martedì 17 novembre 2009
"Orgoglio e pregiudizio in Vaticano" di Anonimo con Olivier Le Gendre. Ovvero la linguaggia di un cardinale anonimo smidollato
Vedi anche:
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Le parole del Santo Padre alla Fao: il coraggio di osare per un’umanità dolente (Albanese)
Dal Papa la denuncia realistica di una tragedia in crescita (Bobbio)
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Don Costa (Libreria Editrice Vaticana): sul Papa opinione pubblica più attenta dei media (Izzo)
IL PAPA ALLA FAO: VIDEO
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Il Papa alla Fao, Vian: In nome della famiglia umana (Osservatore Romano)
Il Papa: non basta predicare, bisogna sconvolgere il giudizio comune. La Chiesa deve fare i conti con relativismo e globalizzazione (Izzo)
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Vaticano-Cina, card. Bertone: vedo spiragli, sacerdoti protagonisti (Izzo)
Lettera del Card. Bertone ai sacerdoti cinesi per l'Anno sacerdotale
Il Papa alla Fao: quattro idee molto concrete sulla fame (Giorgio Bernardelli)
Una parte del mondo muore di fame? La ricetta di Küng: il Papa dica sì alla pillola!
Il Papa: la terra può sfamare tutti, no a sconforto e indifferenza
La Messa in dialetto piace alla Lega ma non al Vaticano (Galeazzi)
Anglicani, Cattolici e Ortodossi: il cammino verso l'unità (Il Nichelino online)
Segnalazione blog "Il Marchese del Grillo"
Prossimamente in libreria "Benedetto XVI oltre le mode del pensiero" di Francesco Antonio Grana. In anteprima la prefazione del card. Michele Giordano
Su segnalazione di Alessia leggiamo e poi commentiamo:
"Orgoglio e pregiudizio in Vaticano" di Anonimo con Olivier Le Gendre
Chi sia il cardinale anonimo che con fare saccente (a tratti competente) ha redatto, aiutato da un vaticanista anonimo, questo “Confession d’un cardinal” – così è il titolo originale del libro uscito nel 2007 in Francia e oggi pubblicato in Italia – è difficile dirlo. E, in fondo, conta poco. Perché ciò che interessa è la tesi del libro, volta a dimostrare sottilmente, un po’ ammettendolo e un po’ no, a tratti rivelandolo altre volte camuffandolo, che oggi la chiesa necessiterebbe di un nuovo vento. E, dunque, d’un Papa che non abbia paura della scienza, della democrazia, della modernità, un Pontefice che non si arrocchi su posizioni arcaiche. Come se Benedetto XVI fosse tutto questo: in sintesi, il Papa dell’anti modernità. Cioè: la tesi è che ci vorrebbe un Papa aperto alla modernità. Ma per arrivare a sostenerla, questa tesi, si dà per assodato che Joseph Ratzinger abbia un profilo anti moderno (una cosa tutta da dimostrare e che, comunque, questo libro non dimostra).
Abbandonando per un momento la tesi del libro, staccandosi dal fuoco progressista di questo signor cardinale che dice d’essere stato escluso dall’ultimo Conclave “per soli sette mesi” – dunque festeggiò gli 80 anni attorno al mese di settembre del 2004 – che dice di essere stato a capo di una congregazione e di conoscere l’arte diplomatica come pochi in curia romana, staccandosi dicevamo per un momento dall’idea messa in pagina (e cioè che molto, se non tutto, oltre il Tevere sia orgoglio e pregiudizio), c’è qualcosa d’interessante che si può cavare fuori. E riguarda, più di altre cose, la descrizione dell’ultimo Conclave. Di questo molto già si sa. Nel senso che molto già è stato detto: nella prima votazione Ratzinger ottenne quarantacinque-quarantasette voti. Dietro di lui arrivarono Carlo Maria Martini e Jorge Bergoglio con una decina di voti ciascuno. Sempre il primo giorno, nella seconda votazione, le cose vennero sostanzialmente confermate. Il secondo giorno il futuro Papa otteneva sessantacinque voti. Martini non era più in corsa. In compenso il cardinale Bergoglio arrivava a trentacinque voti. Alla terza votazione Ratzinger mancò l’elezione di soli cinque voti. Ottenne settantadue voti mentre Bergoglio arrivò a quaranta. Qui si sarebbe potuto verificare uno stallo, come avvenne tra Siri e Benelli nel conclave che elesse Karol Wojtyla. E, invece, un po’ a sorpresa, molti di coloro che avevano dato il voto a Bergoglio lo diedero a Ratzinger che divenne così Benedetto XVI.
Ciò che ancora oggi si sa meno è se lui, Ratzinger, abbia previsto la propria elezione. Secondo l’anonimo cardinale no. Egli si riteneva piuttosto una sorta di King-maker, uno che “crea il re”, che lancia la corsa per poi all’ultimo lasciare il posto a un altro. Così si spiegherebbero alcuni fatti avvenuti prima del Conclave. In particolare, l’omelia fatta dal Pontefice nella Via crucis del 2005, quando Wojtyla stava male e tutti pensavano in qualche modo alla successione. Ratzinger fece sussultare tutti dicendo apertamente che la barca della chiesa sembrava stesse affondando, che il volto e la veste della chiesa sono così sporchi che sgomentano… Perché lo fece? Perché non si considerava candidato al papato ma assumeva, con le sue parole, una posizione da testimone, da elemento cardine di un preciso orientamento all’interno del Sacro Collegio, “per organizzare un peso congruo, nell’elezione, a beneficio di un altro”. Per chi? A chi stava pensando? “Nella sua uscita – dice l’anonimo cardinale – ho visto la conferma dello scenario che non solo io ma anche molti altri prevedevano, vale a dire proprio lo schema del 1978”.
© 2009 - FOGLIO QUOTIDIANO
© Copyright Il Foglio, 16 novembre 2009 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.
Non amo dare molto credito agli smidollati e questo anonimo cardinale mi sembra esattamente questo, un uomo privo di coraggio, che si nasconde dietro ad un dito, che trama negli angoli bui e che e' abituato a pugnalare alle spalle il prossimo.
Francamente non lo ritengo un uomo di Chiesa.
E' uno di coloro per i quali non si fa fatica a ricordare la Via Crucis del 2005 sulla sporcizia.
Ricordo anche che i cardinali giurano, prima del Conclave, di mantenere il segreto su cio' che sta per accadere sotto pena di scomunica.
Non so se il protagonista del nuovo libro abbia partecipato al Conclave del 2005 o se dice la verita' quando afferma che ne e' stato escluso per motivi di eta' (non sono molto disposta a credere a chi non ha spina dorsale). In quest'ultimo caso un altro cardinale ha fatto la rana dalla bocca larga.
Comunque qualcuno ha violato il segreto pontificio e quindi c'e' un uomo (o due) che ancora veste di porpora che andrebbe scomunicato.
Non dovrebbe essere molto difficile scoprire chi si nasconde dietro l'anonimato. Coraggio, allora!
Comunque la si pensi, anche questo libro ed il suo smidollato ispiratore confermano che non era volonta' del card. Ratzinger diventare Papa.
Se avesse davvero aspirato al Pontificato, non avrebbe mai affermato che la Turchia non deve entrare in Europa, che la Chiesa e' una barca che fa acqua da tutte le parti, non avrebbe mai pronunciato un'omelia dura come quella del 18 aprile 2005...eppure...e' stato eletto Papa a dimostrazione del fatto che, grazie a Dio, la Chiesa e' di Cristo e non dei cardinali.
R.
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15 commenti:
Semplicemente disgustoso, Raffa.
Purtroppo non credo sarà facile risalire al nome perchè l'indegno figuro avrà fornito dati falsi come lui. Mi vien da pensare che sia la stessa persona sulle cui rivelazioni si è basato l'articolo di Brunelli su Limes. Il Signore sa di chi si tratta e provvederà a far giustizia.
Alessia
Passando oltre ti segnalo dal Foglio di oggi a pag. II il pezzo di Gnocchi e Palmaro: "Il mezzo è il messaggio divino" e nella stessa pagina "Ecco perché B-XVI parla sempre più spesso di Internet".
Inoltre in prima pagina "BVI vuole dare cibo a chi nasce"
Alessia
Ciao Raffaella. Sono di ritorno dalla spesa e ti posso dire che il libro (?) sta già facendo bella mostra dallo scaffale del supermercato dove sono stata. Allunga la fila dei libri(?)allucinanti di recente pubblicazione. Ma li avete letti i titoli? Per quello che mi riguarda il cardinale anonimo smidollato e tale Sig. Le Gendre se ne possono andare allegramente a quel paese. Buona giornata a tutti.
Certi principi della modernità sono all'esatto contrario del cristianesimo.
Penso che un cristiano che guarda alla moderintà con senso di inferiorità non sia alla fine un vero cristiano. Nella modernità c'è del buono e c'è del male. Usare il criterio della modernità per eliminare dalla Tradizione ciò che non piace è profondamente anticristiano e stupido. Possibile che certa gente sia rimasta mentalmente fossilizzata alle categorie di pensiero della rivoluzione francese?
L'abbè Barthe in un dossier a puntate uscito sul blog di messa in latino questa primavera identificava l'anonimo cardinale con Achille Silvestrini, il quale ha tuttora importanti allievi in segreteria di stato.
uno forse è già nelle mani di dio.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1336677?
tutti i nomi che servono sono qui:
http://blog.messainlatino.it/2009/03/lopposizione-romana-al-papa-secondo_30.html
MEDITAZIONE
Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio.
Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa?
A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra!
Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata!
Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!
Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione.
Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore.
Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).
PREGHIERA
Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti.
E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo.
Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.
Quanta immondizia in libreria in questi tempi! Ci sono una decina di libri di Cardinali: quelli del card. Martini, poi libri intervista al Card. Tettamanzi, e poi il libro intervista di questo Card. anonimo..... per non parlare di certi Vescovi ex sessantottini difensori di una certo spirito del Vat. II e poi di certi vescovi biblisti dottori della legge che "smitizzano" la Sacra Scrittura.... è tutta la voglia di lorsignori di apparire, di dare consigli a destra e a manca.... invece di sostenere il santo Padre Benedetto che certamente conosce certi ambienti di Curia. preghiamo per la conversione di certi cardinali che disonorano la porpora che portano, porpora che parla di martirio per Gesù, per la Verità, per la Chiesa....
don Bernardo
le stesse cose dette da Kung ma di cui almeno Kung si è sempre assunto la responsabilità, autoescludendosi dalla carriera ecclesiastica. Il "cardinale coraggio" invece è arrivato alla guida di una congregazione, evidentemente ai tempi di Giovanni Paolo II, e quindi collaborando al pontificato di un Papa che sul piano dottrinale, in quanto a rispetto dei dogmi, non era certo diverso da quello di Benedetto XVI. Essere dissidenti è in contrasto con la carriera e allora meglio farlo in forma anonima così si mantiene la veste e la poltrona. Chi si comporta così, riducendo le sue idee a chiacchiericcio anonimo, potrebbe dire qualunque cosa ma non avrà mai la mia stima perchè manca di lealtà, coraggio e libertà interiore. Si critica sempre la politica e si parla sempre di esempi di incoerenza forniti agli elettori ma a maggior ragione questo dovrebbe valere anche per i pastori. Onesta coerenza fra gli esempi e la predicazione spesso non sono nè di questo mondo nè di questa chiesa, e dal suo modo ambiguo di comportarsi direi che questo pastore un esempio di apertura della chiesa al mondo lo dà, quello si. E ci creda, di altra aria viziata non ne sentivamo il bisogno
Concordo con Gemma e dico anche che, a questo punto, preferisco un cardinale Martini che almeno non si nasconde dietro ad un angolo buio contando su ranocchi dalla bocca larga, ma si espone in prima persona mettendoci la faccia.
Non stupiamoci poi se la vulgata mediatica rappresenta il Vaticano come un covo di cospiratori contro il Papa regnante (chiunque egli sia).
R.
sento sempre parlare del card Begoglio in antitesi alla candidatura del card Ratzinger ma poco ne viene divulgato e poco si sa al di fuori degli ambienti ecclesiastici della sua posizione riguardo alla famosa apertura della chiesa al mondo. Per quanto se ne deduce, sarebbe stato il candidato dei progressisti ma, sicuri sicuri che avrebbe portato avanti da papa certe posizioni???? MI chiedo poi quanto sarebbe possibile per un papa cosiddetto progressista smantellare posizioni dottrinali senza l'approvazione della maggioranza dei vescovi (e non è detto che la maggioranza dei vescovi sia convinta della necessità di certe aperture). Anche in quel caso facendolo si comporterebbe da imperatore, o la dittatura decisionale quando esercitata da parte progressista cessa di essere tale?
Avete letto il link segnalato da viacrucis2005? Trattasi di un manifesto politico da attuare nella Chiesa post Benedetto. Insomma, hanno iniziato da subito la scelta del successore e preparato il programma, strafregandosene dello Spirito Santo, unico e vero Grande Elettore e Guida del Papa. Quanta fede, caspiterina! Ecco dipanata in tutto il suo fetore la sporcizia. Ora, il libro è uscito in Francia nel 2007, l'edizione italiana solo in questi giorni. Particolare la scelta dei tempi.
Alessia
Il card. Bergoglio papa? Meglio di no!!! Ha già fatto dei danni contro la Tradizione (e ve lo dice una che ne è stata testimone!) allontanando dalla diocesi un istituto religioso che io frequentavo, di nome Lumen Dei, benedetto dal compianto card. Quarracino) poco dopo la sua presa di possesso come arcivescovo di Buenos Aires.
Aveva ragione Ratzinger, nella Via Crucis del 2005, a dire che nella Chiesa c'è sporcizia. Eccome e quanta ce n'è!
Tuttavia mi vengono in mente alcune cose:
1. Come possa un cardinale che ha giurato fedeltà al Vangelo "usque ad effusionem sanguinis", scrivere ciò che è stato riferito.
2. Come possa un cardinale che ormai ha superato di gran lunga gli 80 anni, essere così vigliacco da nascondersi dietro l'anonimato. Di solito certi atteggiamenti sono coltivati per tutta la vita. Una persona seria, come si presume che sia qualsiasi cardinale, non farebbe mai una porcheria del genere. A meno che ...non l'abbia già fatto nella stessa maniera nel passato a danno di qualcuno.
3. Ritengo che un analista di stili letterari possa scoprire chi si cela dietro l'anonimato. Se si tratta realmente di un cardinale o di un falsario.
Saluti
Dario
Caro Dario certo che Ratzinger aveva ragione eccome!!!!!! Purtroppo, anche se sono stata lontana dalla chiesa per tanti anni, sono stata sempre convinta che le porpore o almeno certe porpore, erano e sono tuttora avvezze a questi comportamenti disgustosi indegni dei ministri di Cristo. Tempo fa proprio in un messaggio postato in questo blog, qualcuno disse che noi laici non possiamo giudicare vescovi e cardinali........ vorrei ancora una volta rispondere a chi scrisse quel post, che certi cardinali si giudicano da soli; con i loro atti di meschinità e vigliaccheria.
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