giovedì 15 ottobre 2009

Inculturazione della fede e religione tradizionale in Africa (Chiara Santomiero)


Vedi anche:

Sinodo, Mons. Zimowski: La medicina tradizionale è uno dei patrimoni importanti delle culture africane

La conferenza stampa per la presentazione della relazione dopo il dibattito in aula: I valori positivi dell'Africa (Osservatore Romano)

Salvatore Izzo: Non nascondiamo la poca credibilità dei giornalisti (PiuVoce.Net)

La Chiesa parla di Africa perché il mondo ne ha bisogno (Bruno Mastroianni)

La Chiesa in Africa preoccupata per la teoria di genere (Zenit)

Grandi preparativi per la visita del Papa a Brescia (Tedeschi)

Il ruolo del cattolicesimo in Europa: intervista col cardinale Ruini (Radio Vaticana)

Catechesi dell'udienza generale del 14 ottobre 2009: traduzione nelle diverse lingue (da Zenit)

Ecco i papaRatzingerBoys: sana teologia coniugata in internet (Cantuale Antonianum)

Il cardinale Turkson: i Padri sinodali ascoltano il grido delle donne africane (Radio Vaticana)

"Quando il Papa va in sinagoga..." (Colafemmina)

Il Papa: dialogo e tolleranza contro divisioni e conflitti (Izzo)

Benedetto XVI all'udienza generale: in un mondo spesso frenetico e conflittuale il cristiano non si stanchi di tessere rapporti di fraternità e pace

Il Papa: in questo tempo di intolleranza, il cristiano operi per la fraternità e la riconciliazione (AsiaNews)

Il Papa invita a riannodare rapporti di fraternità e riconciliazione in un tempo segnato da conflitti e divisioni (Asca)

Il Papa: "Potremmo dire che il santo Abate, Pietro il Venerabile, costituisce un esempio anche per i monaci e i cristiani di questo nostro tempo, segnato da un ritmo di vita frenetico, dove non rari sono gli episodi di intolleranza e di incomunicabilità, le divisioni e i conflitti" (Catechesi)

A novembre il Papa alla sede della Fao in occasione del Vertice sulla sicurezza alimentare (Radio Vaticana)

Il Papa: in mondo odierno episodi intolleranza, divisioni, conflitti (Apcom)

La solita intervista al rabbino Laras. Nessun entusiasmo per la visita del Papa in sinagoga

Africa, l’ora delle donne (Aldo Maria Valli)

Quei Nobel per la medicina che giocano ad essere Dio (Gianfranco Amato)

Continuiamo a pregare per Caterina Socci. La mia speranza per Caterina

SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Inculturazione della fede e religione tradizionale in Africa

di Chiara Santomiero

ROMA, mercoledì, 14 ottobre 2009 (ZENIT.org).

“La paura e l’incertezza caratterizzano la vita di fede in molte popolazioni africane”: è quanto afferma la Relatio post disceptationem della II Assemblea per l’Africa del Sinodo dei Vescovi a proposito del “settore socio-religioso” che analizza i rapporti tra fede e vita nei credenti.
Paura ed incertezza, si afferma, determinano diffidenza, autodifesa, aggressività così come il ricorrere a pratiche di magia ed occultismo o a tentare il sincretismo tra cristianesimo e religione tradizionale.
Il tema del complesso rapporto tra inculturazione della fede e religione tradizionale è stato ripreso nella conferenza stampa tenutasi oggi a chiusura della prima fase di lavoro del Sinodo.
“Veniamo da lontano, siamo lontani e stiamo andando lontano: questa è la situazione della Chiesa in Africa”, ha affermato il Cardinale Njue, Arcivescovo di Nairobi e Presidente della Conferenza episcopale del Kenya, rispondendo ad alcune sollecitazioni dei giornalisti.
“Se vogliamo essere cristiani – ha proseguito Njue – non possiamo scegliere i valori secondo i quali camminare”. Inculturazione della fede significa “discernere quali valori della tradizione culturale africana siano compatibili con il cristianesimo”.
Riguardo al matrimonio, “noi incoraggiamo gli sposi – ha affermato il Cardinale Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo di Dakar in Senegal e Vicepresidente del Simposio di Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam) – a celebrare il matrimonio religioso, ma chiediamo di tener conto delle loro prassi tradizionali, come la cerimonia a casa del padre della sposa, e verifichiamo che siano state compiute prima che vengano in chiesa”.
Allo stesso modo “chiediamo loro di celebrare il matrimonio civile con l’impegno di scegliere, all’atto del matrimonio, la monogamia e non la poligamia. In Senegal, infatti, dove il codice civile le ammette entrambe, se si sceglie un’opzione non si può più cambiare”.
Un altro aspetto affrontato è quello del persistere delle pratiche esoteriche.
“La relazione con il mistero – ha affermato mons. Manuel Antonio Mendes dos Santos, Vescovo di Sao Tomé e Principe – fa parte della cultura africana. L’ateismo, ad esempio, in questa prospettiva, non è comprensibile per un africano”.
Da questo senso del mistero occorre distinguere “l’esoterismo, spesso solo un mezzo per dare risposte a persone fragili che hanno problemi materiali o psicologici”. Se “va compresa la fragilità esistenziale occorre però opporsi al tentativo di sfruttarla”. Tutto ciò, ha concluso Mendes dos Santos, ci interroga come credenti: “In che modo presentare Cristo come l’uomo nuovo la cui forza non è determinata dalla magia?”.

© Copyright Zenit

Nessun commento: