venerdì 23 ottobre 2009

Anglo-Cattolici, «Ecumenismo ad ampio raggio rivolto anche ai Lefebvriani». L’analisi di Benny Lai (Cusimano)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

«Ecumenismo ad ampio raggio rivolto anche ai lefebvriani»

L’analisi di Benny Lai, decano dei vaticanisti italiani, sulla nuova decisione del Pontefice

Fabiana Cusimano

ROMA - «Il mio pensiero è molto semplice. Il Papa ha aperto agli anglicani addirittura con una nota informativa su un documento che ancora deve uscire. È una cosa mai vista nel mondo vaticano e sicuramente avrà una spiegazione.
Evidentemente hanno voluto in questo modo precedere l’imminente discussione con i lefebvrian».

È questo il primo commento del decano dei vaticanisti Benny Lai sulla decisione di Benedetto XVI di aprire le porte della Chiesa cattolica ai tradizionalisti anglicani.

Come va letta questa apertura del Papa agli anglicani?

L’apertura della Chiesa è un’apertura rivolta a tutti. Secondo quello che diceva Giovanni Paolo II con la sua enciclica Ut unum sint: apertura a tutti quanti. Ecco perché per la prima volta a memoria d’uomo si è assistito ad una conferenza stampa su quello che uscirà. Questo non è più il Vaticano, ma è quasi “berlusconiano”, nel senso che si annunciano delle cose che verranno.
Non c’è un documento, si sa che uscirà, ma non si sa bene cosa prenderà in esame e quali saranno i cambiamenti.

Quali le conseguenze?

Le conseguenze sono notevoli.
Per esempio, il vescovo per convertirsi dovrà rinunciare ad essere vescovo.
Mancano molti elementi per capire.

A chi sta studiando nel seminario cosa succederà?

Sono tutti elementi che vanno spiegati e ci vuole quindi il documento che stanno preparando per capire meglio.

Perché allora questa urgenza di anticipare le decisioni?

Evidentemente perché si vuol far vedere che l’ecumenismo di questo Papa è un ecumenismo a più ampio raggio, rivolto anche ai lefebvriani.

Da come parla mi sembra molto meravigliato di quanto è successo?

Certamente, perché parliamo di un mondo come quello vaticano, che ci ha abituati sempre a dire delle cose misurate e non urlate. Sono stati sempre i giornalisti in passato a dire delle cose a volte vere, a volte non vere, a volte sussurrate in quell’ambiente.
È tutto un mondo che si legge sui “si dice” e poi escono i documenti.
E, invece, in questo caso prima è uscito il “si dice” e poi il documento. Ci sarà certamente un motivo. Ma resta il fatto che chiunque ora può entrare nella Chiesa cattolica.

Potrebbe essere una decisione presa per far fronte anche alla crescente crisi delle vocazioni?

La crisi non si risolve soltanto con gli anglicani o con i lefevbriani. E poi c’è da dire che tutto questo va a indebolire il celibato. Dopo gli orientali adesso abbiamo anche gli anglicani.
Anche se bisogna ricordare che il celibato non è una disposizione evangelica, è una disposizione presa dagli uomini di Chiesa e quindi essi stessi possono benissimo cambiarla.

© Copyright La Discussione, 22 ottobre 2009

Mah...i Lefebvriani sono cattolici. Si puo' parlare di ecumenismo nei loro confronti?
R.

12 commenti:

mariateresa ha detto...

dice Benny Lai che un motivo, per questa strategia mediatica, ci sarà. Eccome se c'è. Il vecchio modello comunicativo nel caso di Benedetto e soprattutto quando la questione è spinosella, ha provocato parecchi danni.In attesa delle felpate comunicazioni , le rane dalla bocca larga parlavano e noi poi dovevamo sorbirci i titoloni ad effetto nel 90% dei casi falsi o strumentalizzati.Anche con la prima enciclica è successo.Così avevamo non la nota informativa prima dell'atto, ma l'editoriale prima dell'atto, farcito di palle.
Il giochino è quello di far passare non le informazioni ma i la propria opinione per prima, con tutta la catena della stampa estera a rimorchio.
Ma stavolta, nein.

Raffaella ha detto...

Esattamente :-))
Mi sembra che alcuni giornalisti siano un po' infastiditi ma, come dice il Poeta, "chi e' causa del suo mal...".
R.

Anonimo ha detto...

Ben trovata, Raffa!
Ti segnalo, dal blog di Tornielli, post "Ancora sugli anglicani. Testimonianze e commenti", la nota in grassetto.
Alessia

Raffaella ha detto...

Stamattina per la prima volta sono andata nel forum di blogspot.
Ho trovato migliaia di utenti inferociti perche' tutti i blog non si aprivano...ho quasi avuto paura :-))
R.

mariateresa ha detto...

l'ho letta la nota in grassetto Alessia e francamente non vedo dove si voglia arrivare o cosa lasciar intendere. Poi, io sono l'ultima degli ignoranti, ma proprio la solita solfa degli errori comunicativi questa volta non mi convince. E anche i vescovi cattolici inglesi io credo che siano stati bypassati apposta perchè sono abituati alla vecchia politica del farsi i fatti propri, perchè se la fanno addosso davanti ai media e anche perchè aanalogo tentativo con gli anglicani andò a chiappe , anni fa, proprio a causa loro e al loro primate che ora è in pensione a coltivare fagiolini. Almeno spero.
Quindi, a pelle s'intende, credo di più alla versione di Thompson che a quella di Tornielli.
Delle due versioni , l'unico punto che coincide è che Kasper è un po' pallidino e innervosito.

Anonimo ha detto...

Cara Raffa,

è giustissimo il tuo commento che l'ecumenismo non ha nulla a che vedere con i lefebvriani, che sono cattolici, ma forse il commento non è infondato perchè si è voluta anticipare la soluzione Anglicana e la sua analogia che si potrebbe applicare come soluzione canonica ai Lefebvriani.
Che ne dici?

Anonimo ha detto...

Concordo, Mariateresa. In effetti, Tornielli, e non solo lui, pare piuttosto seccato dal "nuovo corso". Ebbene, dovranno abituarsi.
In vaticano hanno trovato il modo di zittire le "fonti", finalmente!
Alessia

Raffaella ha detto...

Lo penso anche io, Mic!
Credo che la soluzione canonica potrebbe essere proprio quella proposta agli Anglo-Cattolici oppure la Prelatura personale.
R.

Anonimo ha detto...

Credo che il Papa abbia voluto proteggersi. Ha preso importanti provvedimenti sul caso Lefevbre, liberta' per la vecchia Messa, remissione scomuniche, rivio pratica all'ex sant'Uffizio.
Molte critiche feroci dentro e fuori la Chiesa.
Concordo con detti provvedimenti, presi, se non sbaglio, tutti con sua propria ed esclusiva autorita'.
Ora secondo me ha voluto proteggere il suo lavoro, e la Chiesa da ulteriori attacchi.

Il messaggio lanciato, cosi' lo percepisco e' chiaro, una dinamica ecumenica aperta a tutti. non solo a Econe....

Ma il dossier piu' importante per le ricadute sulla Chiesa non e' quello degli anglocattolici.

La rinascita delle vocazioni puo' passare anche per Econe, non tanto per i 500 preti in piu' che si potranno contare, ma per la risacralizzazione della liturgia che potra' portare benefici estesi anche ad altre realta'. Benny Lai dovrebbe guardare alle prospettive.

Per contro credo che il papa abbia voluto trattare la questione di Econe, da un punto di vista conciliare, quindi attegiamento ecumenico.... anche per evitare che lo sbranino vivo....

Potrebbe sempre giustificarsi dicendo facciamo ecumenismo con tutti.

In questo do' ragione a Benny lai, anche se e' un po' triste.

La conclusione e' che forse la Chiesa cattolica si avvia ad essere una federazione di chiese particolari, con una autorita' centrale, debole. Mi preoccupa un po'.... ma e' la conseguenza della scelta ecumenica nella risoluzione dei problemi...

Vatykanista ha detto...

Ciao Raffa! Ti eri accorta, ieri (e qui si pensi anche al neretto tonrielliano), di questo?



LE UDIENZE , 22.10.2009

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in Udienza:

Em.mo Card. Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;

S.E. Mons. Francesco Coccopalmerio, Arcivescovo tit. di Celiana, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi,

con il Segretario del medesimo Dicastero:

S.E. Mons. Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, Vescovo tit. di Civitate;



http://seraphin.vatican.va/news_services/bulletin/news/24529.php?index=24529&po_date=22.10.2009&lang=it



(Ora, Tornielli parla di Segreteria di Stao -retta dal canonista Bertone...- e accenna ad "aggiustamenti giuridici". Facendo 2+2...)

Eh sì ha detto...

Comunque, è evidente: il giocattolo è stato rotto, sul fronte della forma (e tempistica) di divulgazione, alla Anonima Vaticanisti Anticipatori Compulsivi e, sul fronte dei contenuti di dirompente novità, alla Anonima Ecumaniaci Temporeggiatori (e Vescovi Proselitismofobi in s.p.e) .


Motivi sufficienti per attirarsi uno tsunami di ire assortite (malcelate o no)...


[Ah, che ne sarà di Filoni & friends, in tutto questo? I wouldn't so easily kick Newman in the name of Kiko... Scherza con i fanti, ma...]

Raffaella ha detto...

Bene il 2+2 :-))
R.