martedì 9 giugno 2009

Mons. Fellay venerdì scorso a Roma. Iniziati i colloqui dottrinali fra la Fraternità San Pio X e la Santa Sede? (Messainlatino)


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Da Messainlatino.it:

Iniziati i colloqui Roma-FSSPX? Mons. Fellay a Roma.

Fonti (Religione en Libertad) riferiscono della presenza di mons. Fellay a Roma venerdì scorso, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede che, come noto, è stata designata dal Papa, nella sua lettera ai vescovi del marzo scorso, come organismo deputato a condurre i colloqui dottrinali con la Fraternità ribelle.
La notizia, se confermata, può significare, se non l'inizio dei colloqui, quanto meno la definizione preliminare delle modalità con le quali i colloqui stessi saranno tenuti.
Da segnalare inoltre un'informazione tanto incredibile quanto autorevolmente sostenuta (dall'abbé Claude Barthe in Présent e ripresa dal progessista The Tablet), ossia che il card. Castrillòn Hoyos, Presidente della Commissione Ecclesia Dei, starebbe considerando l'opportunità di recarsi a Ecône (Svizzera), il quartier generale lefebvriano, per assistere alle ordinazioni sacerdotali in programma, come ogni anno, per il 29 giugno, festa dei SS. Pietro e Paolo.
Sarebbe in effetti un modo, di grande impatto, per mettere a tacere i vescovi teutonici, ora in fibrillazione, che diffidano la Fraternità dal procedere a nuove ordinazioni, aprire nuove cappelle (l'ultima a Fulda, con il vescovo locale che ha i fumi e grida all'attentato all'unità della Chiesa), chiamando tali eventi inaccettabili provocazioni, atti scismatici, minacciando nuove scomuniche: il bizzoso presidente della conferenza episcopale alemanna, Robert Zollitsch, ipotizza perfino una nuova scomunica dei lefebvriani, se persevereranno nell'ordinare sacerdoti contro il volere di Roma (non si sa bene sulla base di quale norma, visto che il codex iuris canonici la prevede solo per le ordinazioni episcopali senza permesso).
Se Roma mandasse il cardinale a presenziare a quelle ordinazioni, a Zollitsch non rimarrebbe che rimangiarsi le parole. Ma l'ipotesi, si ripete, non sembra molto probabile.

Da Messainlatino.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"non sembra molto probabile".
E' stato molto buono!

Io avrei scritto "ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE". Forse si dimentica la lettera del Papa ai Vecsovi:

"La remissione della scomunica mira allo stesso scopo a cui serve la punizione: invitare i quattro Vescovi ancora una volta al ritorno."

"Il fatto che la Fraternità San Pio X non possieda una posizione canonica nella Chiesa, non si basa in fin dei conti su ragioni disciplinari ma DOTTRINALI. Finché la Fraternità non ha una posizione canonica nella Chiesa, ANCHE I SUOI MINISTRI NON ESERCITANO MINISTERI LEGITTIMI NELLA CHIESA. Bisogna quindi distinguere tra il livello disciplinare, che concerne le persone come tali, e il livello dottrinale in cui sono in questione il ministero e l’istituzione. PER PRECISARLO ANCORA UNA VOLTA: finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – NON ESERCITANO IN MODO LEGGITTIMO ALCUN MINISTERO NELLA CHIESA."

E l'Ordinazione dovrebbe essere ministero legittimo.

gianniz ha detto...

La "serenità e pazienza" con la quale il Santo Padre (e/o chi per lui) procede, pur tra tante piccole e grandi provvocazioni, è ammirevole!
Se si aggiungesse a questo anche una informazione "ufficiale" tempestiva, che bagnasse le polveri di coloro cercano di contrastare questo processo di pacificazione, sarebbe anche meglio!