martedì 24 novembre 2009

Professore "nervoso" stacca il Crocifisso e lo butta nel cestino (Giannoni)


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INCONTRO DEL SANTO PADRE CON GLI ARTISTI: LO SPECIALE DEL BLOG

Prof stacca il crocifisso e lo butta nel cestino

di Alberto Giannoni

Milano
Ha staccato il crocifisso appeso al muro di un’aula e lo ha gettato via. In un cestino secondo alcuni testimoni - a terra precisa invece il preside della scuola. Il protagonista della «prodezza» - che risale alla settimana scorsa - è un insegnante di un istituto tecnico di Lecco. È stato un altro docente a segnalare il fatto al dirigente scolastico. Al termine di un’accesa discussione con i suoi studenti il professore li ha lasciati uscire dall’aula e poi, in un momento di rabbia, ha «cestinato» la croce.
Il ministro per la Semplificazione, il leghista Roberto Calderoli ieri ha chiesto al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini di intervenire: «Il gesto commesso da questo professore - ha osservato Calderoli - è assolutamente odioso e blasfemo, in quanto non si è limitato soltanto a rimuovere il crocifisso dal muro ma lo ha addirittura gettato nel cestino per i rifiuti». «Ma al di là della posizione personale e delle implicazioni religiose - ha aggiunto il ministro - esiste una legge, e i professori dovrebbero essere di esempio in positivo e certamente non in negativo». Il preside, Roberto Peverelli, ha informato dell’episodio il provveditore Fausto Gheller, ed è stato subito aperto un provvedimento disciplinare. L’insegnante si è scusato con una lettera con il preside, i colleghi e gli studenti: «Si è trattato solo di un momento di nervosismo» la sua giustificazione. Considerate le scuse, il dirigente si è detto orientato ad applicare una sanzione più lieve, che rientra nei suoi poteri: fino a 10 giorni di sospensione dall’insegnamento e dallo stipendio. La Curia milanese, con il responsabile della Pastorale giovanile don Carlo Luoni, parla di «un gesto di disprezzo».

© Copyright Il Giornale, 24 novembre 2009 consultabile online anche qui.

Sempre "all'acqua di rose" la reazione della curia ambrosiana, competente anche per Lecco (ma non e' un po' troppo grande la diocesi di Milano?).
La reazione del docente e' inaccettabile non solo per il gesto in se' (gravissimo e non giustificabile in alcun modo), ma anche per le scuse successive dell'insegnante che parla di "momento di nervosismo".
Non e' ammissibile che un professore abbia attimi di nervosismo.
So che gli studenti hanno difeso strenuamente il Crocifisso, il che mi fa ben sperare per il futuro
.
R.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

E' la Passione che si ripete. il crocifisso muto, ma eloquente, debole ma potente, continua ad essere segno di contraddizione facendo venire alla luce le nostre meschinità e debolezze, anche professionali. Lasciamo agli studenti ed ai colleghi (oltre alle sanzioni previste dalle leggi e regolamenti)il giudizio di quanto accaduto. Perchè è molto probabile che il tizio (stento a chiamarlo prof.) in questione è anche un cattivo maestro e docente. qualora fosse il grido di un disperato sappia che solo Colui che è stato "cestinato" lo potrà ascoltare fino in fondo

Currer Bell ha detto...

Meglio di quanto mi aspettassi. Dopo la lettera del cardinale Tettamanzi sull'importanza del riciclo dei rifiuti, pensavo che la principale preoccupazione della curia ambrosiana sarebbe stata quella di assicurarsi che il crocifisso fosse stato gettato nel cassonetto giusto. Scusate, ho parlato troppo anche stavolta.

Anonimo ha detto...

Scusa l'OT Raffa, ma volevo segnalarti questo articolo:
Comunione negata per il figlio di Ted Kennedy
di Alessandra Farkas
in “Corriere della Sera” del 23 novembre 2009 su finesettimana .org
Applaudo a scena aperta l'ottimo vescovo americano, dubito che da noi sia mai successo, mi pare che ai nostri "cattolici adulti" nessun vescovo abbia mai negato l'Eucarestia sebbene non sia un diritto come sembra credere Ted Kennedy jr.
Alessia

Miserere ha detto...

Domanda impertinente: se il crocifisso fosse venerato dai musulmani, questo... "professore" l'avrebbe comunque cestinato?

sam ha detto...

Grazie alla nostra Currer Bell che mi ha fatto ridere di gusto. Qualche volta serve, anche nelle situazioni più drammatiche, per non piangere...

laura ha detto...

Proviamo un po' a pensare se fosse stato cestinato e gettato a terra un simbolo sacro per l'Islam cosa sarebbe successo?
Credo che il responsabile aarebbe stato già decapitato!!!!!!!!!!!!!!!! e noi facciamo i richiami.

Il Crocifisso è stato staccato dal nostro cuore, purtroppo.

La croce è il nostro unico vanto, dice San Paolo

lino ha detto...

miserere. noi cristiani dovremmo essere contenti se la gente non ha paura di noi. vuol dire che siamo buoni e comprensivi. così facendo il cristanesimo è diventata la religione più praticata al mondo. da qualche intervento in questo blog sembra si sia dispiaciuti che il papa non emetta delle fatwe.

Anonimo ha detto...

vogliamo anche noi decapitare le persone? perchè bisogna sempre fare sto paragone con l'islam??

Raffaella ha detto...

Non e' una questione di religione.
Qui si discute del diverso atteggiamento che i sedicenti laici o laicisti o atei hanno nei confronti delle varie fedi: si permettono di scagliare un Crocifisso a terra ma mai e poi mai oserebbero fare la stessa cosa con il Corano.
La differenza sta in questo: personalmente mai mi permetterei di mancare di rispetto ad un musulmano proprio perche' rispetto la sua fede, diversa dalla mia, ma ugualmente degna della massima considerazione.
R.

Anonimo ha detto...

la santanchè ha dato a maometto del padofilo e mi sembra che la testa sia ancora al suo posto

laura ha detto...

Forse non mi son spiegata e chiedo scusa: il senso religioso deve essere rispettato sempre e dovunque, questo deve essere chiaro, ma ricordate quello che accadde dopo la pubblicazione dlle vignette su Maometto in Danimarca e addirittura la lectio magistralis di Ratisbona che non conteneva affatto offese?

sam ha detto...

Anche in ambito comico o satirico... ce ne fosse uno di questi "coraggiosi" e "irriverenti" liberal, atei, agnostici e laicisti che ci prova ad irridere, non dico l'Islam come religione (al Cattolicesimo fanno pure questo), ma certi personaggi contemporanei di fede islamica!
Ha ragione Raffaella, il punto non è cosa fa l'Islam e cosa fanno i Cattolici - e per fortuna siamo diversi! - ma quegli pseudolaicisti (in verità dovrebbero definirsi anticattolici) che sfogano tutto il loro furore antireligioso sparando sulla croce rossa.

Marina ha detto...

Il gesto di disprezzo compiuto dal prof è segno che il Crocefisso non è un simbolo indifferente ma, nel bene o nel male, esso suscita nei cuori degli uomini grandi sentimenti. Ma credo che il caro prof non riuscirà a dormire notti tranquille per un bel pò perché con il gesto compiuto ha dmostrato di non stare in pace né con Dio, né con se stesso , né con il prossimo. Da fare veramente pena!

incontentabile ha detto...

la Santanché vive sotto scorta o sbaglio? Vogliamo scommettere che a questo docente la scorta armata non sarà necessaria?

Anonimo ha detto...

la santanchè non vive sotto scorta

euge ha detto...

Già cara Marina. Se il Crocefisso fosse veramente indifferente o considerato ( scusate l'espressione forte ), solo un pezzo di legno attaccato alla parete, perchè tutto questo odio e questo cercare di toglierlo di mezzo? Evidentemente, non è così insignificante comne tanti vorrebbero far credere; comunque, che ci sia un diverso atteggiamento per quanto riguarda il rispetto e la considerazione della religione cattolica, è vero. Tutte le altre religioni compreso l'islam godono di un rispetto che la nostra religione si può tranquillamente solo sognare. Sapete cosa se ne farà il professore in questione del richiamo scritto?????????

incontentabile ha detto...

la Santanché dal 2006 e almeno fino allo scorso anno girava con la scorta: risulta che ora le è stata revocata? gli imam l'hanno graziata? ma che generosi!