sabato 14 novembre 2009

Il Papa: la difesa della vita non è compito solo dei Cattolici (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: DIFESA VITA NON E' COMPITO SOLO DEI CATTOLICI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 nov.

"La difesa della vita appartiene a tutti, credenti e non credenti". Lo afferma il Papa che lancia "un appello alla formazione delle coscienze" nel suo discorso ai vescovi brasiliani della regione Sud 1, in Vaticano per la visita ad Limina. Per Bendetto XVI, "la difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale non appartiene solo ai cristiani ma ad ogni coscienza umana che aspiri alla verita'". "La questione della vita e della sua difesa e promozione - scandisce il Pontefice - non e' prerogativa dei soli cristiani. Anche se dalla fede riceve luce e forza straordinarie, essa appartiene ad ogni coscienza umana che aspira alla verita'. E il 'popolo della vita' gioisce di poter condividere con tanti altri il suo impegno perche' la nuova cultura dell'amore e della solidarieta' possa crescere per il vero bene della citta' degli uomini". Oggi, denuncia il Papa teologo, "la vita umana, dono di Dio da accogliere nell'intimita' amorosa del matrimonio tra un uomo e una donna e' talora vista come un mero prodotto dell'uomo". Sull'attuale sfida della bioetica "campo primario e cruciale della lotta culturale tra
l'assolutismo della tecnicita' e la responsabilita' morale dell'uomo", si gioca quindi "radicalmente la possibilita' stessa di uno sviluppo umano integrale".
Davanti a questi nuovi rischi, Ratzinger esorta a riscoprire "il ricco patrimonio cristiano del popolo brasiliano" sottolineando, nello stesso tempo, la necessita' urgente di educare le coscienze in un tempo che vede crescere la violenza e il disprezzo della vita umana". "Missione della Chiesa - spiega - e' proprio quella di illuminare le profondita' del cuore umano per il bene dell'uomo". Si tratta - per il Papa - di un ambito delicatissimo e decisivo, in cui emerge con drammatica forza la questione fondamentale: se l'uomo si sia prodotto da se stesso o se egli dipenda da Dio. Le scoperte scientifiche in questo campo e le possibilita' di intervento tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la scelta tra le due razionalita': quella della ragione aperta alla trascendenza o quella della ragione chiusa nell'immanenza". In proposito, Benedetto XVI cita Giobbe che in modo provocatorio chiama gli animali a dire all'uomo chi ha creato la vita; e la Genesi che dice: "della vita dell'uomo domandero' conto a suo fratelloperche' ad immagine di Dio Egli ha fatto l'uomo" e con queste parole invita infine i presuli a "non stancarsi mai di lanciare l'appello alle coscienze, anche 'sperando contro ogni speranza', con la ferma fiducia di chi sa di poter contare sulla vittoria di Cristo".

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