domenica 11 gennaio 2009

L’inserimento organico del "Cammino" nella pastorale diocesana e la sua unità con le realtà ecclesiali torneranno a beneficio del popolo cristiano

Clicca qui per leggere il testo del discorso del Papa ai Membri del Cammino Neocatecumenale della Diocesi di Roma.

DISCORSO DEL PAPA AI NEOCATECUMENALI: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

9 commenti:

Luisa ha detto...

Capisco il richiamo di Bendetto XVI, se lo ha fatto è perchè da che ci sono problemi in questo senso.

In effetti, il problema con i neocat o meglio uno dei problemi è che sono nati e cresciuti a lato delle parrocchie, celebrando le loro eucaristie nelle loro comunità private, quando poi certi vescovi, incuranti della loro ignoranza dei testi catechetici del cammino, quando ancora non esisteva alcun statuto, hanno affidato al cnc certe parrocchie, a Roma sempre più numerose, con il loro arrivo è cominciato anche il turismo parrocchiale di chi non voleva aderire al cammino.
Ho degli amici a Roma che devono ogni domenica fare chilometri e chilometri per trovare una parrocchia non-neocatecumenale.
Bisogna sapere che i vescovi, che lo ripeto ignorano il contenuto dell`insegnamento orale di Arguello, ignorano i testi catechetici del cnc, del resto non ancora approvati, confidano sempre più sovente le catechesi al cnc, alla fine del percorso le persone sono invitate a formare delle comunità ed ecco come i numeri delle comunità aumentano a vista d`occhio.
Ecco dunque persone che sono "formate" da catechisti obbedienti all`insegnamento di Kiko Arguello e che celebrano le loro eucucaristie non con la Liturgia della Chiesa cattolica ma con quella creata da da Kiko Arguello, che gli aderenti al cammino amano definire una forma del NOM.!

Mi dispiace, se capisco il richiamo del Papa, necessario e dovuto, non vedo il cnc, inserirsi docilmente nella pastorale diocesana e collaborare, perchè come amano dire non sono un gruppo, un movimento o un`associazione, i necocatecumenali pretendono essere un`entità spirituale, depositari di un metodo spirituale, che impongono laddove si installano.

mariateresa ha detto...

ecco, su questo argomento confesso la mia assoluta ignoranza, Luisa. Ho conosciuto tempo fa un simpatizzante, diciamo così, del cammino, ma era un mio amico da 15 anni, un'ottima persona e non mi faccio un'opinione fondata per una testimonianza vaga di un amico. E' da un po' che non lo sento e non so se da simpatizzante , è diventato qualcosa di più o è diventato un antipatizzante. Il mio modo di essere nella Chiesa è molto tradizionale: vado in parrocchia.
Da quel poco che so, gli appartenenti al cammino si sono convertiti in età adulta e alcuni di loro dopo vicende personali parecchio turbolente. Il loro percorso di fede si può quindi immaginare un po' inconsueto. Ma che mi venga un colpo se conosco le catechesi di Kiko.L'ho visto su Sat2000: non è il tipo di personaggio che mi infiamma, sapeva molto di showman, e io preferisco altri tipi di approcci, più quieti e di sostanza. Ma , ripeto, il mio essere cattolica è molto tradizionale e può darsi che per alcuni sia meglio altro .Non siamo tutti uguali.
Per cui mi fido di papa Benedetto e prendo atto. Del resto su questo movimento, e sui movimenti in generale, c'è sempre stata diffidenza, ma io non mi lambicco.Sarà difficile comunque che io li cerchi per andare alle loro messe.Mi bastano quelle del mio parroco.Spesso parla di papa Benedetto, con rispetto e ammirazione sincera e devo dire anche con competenza. A me va bene così.

Anonimo ha detto...

Purtroppo, cara Luisa, ha ragione da vendere!!!

gemma ha detto...

@mariateresa
condivido in pieno la tua posizione, anche per il parroco :-)

gemma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

a me non interessa nulla del cammino come di cl o di azione cattolica o dei focolarini.
non partecipo alle loro messe e non aderisco ai loro movimenti.
mi basta benedetto xvi e a lui solo devo ubbidienza perchè è il mio vescovo e il mio papa.

Luisa ha detto...

Verrà forse un giorno, ma non lo auguro a nessuno, in cui il parroco amato, il pastore fedele, sarà trasferito altrove, per cedere il suo posto ad un presbitero neocatecumenale, con l`arrivo o la creazione di diverse comunità neocat.
I catechisti diocesani saranno confusi, confrontati ai catechisti neocat e ai loro metodi e messi in margine, i fedeli spinti ad emigrare altrove.
Non è un scenario di fantareligione ma ciò che succede nella realtà, ciò che è successo a persone che conosco, nemmeno le domande di spiegazione, le proteste presso il vescovo hanno servito a qualcosa.
È così e basta, dovette adattarvi, se non vi va, andate altrove.
Ciò che fu fatto, con amarezza e tristezza.
Chi lo desidera può ignorare il cnc, fino al giorno in cui sarà confrontato alla sua presenza.

Anonimo ha detto...

Il Papa ha preso una decisione saggia nell'aprire al "Cammino".
Il suo ruolo è unire.
E' Pontefice cioè ponte.
I fondatori del "Cammino" sono un pò troppo protagonisti ma conosco tanti ottimi neocatecumenali rispettosi del Papa e della Chiesa più di tanti altri cattolici.
Benedetto è un uomo saggio.
Diamogli fiducia.

gemma ha detto...

Capisco il punto di vista e le preoccupazioni di Luisa, ma ci sono fedeli "progressisti" altrettanto terrorizzati dal ritorno del rito pre-conciliare. Credo che fare ogni tentativo per smorzare le divisioni, sia verso la tradizione che verso i nuovi movimenti, cercando di ricucire gli strappi nella "rete", sia un tentativo da apprezzare. Questo non significa naturalmente permissivismo nei confronti delle degenerazioni e dovrebbero essere i respnsabili delle diocesi a vigilare, come sempre, sul rispetto delle regole e sul mantenimento delle eventuali promesse di fedeltà. Sarebbe triste se certe promesse venissero fatte solo per ricevere formale approvazione dei propri statuti (e purtroppo alcuni, sulla base di esperienze vissute, lo pensano).
Fidiamoci della pazienza e del tentativo del Santo Padre di abbracciare tutti all'interno della Chiesa.