venerdì 12 giugno 2009
Vaticano: il diritto naturale sia fondamento delle legislazioni (Izzo)
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VATICANO: DIRITTO NATURALE SIA FONDAMENTO DELLE LEGISLAZIONI
(AGI) - CdV, 11 giu
Salvatore Izzo
CITTA’ DEL VATICANO - La dottrina della legge naturale come fondamento dell'ordine etico e politico, sviluppata nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nell'Enciclica Veritatis splendor, e' riproposta in un documento della Commissione Teologica Internazionale approvato dalla Santa Sede che ne ha diffuso il testo sul proprio sito internet.
"La legge naturale - afferma il documento - come base dell'etica continua ad essere valida, in una cultura che eleva l'individuo a referente ultimo che crea i propri valori e agisce al margine di norme etiche obiettive, servendo un'ideologia imposta poco preoccupata per la dignita' umana". La Commissione Teologica Internazionale intende contribuire con le sue riflessioni "al dibattito sulla ricerca dell'etica universale e combattere la crescente separazione tra l'ordine etico da un lato e quello economico, sociale, giuridico e politico dall'altro". "Questi ultimi settori dell'attivita' umana cercano di svilupparsi - denuncia l'organismo che raccoglie 25 esperti nominati dal Papa - senza riferimento normativi a un bene morale, oggettivo e universale, constata il documento".
Nel testo, la Commissione segnala "due alternative al momento attuale: o la mondializzazione avanza "piu' o meno regolata da un quadro giuridico puramente positivo, incapace di arginare a lungo termine l'arbitrio e il diritto del piu' forte. Oppure, gli uomini prendono in mano il processo per orientarlo in funzione di finalita' propriamente umane". I teologi vaticani ricordano in questo senso che la dottrina della legge naturale afferma proprio che "le persone e le comunita' umane sono capaci, alla luce della ragione, di riconoscere gli orientamenti fondamentali di un agire morale conforme alla natura stessa del soggetto umano e di esprimerlo in modo normativo sotto forma di precetti o di comandamenti".
Anche Papa Benedetto XVI, sottolinea il testo, "ha presentato la legge naturale come risposta al relativismo etico e l'ha difesa come garanzia inalienabile della persona". Il nuovo documento della Commissione Teologica Internazionale si ispira alla dottrina elaborata da San Tommaso d'Aquino e ricorda che "esiste gia' un patrimonio etico comune, come testimoniano le numerose convergenze tra le tradizioni culturali e le religioni del mondo". La Commissione Teologica si oppone anche a "una visione razionalista della legge naturale, anche se difende la sua dimensione razionale", e indica che "l'appello interiore a seguire il bene come tale e' l'esperienza fondante di tutta la morale". Nell'ultimo capitolo, infine, la Commissione sottolinea il "profondo cambiamento di prospettiva nella presentazione della legge naturale" offerto da Gesu' Cristo, "il Logos eterno che presiede alla creazione, e che, essendosi incarnato, si e' presentato agli uomini come la Legge vivente, il criterio di una vita umana conforme alla legge naturale". Con il vangelo dunque, "la legge naturale non e' quindi abolita, ma e' portata a compimento dalla legge nuova della carità".
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