunismo. Vorrei tanto sbagliarmi.

gemma ha detto...

e dire che forse la tassa sull'immigrazione è "di Cesare" molto più di quanto lo sia tutto ciò riguarda la procreazione umana...

Anonimo ha detto...

a proposito di immigrazione, credo che lo Stato debba elaborare leggi che anche se impopolari possano garantire il rispetto delle regole. Non c'è convivenza senza regole comuni e soprattutto il generare discriminazioni tra le fasce più deboli della popolazione (anche tra gli italiani ci sono i poveracci e gli emarginati)è politica scellerata capace di alimentare solo intolleranza e razzismo, cosa che purtroppo a volte stiamo già vedendo. Solo chi non vive nelle periferie può continuare a trincerarsi dietro la pura ideologia. Mi dispiace dover usare i soliti luoghi comuni ma è ciò che sta portando molti italiani all'intolleranza: quando vieni costantemente scavalcato nell'assegnazione della casa popolare, quando non riesci ad iscrivere tuo figlio all'asilo senza pagare mentre altri non pagano mai (e tu non vivi tanto meglio di loro), quando vai al pronto soccorso e devi pagare il ticket mentre chi non è rintracciabile gode di tutto gratuito (e spesso vuole tutto e subito, anche se ha un codice bianco, pena il ribaltamento delle sedie), quando ti rendi conto che nell'edilizia girano preventivi sleali o ci si offre come manodopera a basso costo (talvolta volutamente in nero, per guadagnare di più subito) alla faccia delle rivendicazioni sindacali e di anni di lotta, ...e tu per qualunque documento devi pagare allo stesso Cesare tasse e balzelli, solo perchè sei italiano.
Mi si perdonerà ma a volte si fa veramente fatica a riconoscere in molti degli irregolari i poveri e gli stranieri cui si allude nel Vangelo
E tutto ciò fa male in primis a chi, straniero, rispetta le regole più degli italiani
Chiedo allora, a chi ne sa sicuramente più di me, al povero e al diverso, solo per essere tale, è sempre concesso il regno di Dio, anche quando non rispetta la giustizia? E per misericordia cristiana, dobbiamo concederglielo già in terra questo regno?

Anonimo ha detto...

"Forse perchè il nazismo non avversava il cattolicesimo e viceversa? Io non ne andrei così fiero di questa affermazione ...."

Io non andrei così fiero dell'ignoranza abissale che dimostra chi non conosce i rapporti tra Chiesa Cattolica e il regime nazionalsocialista.

Anonimo ha detto...

"Io non andrei così fiero dell'ignoranza abissale ..."

Chi fa certe affermazioni dovrebbe essere in grado di sostenerle.
Se vuole essere essere lei Paolo al posto dell'anonimo che ha pubblicato la frase faccia pure .... ci provi se le riesce.

Anonimo ha detto...

Vede, ilSanta ( ma perché quel nickname da spaghetti western?), non è che si tratti di una sfida così difficile, se non per chi non è abituato a studiare seriamente e parla per slogan e luoghi comuni, magari ripetendo a pappagallo quello che legge su “Repubblica” o sull’”Unità”.

Rimandi quindi le sue “sfide” ad argomenti migliori, iniziando allo stesso tempo un serio programma di approfondimento. Possibilmente senza usare toni saccenti ( "se ci riesce"), anche perché tanti altri hanno già scritto bene e chiaro sull'argomento ( Giovanni Sale, Margherita Marchionne, Vitaliano Mattioli, Matteo Giorgio Napolitano: mai sentiti?).

Visto che l’argomento è vasto, proviamo a riassumere solo alcuni fatti storici riguardanti l'atteggiamento della Chiesa Cattolica tedesca di fronte all'emergere del demone nazionalsocialista, proprio là nella terra dove questo è nato. Purtroppo, visto il livello desolante della discussione, sono costretto a proporle una specie di "lista della spesa", buttata giù così, al volo. Ma per un breve ripasso di storia può bastare, visto anche che i manuali della scuola dell’obbligo spesso in questi argomenti sono carenti. Del resto il campo è stato arato in lungo e in largo e, comunque, ripassare un po' di storia non fa mai male. Anche per non lasciare certi argomenti a chi magari ancora crede alla truffa intellettuale propalata da Hochhut ( l'autore de "Il Vicario", lo conosce?), in azione coordinata con il regime sovietico guidato da Krusciov (nome in codice della campagna denigratoria contro Pio XII: "Posizione 12") non è un buon servizio alla verità.

Partiamo dalla riunione di Fulda dell'agosto del 1932. Di fronte all'avanzare ormai manifesto nel paese dell'ideologia nazionalsocialista, l'intera conferenza episcopale tedesca decide di riunirsi per proclamare il divieto di appartenenza al movimento hitleriano in tutte le sue forme per tutti i fedeli cattolici. La mossa pastorale è dettata dalla necessità di salvaguardare i cattolici tedeschi sparsi in 24 diocesi.

Il 28 marzo 1933 ( Hitler è capo del governo da due mesi, e si sono tenute elezioni decisive) la condanna è ribadita dall'episcopato tedesco sempre a Fulda dove, un anno dopo, iniziano quelle riunioni dalle quali scaturiranno le note Lettere Pastorali, tra cui esemplari quelle del 7 giugno 1934 e 29 agosto del 1935, in cui si denuncia la persecuzione della gioventù cattolica. Le lettere continueranno a essere pubblicate fino al 1938, anno in cui si denuncia esplicitamente da parte dei vescovi la volontà di distruggere la fede cattolica in Germania e le rappresaglie contro studenti e funzionari cattolici. Una lettera circolare dei vescovi di Baviera del 1938 denuncia poi la cacciata di religiose dalle scuole pubbliche e l'impedimento alle suore di insegnare nelle scuole popolari. Non si deve dimenticare che la Baviera, regione di tradizione cattolica, costituì insieme agli altri Landaer a maggioranza cattolica un ostacolo non indifferente per il nazionalsocialismo. Nelle elezioni del marzo 1933 il partito di Hitler non ottenne la maggioranza nelle terre cattoliche, dove gli elettori cattolici votarono compatti per lo Zentrum, partito cattolico moderato.
All'azione collegiale dei vescovi si affianca quella individuale. L'arcivescovo di Colonia, Schulte, protestando contro l'introduzione del testo di Alfred Rosenberg nelle scuole, fece stampare nel 1936 un catechismo speciale in cui si ribadiva più volte che la fede voluta da Dio non è legata al sangue, elemento che verrà ribadito poi dall'ormai nota frase di Pio XI ( "siamo tutti spiritualmente semiti").
Ma per forza e coraggio emergono in Germania anche altre figure di vescovi, tra cui l'arcivescovo Faulhaber. Famosi i suoi sermoni per l'Avvento e il Natale del 1933, nei quali espose il legame tra Antico e Nuovo Testamento sottolineando il valore morale di figure come Giuseppe, Mosè e Giobbe, ribadendo pubblicamente la condanna del cristianesimo ariano, la teoria della religione del sangue e dello Stato onnipresente.
Altrettanto coraggio lo manifesta il "Leone di Muenster", monsignor Von Galen, figura luminosa che Hitler voleva uccidere, ma non lo fece per timore delle reazioni popolari. Rosenberg, l'ideologo del nazionalsocialismo, dichiarò che alla fine delle guerra si sarebbe dovuto fucilarlo. Nel 1936 Von Galen scrisse un'infocata denuncia al clero della diocesi, e in numerose prediche denunciò pubblicamente l'operato della Gestapo, arrivando a denunciare i suoi crimini perfino a Hermann Goering, nel 1942.

Tutto questo in coordinamento con Roma, dove l'azione di Pio XI e del suo segretario Pacelli è ormai ben nota ( la "Mit Brennender Sorge" venne scritta direttamente in tedesco per renderla più efficace, e venne letta nel 1937 da tutti i pulpiti delle 11.500 chiese tedesche). Lo stesso Sant'Uffizio è tra le primissime istituzioni ( dicembre 1940) a condannare l'uccisione di minorati in Germania ( è noto che lo stesso papa Ratzinger aveva un parente handicappato, il quale fu eliminato nel programma di sterminio denunciato dalla Chiesa di Roma).

Il periodo di Pio XII, poi, meriterebbe un discorso a parte.

Quindi, al di là delle parole e della chiacchiere disinformate, ecco solo un esempio dell'atteggiamento della Chiesa Cattolica durante la tempesta hitleriana in Germania. Il cedimento di alcuni non può inficiare l'azione positiva di tanti altri cattolici coraggiosi, e tantomeno può essere preso ad esempio di una linea ufficiale.

Ah, a proposito, non tiriamo fuori le solite questioni sul concordato coi regimi totalitaristi. Qui nel blog di Raffaella ci sono tante ottime pagine, senza bisogno di sprecare altre parole.

Anonimo ha detto...

Matteo Luigi Napolitano, non Giorgio. "Lapsus calami" per "colpa" del nostro Presidente.

Anonimo ha detto...

"Ah, a proposito, non tiriamo fuori le solite questioni sul concordato coi regimi totalitaristi. Qui nel blog di Raffaella ci sono tante ottime pagine, senza bisogno di sprecare altre parole."

Come al solito la parte scomoda si salta a piè pari ....

Anonimo ha detto...

Vede, ilsanta, se lei avesse letto con più attenzione quanto ho scritto - e dubito fortemente, a questo punto, che lei l'abbia veramente letto- forse non ci metterebbe molto a capire. I concordati sono l'unico mezzo che la Chiesa ha per garantirsi uno spazio di autonomia per la sua missione di fronte all'invadenza del potere politico, salvaguardando se stessa e non solo: non le risulta che tanti ebrei sono stati ospitati nella zona divenuta inviolabile del Vaticano proprio a seguito del concordato, durante la persecuzione?.
Vabbè, forse si sta perdendo solo tempo, se queste sono le sue osservazioni prive di qualunque argomentazione concreta e logica. Comunque, si applichi di più. Mi creda, è un consiglio dato senza acrimonia, con sincerità.

Anonimo ha detto...

"Vabbè, forse si sta perdendo solo tempo, se queste sono le sue osservazioni prive di qualunque argomentazione concreta e logica."

Non creda che mi sfugga il fatto che il concordato con il nazismo sia stato un atto difensivo, ma è pittuosto peregrino affermare che sia stato fatto per garantire a qualche ebreo uno spazio, in senso lato, in cui rifugiarsi.
Diciamo chiaramente che la Chiesa ha con quell'atto tentato di salvaguardare solo la propria esistenza in terra germanica, pensando, erronaeamente, che il dominio di Hitler sarebbe durato ancora a lungo.
A riprova di questo furono ritirati e mai più riproposti la maggior parte dei provvedimenti contro le organizzazioni cattoliche che dal concordato in poi, non senza difficoltà, ma hanno avuto una vita molto più facile.
Forse la Chiesa ha agito correttamente da un punto di vista diplomatico, ma certo non ha mostrato nessuna volontà di sacrificarsi o di opporsi apertamente al regime nazista.
Inutile dire inoltre che anche il salvataggio degli Ebrei non sia stato di certo il motore delle scelte politiche vaticane dell'epoca.

"Comunque, si applichi di più. Mi creda, è un consiglio dato senza acrimonia, con sincerità."
Consiglio per consiglio, apra gli occhi ....

Anonimo ha detto...

"organizzazioni cattoliche che dal concordato in poi, non senza difficoltà, ma hanno avuto una vita molto più facile".

Ma si rende conto di quello che scrive?

Dopo questo suo commento, Santa, ho la conferma che Lei non legge ciò che si scrive e parla per sentito dire, da orecchiante della storia.

Le denunce della persecuzione delle organizzazioni giovanili da parte dei vescovi arrivano copiose dopo il 1938, cinque anni dopo il concordato del 1933. La situazione peggiora, non migliora (sic!) come Lei dice, senza portare uno straccio di dato. Nel 1933-34 vengono soppresse le organizzazioni universitarie di ogni confessione, comprese le cattoliche. Le Pastorali di Fulda che denunciano la persecuzione giovanile sono del 1935. Dal 1937, 1200 suore sono rimosse dalle scuole (come scrivevo nel commento che Lei non ha letto o non ha capito), per sradicare l'educazione cattolica dei giovani in Baviera. Nel 1938 un ordinanza ministeriale fa chiudere 84 scuole religiose, per inglobare circa 16.000 alunni nel sistema educativo nazionalsocialista. Dal 1939 in poi è un crescendo di persecuzioni, internamenti e vessazioni di preti e laici cattolici (oltre che di altre confessioni).

E' evidente che il riferimento agli ebrei salvati nelle zone extraterritoriali è solo un voler ribadire l'idea che i tentativi della Chiesa di proteggere la propria missione sono stati del tutto positivi, anche nelle sue conseguenze collaterali e indirette come il salvataggio degli ebrei che - si informi- sono stati migliaia, non "qualche ebreo", come lei sprezzantemente afferma. Crede che non capisca quali siano stati gli intenti primari della Chiesa nel stipulare i concordati? La politica vaticana, da un certo momento in poi - diciamo dalla fine del pontificato di Pio XI e tutto quello di Pio XII - è stata fatta anche in funzione del problema ebraico.
Lasci perdere le affermazioni peregrine, e cerchi di parlare a ragion veduta.

Anonimo ha detto...

"Lasci perdere le affermazioni peregrine, e cerchi di parlare a ragion veduta."

Veda di farlo anche lei.
Il concordato, pur con tutte le ritorsioni che lei ha ricordato da parte del Reich, ha permesso alla Chiesa Cattolica di salvarsi, di "superare in modo sostanzialmente integro il Terzo Reich". Questo e poco più fece la Chiesa Cattolica contro Hitler. Nessuno nega che non vi potesse essere che "antipatia" fra Vaticano e Germania nazista, nessuno nega, e vorrei vedere, che il regime totalitario nazista sia stato un regime violento e persecutorio anche nei confronti dei cattolici, ma nessuno dovrebbe negare nemmeno che la posizione della Chiesa non sia stata apertamente avversa al regime, anzi abbia cercato abilmente di appiattirsi per evitare ulteriori spicevoli conseguenze.
Ora in una Europa dove i popoli sacrificavano vite umane per abbattere uno dei regimi più sanguinosi degli ultimi secoli la Chiesa ha pensato principalmente a salvare se stessa.

"La politica vaticana, da un certo momento in poi - diciamo dalla fine del pontificato di Pio XI e tutto quello di Pio XII - è stata fatta anche in funzione del problema ebraico."
Se qualche pubblica dichiarazione del Papa può essere chiamata politica vaticana allora lei ha ragione, se per politica intende una serie di interventi organici e di indicazioni precise date al popolo cattolico e al clero allora lei si sbaglia di grosso. Le esternazioni papali negli anni sono state poche e di dubbio effetto, questo non vuol dire che il Papa fosse un nazi-fascista, ma di certo ha fatto solo il minimo indispensabile per contrastare un sistema con il quale pensava di dover convivere ancora per decenni.

"Lasci perdere le affermazioni peregrine, e cerchi di parlare a ragion veduta."
E lei si tolga quegli occhiali bianchi e gialli che le fanno vedere il mondo solo con i colori vaticani.