domenica 22 novembre 2009

Il primate anglicano dal Papa. Il dialogo prosegue (Bobbio)


Vedi anche:

COSTITUZIONE APOSTOLICA "ANGLICANORUM COETIBUS" CIRCA GLI ORDINARIATI PERSONALI PER ANGLICANI CHE ENTRANO NELLA CHIESA CATTOLICA: LO SPECIALE DEL BLOG

Incontro Papa-artisti: L'uomo riscattato dalla bellezza

Benedetto XVI: Artisti, siate testimoni di speranza per l’umanità (Petrucci)

Il Pontefice agli Artisti: «La fede non toglie nulla al vostro genio, lo nutre» (Tornielli)

Tornatore: «Dal Papa una carezza alla cultura» (Riccardi)

Riccardo Cocciante: "Dal Papa parole alte, condivisibili, necessarie per tutti, e che fanno tanto bene all'arte e alla Chiesa" (La Rocca)

Il Papa lancia la sfida all’arte spettacolo (Doninelli)

Incontro Papa-artisti: Un arrivederci che segna la storia tra arte e fede (Osservatore Romano)

Arcivescovo di Canterbury: nessun raid da parte di Roma

Colloqui cordiali fra il Papa e l'Arcivescovo di Canterbury (Apcom)

Incontro Papa-artisti, Vian: Un'alleanza nuova

Il regista Tornatore: "Il discorso del Papa? Una carezza alla cultura in un periodo in cui questa riceve solo schiaffi"

Anno Sacerdotale, le monache benedettine di Rosano: Un modo particolare di essere Chiesa. Il monastero Our Lady of the Blessed Sacrament in Sud Africa

INCONTRO PAPA-ARTISTI: FOTOGALLERY REPUBBLICA.IT

Papa-artisti: mai come oggi la bellezza può salvarci (Izzo)

Il Papa: "La fede non toglie nulla al vostro genio, alla vostra arte, anzi li esalta e li nutre, li incoraggia a varcare la soglia e a contemplare con occhi affascinati e commossi la méta ultima e definitiva, il sole senza tramonto che illumina e fa bello il presente" (Discorso)

Gran Bretagna, Guai a chi diventa cattolico. L’incredibile caso di “Miss Brown” e di “Myriam” (Gianfranco Amato)

Gli ordinariati, le prelature e le circoscrizioni personali: qualche chiarimento. Intervista al Prof. Eduardo Baura a cura di Bruno Mastroianni

Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano

INCONTRO DEL SANTO PADRE CON GLI ARTISTI: LO SPECIALE DEL BLOG

Il primate anglicano dal Papa. Il dialogo prosegue

nostro servizio

Alberto Bobbio

Città del Vaticano
Nessuno si illude che il dialogo ecumenico tra Roma e Londra, cioè tra cattolici e anglicani sarà facile. Eppure già il fatto che ieri il Papa abbia incontrato «Sua Grazia» l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, la massima autorità anglicana, dimostra che le cose vanno avanti, nonostante difficoltà, qualche incomprensione e molte discussioni.
Da entrambe le parti c'è tuttavia la consapevolezza che la complessità della situazione vada affrontata per il bene di entrambe le Chiese non solo al vertice, ma soprattutto per il bene dei fedeli, che leggono tutti lo stesso Vangelo. L'incontro era programmato da tempo. È caduto in un momento delicato, ma già il fatto che non sia stato cancellato, nonostante le pressioni dei media inglesi sull'arcivescovo Williams, è un segno positivo. Il «Times» aveva tuonato contro Williams, reo di aver «porto l'altra guancia»: «Farebbe meglio a chiedersi non come si sarebbe comportato Gesù, quanto piuttosto Oliver Cromwell».
Ma anche giornali meno conservatori, come il «Telegraph» e l'«Indipendent», hanno bocciato la cocciutaggine positiva di Williams di non chiudere alcuna porta dopo la pubblicazione della Costituzione apostolica, con la quale la Santa Sede ha deciso di accogliere nella Chiesa cattolica, in speciali diocesi, gli anglicani che lo vorranno, e dunque non solo i gruppi tradizionalisti scismatici con Londra.
L'arcivescovo di Canterbury ha passato due giorni a Roma e ha parlato all'Università Gregoriana, la più prestigiosa tra quelle pontificie; poi ieri, nella tarda mattinata, ha incontrato il Papa. Il colloquio è durato venti minuti. Una nota della Sala stampa vaticana lo ha definito «cordiale» e, riguardo agli ultimi avvenimenti, il testo richiama la «comune volontà di continuare e di consolidare i rapporti ecumenici tra cattolici e anglicani».
Il Papa alla fine ha regalato a Williams una croce pettorale da vescovo, segno, fanno notare fonti vaticane, di un pieno riconoscimento del suo ministero. Nessuna porta è stata chiusa da una parte e dall'altra e non si è messa la parola fine ad alcun rapporto tra le due Chiese, neppure «nel modo più educato possibile», come ieri sera invece denunciavano praticamente in coro molti siti della stampa britannica.
Domani a Roma comincia infatti una nuova sessione di colloqui della Commissione mista internazionale cattolico-anglicana. Williams non ha rilasciato all'uscita dell'incontro con Benedetto XVI alcuna dichiarazione, nemmeno ai giornalisti inglesi, ed è ripartito subito per Londra. Ma la sua volontà di continuare a discutere è fuor di dubbio. All'Università Gregoriana ha detto che preferisce considerare il bicchiere del dialogo ecumenico «autenticamente mezzo pieno» e che quindi giudica la recente Costituzione «non un riconoscimento sostanziale di un'altra Chiesa».
Concorda quindi con la Santa Sede, che ha sempre respinto l'idea che essa fosse stata concepita per dar vita a una sorta di Chiesa unita anglicana. Ma ha confermato che la comunione anglicana non farà passi indietro sull'ordinazione delle donne sacerdote, questione che aveva portato alla rottura del dialogo nel 1992.
La determinazione di Williams dovrà certamente fare i conti con l'opinione pubblica britannica e con alcuni vescovi assai più critici.
Lui ha ripetuto alla Gregoriana che l'essenziale è altro: cioè non sono le forme, ma la «relazione filiale con Dio», e qui «è evidente una forte convergenza che ci porta ben oltre qualsiasi stanca polarità».

© Copyright Eco di Bergamo, 22 novembre 2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

su cosa dialogheranno???