giovedì 22 ottobre 2009

Il cardinale Newman e i preti sposati. Due commenti d’autore (Magister)


Vedi anche:

L' Africa a Roma (Angela Ambrogetti)

Il Papa: "Cristiani uniti per la salvaguardia del Creato" (Sir)

Anglo-Cattolici: Domande e risposte a cura di Andrea Galli

Sinodo. Un vescovo del Camerun: la voce della Chiesa contro la corruzione (Radio Vaticana)

Farinella ha attaccato per anni il Santo Padre (Giovanni Paolo e Benedetto) senza conseguenze. Ora però ha offeso il card. Bertone che interviene...

Anglo-Cattolici: Il cammino verso casa (José Luis Restán)

Sinodo per l'Africa: Appello di pace. I padri sinodali inviano lettera ai vescovi della Regione dei Grandi Laghi (Sir)

Chiesa Anglicana. una «Comunione» globale ma divisa (Bernardelli)

«Ordinariati personali». La Chiesa Cattolica accoglie gli Anglicani (Cardinale)

Da Canterbury a Roma viaggio oltre le divisioni (Mazza)

Il Vaticano tende la mano agli anglicani critici verso l'evoluzione della loro Chiesa (Le Monde)

Lefebvriani, Mons. Fellay: "prelatura personale" probabile soluzione (Asca)

Gli apripista anglicani (Aldo Maria Valli)

Mons. Fellay: credo che la Fraternità sarà una prelatura personale (Messainlatino)

Cattolici-Anglicani: Una spaccatura lunga cinque secoli, nata dalla cupidigia di Enrico VIII (Baldacci)

Sinodo per l'Africa. Lettera ai Presidenti delle Conferenze Episcopali della Regione dei Grandi Laghi (Radio Vaticana)

La testimonianza di un sacerdote missionario in Uganda e in Kenya: In Africa, dove rinasce il cuore dell'uomo (Osservatore Romano)

L'Africa attende la voce dei suoi anziani (Osservatore Romano)

Anglo-Cattolici, una tappa storica che interessa mezzo milione di persone tra fedeli e clero: si parla di 30-50 vescovi (Vecchi)

Porte aperte di Papa Ratzinger per gli Anglicani che chiedono di essere ammessi nella Chiesa Cattolica (La Rocca)

Anglo-Cattolici, Vittorio Messori: «A Londra regna il caos dottrinale» (Marroni)

Catechesi dell'udienza generale del 21 ottobre 2009: traduzione nelle diverse lingue (da Zenit)

Ma chi sono questi Anglo-Cattolici che chiedono di passare il Tevere? (Cantuale Antonianum)

Sul sondaggio di Messainlatino (Francesco Colafemmina)

L'Arcivescovo anglicano John Hepworth: le nostre preghiere sono state esaudite. Loda l'offerta del Papa di Ordinariati Personali (Zenit)

Il Papa ed i carri armati nel giardino del primate anglicano: il commento de "Il Velino"

Retroscena della decisione papale sugli anglicani (Cantuale Antonianum)

Ancora sugli anglicani. Testimonianze e commenti (Tornielli)

La provocazione (o la confusione?) del gesuita Reese: i preti sposati passeranno ad Anglicani? Riflessioni

Anglo-Cattolici: La stampa inglese parla di nuova era (Del Soldato)

Anglo-Cattolici: la sconfitta di Enrico VIII (Luca Volontè)

Giovani ex URSS e Israele consegnano al Papa un appello di pace (Izzo)

Il Papa: San Bernardo di Chiaravalle ha difeso la sana dottrina e combattuto l'eresia e i focolai di antisemitismo (Izzo)

Il disarmo tra le Chiese può passare anche dal celibato (Accattoli)

Questo grande Papa è solo all'inizio della propria opera universale (Roberto Pepe)

Il card. Canizares Llovera consegna al Papa il "Compendio eucaristico" (Izzo)

Il Papa: "Per San Bernardo la vera conoscenza di Dio consiste nell’esperienza personale, profonda di Gesù Cristo e del suo amore. E questo, cari fratelli e sorelle, vale per ogni cristiano: la fede è anzitutto incontro personale, intimo con Gesù, è fare esperienza della sua vicinanza, della sua amicizia, del suo amore, e solo così si impara a conoscerlo sempre di più, ad amarlo e seguirlo sempre più. Che questo possa avvenire per ciascuno di noi!" (Catechesi)

Negoziati segreti fra Vaticano e Lefebvriani (Jean-Marie Guénois)

Il Papa: la fede è incontro personale, la teologia non basta (Izzo)

Il Papa riaccoglie gli Anglicani e dà lezione d’ecumenismo (Rodari)

Anglo-Cattolici: Ecumenismo ed ecumenismo. Il commento di Padre Scalese

Pazienti gesti d'unità dal successore di Pietro (Mazza)

Il modello Benedetto XVI per gli Anglicani... e per i Lefebvriani? Una riflessione di Massimo Introvigne (Messainlatino)

Anglo-Cattolici: decisione storica del Papa. Il commento di Andrea Tornielli

Anglo-Cattolici: il commento di Giacomo Galeazzi

Thompson: Lambeth Palace ed il dicastero retto da Kasper si sono fermamente opposti alla Costituzione Apostolica sugli Anglicani

Continuiamo a pregare per Caterina Socci. La mia speranza per Caterina

SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

COSTITUZIONE APOSTOLICA CIRCA GLI ORDINARIATI PERSONALI PER ANGLICANI CHE ENTRANO NELLA CHIESA CATTOLICA: LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione della nostra Alessia leggiamo:

Il cardinale Newman e i preti sposati. Due commenti d’autore

Sull’annunciato ingresso di comunità anglicane nella Chiesa cattolica ci sono arrivati due commenti notevoli: l’uno dai devoti del canonizzando cardinale Newman, e l’altro da un eminente studioso di liturgia, il professor Cesare Alzati.

1. Da Londra Br. Lewis Berry, dell’Oratorio di san Filippo Neri, ci segnala che già nel 1876 John Henry Newman, convertito al cattolicesimo, aveva studiato un piano per creare una sorta di Chiesa anglicana “uniate”, simile a quelle di rito orientale unite a Roma. Il piano aveva l’appoggio del cardinale Manning, all’epoca arcivescovo di Westminster.
Presto il piano fu accantonato.
Ma Newman si disse convinto che in futuro sarebbe divenuto prezioso. E il “tempo giusto” lo vedeva coincidere con una crescente sfida del secolarismo, che avrebbe messo in crisi soprattutto la Comunione anglicana e quindi avrebbe incoraggiato la parte più fervente di essa a trovare rifugio nella Chiesa cattolica, molto più solida nel custodire integra la fede e nel resistere alla sfida.
In effetti, è proprio ciò che sta accadendo in questi anni. Con la Comunione anglicana devastata dalle derive laico-radicali e con un numero crescente di sue comunità che bussano alla porta della Chiesa cattolica.

Il testo è nel sito che sostiene la causa di canonizzazione del cardinale Newman: “Benedict XVI and Anglican Converts: Newman’s Perspective“.

(traduzione automatica qui)

2. Il secondo commento ci è affidato dal professor Cesare Alzati, ordinario di storia del cristianesimo, per venticinque anni docente di storia della liturgia all’università di Pisa e autore di un recente volume capolavoro su “Il Lezionario della Chiesa ambrosiana”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
Nella sua nota, il professor Alzati affronta tra l’altro una questione che è stata riaffacciata in questi giorni: quella del reintegro nel ministero – sulla scia dei pastori anglicani con moglie e figli che diverrebbero sacerdoti della Chiesa cattolica – anche dei preti cattolici ridotti allo stato laicale per essersi sposati.
Alzati esclude decisamente la cosa. E spiega perché. Ecco qui di seguito il suo commento completo.

*

Il papa Benedetto XVI, con ennesimo coraggioso gesto, si appresta ad accogliere nella comunione della Chiesa di Roma ecclesiastici e fedeli anglicani desiderosi di confermare la propria adesione alla Chiesa una e santa, professando con essa – secondo l’insegnamento dei padri oxoniensi – “quod semper, quod ubique, quod ab omnibus”, senza peraltro abbandonare il retaggio di pietà e di santità a loro trasmesso dalla Chiesa d’Inghilterra nella sua secolare tradizione, radicata in un patrimonio ben anteriore allo scisma.
Ritengo che da tale atto solenne, destinato ad assumere un fondamentale rilievo nella storia delle Chiese cristiane, venga anzitutto uno straordinario contributo alla salvaguardia della stessa tradizione della Chiesa d’Inghilterra, nei suoi aspetti più vitali e luminosi, che nei secoli scorsi si sono irradiati nel mondo intero, fino a generare la Comunione anglicana, e che nel Novecento in modo tanto decisivo hanno contribuito alla crescita della tensione ecumenica tra le diverse componenti del mondo cristiano.
Credo altresì che la decisione rappresenti, nell’immediato, non meno che in una prospettiva di lunga durata, anche un prezioso contributo alla vita intellettuale britannica, costituendo un segno di rispetto e di rinnovata attenzione ai fondamenti spirituali, che hanno alimentato la vicenda storica dell’Inghilterra e che ne hanno corroborato lo sviluppo culturale e civile.
Merita al riguardo segnalare un altro particolare aspetto, non marginale, relativo al problema dell’ordinazione dei ministri anglicani dopo il loro ingresso nella comunione cattolica.
Sono convinto che sulla questione delle ordinazioni anglicane, prima dell’introduzione del ministero femminile, si sarebbe potuta sviluppare un’ulteriore riflessione da parte cattolica, stanti gli ulteriori dati storici acquisiti al riguardo.
Ora il problema mi pare superato dai fatti e la prevista ordinazione dei ministri accolti nella comunione cattolica assume anche il significato di certificare la radice apostolica del loro ministero, sulla quale molti sono stati indotti a dubitare dalla nuova situazione determinatasi nella loro Chiesa d’origine e nella Comunione anglicana.
La prevista ordinazione non è peraltro priva di riflessi anche per l’ambito cattolico.
Quando nella prima parte degli anni Novanta i ministri, che allora lasciarono la Chiesa d’Inghilterra, furono inserti nella Chiesa romano-cattolica del Regno Unito, non mancarono all’interno di questa preti e comunità che chiesero la reintegrazione di quanti, tra gli ecclesiastici cattolici, avevano lasciato il ministero per contrarre matrimonio.
Al riguardo va osservato che – a parte il can. 10 di Ancyra che ha avuto eco soltanto in area siro-orientale – l’insieme di tutte le Chiese di tradizione apostolica ha sempre ritenuto, almeno in via di principio, che non possa darsi matrimonio dopo l’ordinazione, pena l’abbandono del ministero (cfr. can. 1 di Neocesarea).
La preventivata ordinazione dei ministri di provenienza anglicana viene a sanare, in modo generalizzato e con ogni evidenza, pure qualsiasi possibile difetto canonico al riguardo.
Il loro caso, pertanto, non potrà in alcun modo considerarsi un precedente cui riferirsi per scardinare l’ordine disciplinare all’interno del corpo ecclesiale cattolico-romano e renderà, anche sotto tale aspetto, il ministero dei nuovi ordinati pienamente conforme ai canoni antichi della Chiesa indivisa e pertanto canonicamente ineccepibile pure agli occhi dell’Oriente cristiano, sia ortodosso che unito.
Peraltro, stanti le considerazioni sopra esposte in merito alle ordinazioni anglicane, mi parrebbe auspicabile che – con modalità simile a quella seguita dalla Comunione anglicana in riferimento ai ministri di culto di dubbia successione apostolica operanti nel quadro della Chiesa costituitasi nell’India del Nord e nel Pakistan – non si procedesse all’ordinazione con la consueta formula del Pontificale Romano, ma si elaborasse una formula specifica di ordinazione, finalizzata all’esercizio, da parte di questi ecclesiastici, del ministero presbiterale nella Chiesa Cattolica.

(Di Cesare Alzati, 22 ottobre 2009).

© Copyright Settimo Cielo, il blog di Sandro Magister consultabile online anche qui.

Nessun commento: