martedì 24 novembre 2009

Viene dalle Ardenne (Belgio) l'abete natalizio del Papa


Vedi anche:

Magister: perché la Chiesa italiana ha dimenticato il bello? (Sussidiario)

Mons. Piero Marini: La liturgia papale al tempo di Benedetto XVI (Osservatore Romano)

Il Card. Bertone sulla “Caritas in veritate” e il nuovo umanesimo (Zenit)

Gli artisti di fronte al Giudizio universale. L’incontro col Pontefice nella Cappella Sistina raccontato da Timothy Verdon (Rodari)

Angelo Branduardi parla del suo incontro col Papa (Venturini)

Anglicani e Cattolici: Sulle strade del Vangelo (Bromuri)

Battutacce sul Santo Padre su Raidue nel programma della signorina Bianchetti (Veronica)

Incontro Papa-artisti: La strategia della bellezza (Accattoli)

Visita Apostolica ai Legionari di Cristo, Padre Corcuera: chiediamo perdono, saremo più umili (Asca)

Avvenire: il nuovo direttore è Marco Tarquinio

Aperto l’Anno giubilare della Chiesa vietnamita. Il Papa: la testimonianza dei suoi martiri è un dono della fede in Cristo (Radio Vaticana)

Gli artisti dal Papa, Camon: mi dispiace per gli assenti. Risposta ad Elkann

Una carezza del Pontefice alla cultura (Mondo)

Professore "nervoso" stacca il Crocifisso e lo butta nel cestino (Giannoni)

Conforto e speranza per i Cristiani in Terra Santa (Osservatore Romano)

Le ragioni dell'architettura sacra contemporanea: Costruire la fede (Maria Antonietta Crippa)

Papa-artisti, intervista a Mizar e un breve commento all'incontro di sabato (Francesco Colafemmina)

Non si spengono gli echi dell’incontro del Papa con gli artisti: il commento dello storico dell'arte Timothy Verdon (Radio Vaticana)

Incontro Papa-artisti: interviste a Giacomo Poretti e Giuseppe Tornatore (Muolo)

Card. Scola: le chances di un Cristianesimo vivo oggi (Sussidiario)

Il Papa agli artisti. Un commento di Pietro De Marco

Incontro Papa-artisti. Elogi all’iniziativa persino dal «New York Times» e da «Al-Jazeera» (Cardinale)

Incontro Papa-artisti: La bellezza salverà il mondo (Davide Rondoni)

Il Papa: "Ad ogni coscienza si rende necessaria – questo sì – una scelta: chi voglio seguire? Dio o il maligno? La verità o la menzogna? Scegliere per Cristo non garantisce il successo secondo i criteri del mondo, ma assicura quella pace e quella gioia che solo Lui può dare" (Angelus)

Il Vaticano aspetta le prime mosse del "cattolico adulto" Van Rompuy (Gianfranco Amato)

L'ennesima débâcle comunicativa della Santa Sede: il testo dell'Angelus introvabile, la foto con il cantante croato Marko Perkovic e tanto altro...

GLI ANNI DI BENEDETTO XVI (RAI VATICANO)

Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano

INCONTRO DEL SANTO PADRE CON GLI ARTISTI: LO SPECIALE DEL BLOG

BELGIO: VIENE DALLE ARDENNE L’ABETE NATALIZIO DEL PAPA

E’ alto circa 30 metri, pesa 14 tonnellate e proviene dal Belgio dove fino a pochi giorni fa troneggiava in una foresta demaniale di Spa.
Adesso lo attende piazza san Pietro, che per la prima volta accoglierà un abete delle Ardenne, per ornare il presepe natalizio del Papa.
Si tratta di “una bella vetrina per i vivai valloni che partecipano a questa iniziativa” si legge sul sito della Conferenza episcopale belga che pubblica la notizia, “intrapresa circa 5 anni fa dall’Awx, l’agenzia vallona per l’esportazione. L’onore di offrire l’abete natalizio al Papa è infatti molto ambito e la lista di attesa è lunga.
La Regione Vallona ha dovuto aspettare il 2007 per sapere che avrebbe potuto donare l’abete al Pontefice nel 2009, entrando di diritto in una tradizione che dura da 25 anni”.
“In questi due anni – si legge ancora nel sito – è stato individuato l’abete.
La sua rimozione non sarà facile. Tagliata la base del tronco, del diametro di 2,65 mt, con una gru di 60 metri verrà sollevato al di sopra degli altri alberi, facendo attenzione a non danneggiarlo. Coperto e legato per ridurre, da 10 mt a 4,5, l’ampiezza della sua ramificazione, verrà trasportato a Roma con un viaggio notturno di 7 giorni”. In caso di incidente è già pronto un altro abete di 26 metri.

© Copyright Sir

Avanti con le polemiche :-)
R.

11 commenti:

euge ha detto...

Già cara Raffaella anche l'abete natalizio sarà utile per imbastire polemiche....... :-))). Noi siamo qui!

mariateresa ha detto...

è una simpatica tradizione. Mi riferisco alle polemiche, non all'abete.Alla bisogna, i soliti noti timbrano il cartellino e intonano i salmi di indignazione. E' una goduria.

sam ha detto...

Dopo tante frecce, ora dal Belgio al Papa arriva un albero tutto intero....
La CEB - che denota le profonde motivazioni e il significato autentico del gesto - ci ha messo sopra anche il codice a barre.
La prossima volta tanto vale ordinarlo all'Ikea.

Anonimo ha detto...

Una tradizione di 25 anni e' risibile. Non sarebbe ora di sopprimere l'albero in piazza San Pietro?
L'albero di Natale e' ovunque, nei supermercati, sui pacchi, insomma e' il simbolo perfetto del non-Natale.
Tempo di crisi... tempo di cose essenziali.

Io la vedo cosi'!

azzeccagarbugli ha detto...

c.v.d. : )

incontentabile ha detto...

e se l'albero lo farà Obama alla Casa Bianca?

euge ha detto...

@incontentabile........ L'albero di Natale può stare in ogni dove ma, se lo si trova in Piazza S. Pietro, è segno dello spreco e dell'opulenza in barba alla crisi! A proposito mi sembra che sul sito di libero, sia apparla la notizia che nel Prtesepio quest'anno faranno ingresso:

L'influenza A ed i trans.........!
scusate l'O.T ma, questa era proprio da raccontare.

euge ha detto...

Ho ricontrollato la fonte della notizia.E' il portale di yahoo.it che la riporta.
A proposito, oltre all'influenza A ai trans nel Presepio ci sarà anche Noemi!!!!!!!

ALLA FACCIA DELLA TRADIZIONE !

sam ha detto...

L'albero in Piazza San Pietro ci sta benissimo. E la pur recente tradizione del dono sarebbe un bel segno, a mio avviso, se solo l'omaggio venisse accompagnato da qualche espressione di filiale affetto e ossequio alla Madre Chiesa e al Santo Padre, invece che da un comunicato commerciale in color porpora.
Non si capisce se i Vescovi vogliono far pesare il contributo della Chiesa all'economia vallona o se vogliono ridurre il gesto del dono al Papa ad un'azione di marketing proprio per sminuirne il significato.
Mi pare che le polemiche possano venire da due fronti estremi: da una parte progressisti pauperisti ed ecologisti, dall'altra ipertradizionalisti contrari a simboli non strettamente propri della tradizione cristiana.
Ma chissenefrega.
W il Natale, W il Papa, W il Presepe e W pure l'albero!

sam ha detto...

Cara Euge, a Napoli ogni anno fanno statuine con tutti i personaggi d'attualità. Da un lato può essere grottesco e di cattivo gusto, da un altro può significare che tutta l'umanità, con tutte le sue false grandezze, le sue enormi miserie e i suoi piccoli e grandi peccatori, è chiamata a fermarsi a contemplare il Santo Bambinello che è venuto a salvare il mondo.
In fondo è la storia vera della Grazia.
La Famiglia di Nazareth e il Figlio di Dio, nella loro innocenza, umiltà e autentica bellezza, infondono una luce di speranza in un mondo che col passare del tempo appare, dietro i lustrini e il silicone, sempre più mostruoso, squallido e disperato.

euge ha detto...

da un altro può significare che tutta l'umanità, con tutte le sue false grandezze, le sue enormi miserie e i suoi piccoli e grandi peccatori, è chiamata a fermarsi a contemplare il Santo Bambinello che è venuto a salvare il mondo.

@sam Vorrei tanto che fosse così sam...... ma, ne dubito ne dubito molto. Io lo vedo soltanto come un modo ulteriore di trasmettere in modo inquinato la tradizione del Presepio che come il Crecefisso, in tanti vorrebbero far sparire; oppure che in tanti vorrebbero
" modernizzare"