martedì 13 ottobre 2009

Un rosario per l'Africa e con l'Africa: collegamenti da otto città del continente (Osservatore Romano)


Vedi anche:

Pianista Jin Ju suona per il Papa

Sinodo, Diouf (Fao): Il ruolo delle religioni nel combattere la fame nel mondo (Sir)

Al Sinodo Diouf (Fao) ringrazia il Papa e cita islam e Corano

Presentato al Papa e ai padri sinodali il “Breviario per l'Africa” (Zenit)

Messa di Canonizzazione: un rito caratterizzato da un'atmosfera di familiarità (Osservatore Romano)

C’è un giudice che sa come pacificare il conflitto intraecclesiale (Magister)

La denuncia del Sinodo: La corruzione politica frena lo sviluppo dell'Africa (Osservatore Romano)

Benedetto XVI invita a seguire l'esempio tuttora attuale dei cinque nuovi santi: Controcorrente secondo il Vangelo (Osservatore Romano)

Lefebvriani, Fellay: d'accordo con il Papa su ermeneutica della continuità (Izzo)

Il dono dell’Enciclica Caritas in veritate. Riflessione di Luca Volontè (Formiche)

Non emarginare gli anziani, testimoni di valori intramontabili: il magistero di Benedetto XVI sulla ricchezza morale e spirituale della terza età

La diagnosi severa dei vescovi sull'Africa (Claire Lesegretain e Frédéric Mounier)

Africa, un Continente unito nella preghiera (Santomiero)

Il Papa: «Ignoranza, viltà e mancanza d'amore sono le nuove lebbre»

Il Papa: troppi anziani abbandonati dalle famiglie (Vecchi)

Intervista a Mons. Fellay sugli imminenti colloqui dottrinali (Messainlatino)

La legge sull'omofobia è una minaccia alla libertà? (Zenit)

L'incontro del Papa con Dario :-)

Continuiamo a pregare per Caterina Socci. La mia speranza per Caterina

SINODO PER L'AFRICA (4-25 OTTOBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Collegamenti da otto città del continente

Un rosario per l'Africa e con l'Africa a conclusione della prima settimana di lavori dell'assemblea speciale del Sinodo dei vescovi dedicata al continente. Il Papa ha riunito in preghiera, nel pomeriggio di sabato 10 ottobre, nell'Aula Paolo VI, gli universitari di Roma e i loro colleghi africani che studiano nell'Urbe. Gli stessi che il 29 marzo scorso intervennero numerosi all'Angelus per ringraziarlo al ritorno dal suo viaggio in Camerun e Angola.
Rappresentavano - come testimoniato dai colori delle bandiere - i 53 Stati dell'Africa. A essi si sono uniti, in collegamento via satellite, migliaia di coetanei da campus, atenei e chiese in otto città africane: dal Cairo, Egitto; da Nairobi, Kenya; da Khartoum, Sudan; da Johannesburg, Sud Africa; da Onitsha, Nigeria; da Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo; da Maputo, Mozambico; e da Ouagadougou, Burkina Faso. I giovani hanno animato la veglia mariana, promossa dalla Segreteria generale del Sinodo in collaborazione con l'ufficio di pastorale universitaria del Vicariato di Roma.
Mentre i presenti intonavano il canto Tu es Petrus, il Papa è entrato nell'Aula, dov'erano tra gli altri undici cardinali - tra i quali Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e i presidenti delegati del Sinodo - e numerosi padri sinodali, guidati dal segretario generale, l'arcivescovo Nikola Eterovic. Accompagnavano Benedetto XVI l'arcivescovo James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, e i monsignori Alfred Xuereb, della segreteria particolare del Papa, Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, e Jean-Pierre Kwambamba Masi, cerimoniere pontificio.
Da ciascuno dei Paesi collegati - ai quali si sono uniti via radio giovani dal Madagascar, dalla Guinea Equatoriale e da altre zone dell'Africa - il Papa ha ricevuto brevi espressioni di saluto. Quindi, sempre grazie agli schermi, ha seguito la celebrazione della memoria del battesimo e il rito dell'aspersione con l'acqua benedetta, svoltisi nella capitale egiziana, da dove Sherif Samir, studente di ingegneria copto cattolico, ha poi offerto una testimonianza sul legame tra sacramenti e vita universitaria. Successivamente anche in tutte le altre assemblee collegate i vescovi che presiedevano la liturgia hanno asperso i presenti con l'acqua benedetta. È seguita la meditazione dei misteri gloriosi. Il Papa introduceva con il Pater noster e a turno da Nairobi, Kinshasa, Johannesburg, Khartoum e Ouagadougou veniva recitata la preghiera mariana. Il canto delle Litanie dei santi, eseguito a Onitsha in lingua locale, ha preceduto il discorso di Benedetto XVI.
Infine, prima di impartire la benedizione conclusiva, il Pontefice ha consegnato la sua enciclica Caritas in veritate a quindici studenti romani. Anche nelle altre sedi copie del documento venivano distribuite agli universitari intervenuti.
Quando il Papa, alla conclusione della preghiera, ha lasciato l'Aula, la grande croce lignea che gli studenti romani usano nelle Giornate mondiali della gioventù è stata portata in pellegrinaggio fino alla sede della Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa).
In precedenza, prima dell'arrivo di Benedetto XVI, la veglia mariana era stata presieduta dal cardinale Polycarp Pengo, presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar.
Erano anche state offerte testimonianze di riconciliazione, giustizia e pace - in sintonia con il tema dei lavori sinodali - da universitari di Nigeria, Burkina Faso, Kenya e Mozambico. Tra le più significative quella di Helcido Manuel Parruque, studente di elettronica a Maputo, il quale ha ricordato che "la guerra distrugge tutto: la speranza il sorriso, il futuro, i sogni, l'economia". "Solo chi ha vissuto la guerra - ha concluso - sa quanto sia necessaria la pace".

(©L'Osservatore Romano - 12-13 ottobre 2009)

Nessun commento: