lunedì 12 ottobre 2009

Il Papa: «Ignoranza, viltà e mancanza d'amore sono le nuove lebbre»


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Il Papa: anziani poveri abbandonati dalle famiglie

«Ignoranza, viltà e mancanza d'amore sono le nuove lebbre»
Il richiamo durante la canonizzazione di cinque Santi


Papa Benedetto XVI con il re del Belgio Alberto e la regina Paola

CITTÀ DEL VATICANO

«Ignoranza, viltà e mancanza d'amore» sono le «nuove lebbre» delle società moderne, e colpiscono «i più poveri e i più piccoli», e in particolare – ha sottolineato ieri il Papa – gli anziani, troppo spesso poveri e soli, e «a volte abbandonati dalle loro stesse famiglie».
Il richiamo è stato fatto da Papa Benedetto XVI nel corso dell'omelia della Messa per la canonizzazione di cinque nuovi Santi. Il riferimento è stato fatto del Pontefice mentre tratteggiava la figura della religiosa francese Marie de la Croix (1792-1879), fondatrice della congregazione delle Piccole sorelle dei poveri, che dedicò all'assistenza degli anziani buona parte della sua esistenza.

«Andare controcorrente»

Insieme a suor Marie de la Croix ieri Papa Benedetto XVI ha canonizzato altri quattro beati, due religiosi spagnoli (il domenicano Francisco Coll y Guitart e il cistercense Rafael Arnaiz Baron), un polacco (l'arcivescovo di Varsavia Zygmunt Szsczesny Felinski) e un belga (padre Jozef Daamian De Veuster, sacerdote, della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria e dell'Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento dell'Altare) morto tra i lebbrosi alle Hawaii.
Esortando a seguirne l'esempio il Papa ha ricordato la storia di ciascuno dei cinque Santi; storie certamente diverse, ma con qualcosa in comune: il coraggio di «andare controcorrente» seguendo il Vangelo anche a costo di donare la propria vita, rinunciando a se stessi per gli altri. Comportamenti «talora umanamente incomprensibili», ai quali tuttavia ogni cristiano dovrebbe tentare di avvicinarsi, prendendo le distanze dai beni materiali, tenendo a mente che «è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco nel Regno dei cieli».

«VULNERABILI PER L'ETÀ»

Capita invece – ha denunciato Papa Benedetto XVI non nuovo al richiamo al rispetto per le persone in età avanzata – che serva una nuova santa, come Marie de la Croix che dedicò la sua vita agli anziani, per ricordare concetti chiari ma non scontati. «Le nostre società – ha detto il Papa – devono riscoprire il posto e l'apporto unico di questo periodo della vita», tenendo conto non solo delle necessità materiali delle persone «rese vulnerabili dall'età», ma soprattutto della loro dignità.
Hanno tutti qualcosa da insegnare, i Santi scelti da Ratzinger: da Zygmunt Szsczesny Felinski, arcivescovo di Varsavia ed eroe dell'insurrezione contro i russi del 1863, agli spagnoli Francisco Coll e Guitart e Rafael Arnaiz Baron, «che invitano i cristiani di oggi a rinvigorire la loro vita interiore».

RE ALBERTO DEL BELGIO

Più volte, poi, il Pontefice ha richiamato l'esempio del belga Jozef Damiaan de Veuster, morto di lebbra alle isole Hawaii curando i lebbrosi, al quale ha espresso ammirazione anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Ricordando de Veuster, Benedetto XVI ha affermato che il suo esempio «ci invita ad aprire gli occhi sulle lebbre che sfigurano l'umanità dei nostri fratelli, e invita – ha detto parlando in lingua fiamminga e francese – a scegliere le buone battaglie, non quelle che portano alla divisione, ma quelle che riuniscono».
Alla canonizzazione, avvenuta durante il Sinodo per l'Africa in corso in questi giorni in Vaticano, hanno assistito circa 50 mila persone, e rappresentanti dei cinque Paesi di origine dei nuovi beati, tra i quali i reali del Belgio, Alberto II e Paola di Liegi e il presidente polacco Lech Kaczynski. Tra i pellegrini c'era anche una nutrita presenza di cittadini delle Hawaii.
Subito dopo, all'Angelus, il Papa è tornato a incoraggiare i fedeli «a prendersi cura dei più poveri e dei più piccoli, dei feriti dalla vita e degli emarginati».

© Copyright Eco di Bergamo, 12 ottobre 2009

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