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SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG
COSTITUZIONE APOSTOLICA CIRCA GLI ORDINARIATI PERSONALI PER ANGLICANI CHE ENTRANO NELLA CHIESA CATTOLICA: LO SPECIALE DEL BLOG
Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
SINODO AFRICANO: AIDS, NON PROMUOVERE CONDOM MA INFORMAZIONE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 ott.
"Non avevo mai detto in prima persona che si deve suggerire il profilattico, semplicemente avevo riferito che nel caso delle coppie sposate c'e' chi dice che questa e' una possibilita'".
Il card. Peter Turkson, neo presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace corregge nella conferenza stampa conclusiva del Sinodo un equivoco nato in quella di apertura, nella quale il porporato ghanese, nella sua qualita' di relatore generale, aveva presentato ai giornalisti la "relatio".
E nel testo delle "propositiones" il Sinodo Africano esprime proprio questa linea moderatamente aperturista chiedendo "un sostegno pastorale di aiuto ale coppie di contagiati per informarle e formare la loro coscienza, perche' facciano scelte
giuste, con piena responsabilita' per il miglior bene reciproca, per la loro unione e la loro famiglia".
In realta' questa posizione approvata dai 240 padri sinodali e consegnata al Papa come "suggerimento" per la Esortazione Apostolica che scrivera', tiene insieme sia la preoccupazione di Benedetto XVI che la propaganda dei preservativi, dando una falsa fiducia nella loro efficacia, possa contribuire a peggiorare la situazione (il Papa non aveva detto nulla di piu' sull'aereo che lo scorso marzo lo portava in Camerun ma le sue parole, estrapolate da un ragionamento complesso sul ruolo della Chiesa contro l'Aids, furono all'origine di attacchi e polemiche), sia il desiderio di teologi e cardinali (tra gli altri gli italiani Martini e Tettamanzi) preoccupati della situazione delle coppie nelle quali un coniuge non accetta l'astensione dai rapporti sessuali, che resta per tutti la prima indicazione.
Il Sinodo Africano affronta ampiamnte nelle "propositiones" la questione sanitaria, segnata da Aids, malaria, droga e alcool: contro tutte queste piaghe, dice no a stili di vita promiscui che ne aumentano la diffusione, vuole un accesso paritario e
a basso costo ai medicinali, chiede la produzione di vaccini, incoraggia il lavoro della Chiesa, suggerisce un manuale che informi gli operatori pastorali in merito alla prevenzione dell'Aids.
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SINODO AFRICANO: SERVONO PACE E GIUSTIZIA, MADRE D'AFRICA AIUTI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 24 ott.
Il Sinodo Africano affida a Maria, "Nostra Signora d'Africa, Regina della Pace", il suo progetto di riconciliazione, giustizia e pace. Sperano in una "Nuova Pentecoste" i padri sinodali che tratteggiano nelle 57 "propositiones" un'Africa di speranza, piena di voglia di fare e di fare in prima persona. "Tutti i belligeranti cessino le ostilita'", chiedono indicando il dialogo, declinato nella forma ecumenica, interreligiosa e con la tradizione africana, la via da percorrere perche il Continente possa alzarsi in piedi.
In proposito, il Sinodo ricorda che la cristianita' divisa e' uno scandalo e invita la Chiesa a ricordare la Settimana di Preghiera per l'Unita' dei Cristiani. Sul fronte del dialogo interreligioso, invece, la religione non va politicizzata, le intolleranze e le violenze vanno eliminate.
In particolare l'Islam superi le discriminazioni e il fondamentalismo e la Chiesa dia risalto alla liberta' di culto e le vengano restituite le proprieta' confiscate. Quanto alle religioni tradizionali africane, il Sinodo suggerisce di non rifiutare cio' che di buono e santo contengono ma invoca un'azione pastorale per liberare l'Africa dalla piaga della stregoneria.
La pagina piu' interessante e' dedicata alla giustizia, con l'appello ai governi perche' fermino gli omicidi e i sequestri e ridistribuiscano i beni, creando cosi' condizioni di vita migliori e fermando la "fuga dei cervelli". E questo tema include anche la difesa dell'ambiente, delle risorse naturali dell'Africa, dei beni essenziali come l'acqua e la terra. Per questo, il Sinodo mette in guardia dallo sfruttamento perpetrato dalle multinazionali, incoraggia le energie rinnovabili, guarda alla difesa degli agricoltori, condanna la cultura del consumismo a favore di quella della moderazione.
E chiede l'eliminazione della poverta', attraverso un fondo continentale di solidarieta' gestito dalla Caritas, la cancellazione del debito e dell'usura.
L'evangelizzazione dell'Africa, affermano i 240 vescovi, deve vedere una maggiore diffusione della Dottrina sociale della Chiesa, e quello dell'educazione, perche' anche questo continente vive un'emergenza educativa. Le scuole cattoliche siano tutelate e lo Stato le sostenga.
Ai politici e' chiesto un impegno serio di lotta alla corruzione, auspica una good governance e la promozione del diritto contro sistemi dispotici e militari in espansione. Le elezioni siano libere, trasparenti e sicure, i leader religiosi siano imparziali ma assistano spiritualmente i politici.
Da parte sua la Chiesa, chiedono le "propositiones", si preoccupi prioritariamente delle categorie piu' vulnerabili: famiglie, donne, giovani, bambini, disabili. Per tutti il Sinodo auspica un maggiore inserimento nella societa', la fine delle violenze di cui sono vittime, una cura pastorale attenta. Centrale anche la questione del rispetto della diversita' etnica, che va vista come unita' nella diversita', piuttosto che come uniformita'.
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