venerdì 13 novembre 2009

Una "bufala" avvelenata per Cartesio (Iannaccone)


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

UNA « BUFALA » AVVELENATA PER CARTESIO

MARIO IANNACCONE

Sta producendo clamore «La misteriosa morte di René Descartes» di Theodor Ebert, dove si avanza l’ipotesi che la morte del filosofo, nel 1650, sia stata provocata da avvelenamento da arsenico per mezzo di un’ostia offerta dal prete François Vioguè. Ebert attinge da «Il delitto Cartesio » (Sellerio, 1999) del medico Eike Pies, rispetto al quale precisa meglio arma, movente e mandante, che sarebbe stato papa Innocenzo X; e basa l’ipotesi sulla lettera del medico del filosofo (già citata da Pies) dove si legge che egli soffrì negli ultimi giorni d’un «singhiozzo ostinato, un’espettorazione di colore nero e respirazione irregolare». Il motivo del vile assassinio sarebbe stato il timore che il filosofo e precettore di Cristina di Svezia, «a causa del suo insegnamento illuminato, potesse mettere in pericolo l’incipiente conversione» della regina (bisognerebbe comprendere le implicazioni dell’aggettivo «illuminato», che getta ombre sull’obiettività di Ebert). Vioguè e Innocenzo X si sarebbero sentiti giustificati dall’autorità del gesuita Juan Mariana, il quale «avrebbe considerato l’arsenico un mezzo lecito per eliminare gli infedeli».
Ci sono molti punti che non quadrano in questa ricostruzione.
Primo: nel gennaio 1650 Cristina già non era più luterana e si circondava di cattolici. La sua conversione era sì una vittoria per Roma ma non tale da giustificare un assassinio; ella aveva chiarito che avrebbe lasciato il trono al cugino Gustavo Adolfo. Secondo: tutta la tradizione storiografica giudica Cartesio cattolico sincero, pertanto non si comprende perché la sua influenza avrebbe dovuto minacciare la conversione della regina. Terzo: certo, nella politica del tempo si usavano i veleni ma ipotizzare, senza prove, che Vioguè abbia intriso d’arsenico un’ostia perché già lo avevano fatto i Borgia non è argomento serio.
Soprattutto quando si cita, a corroborare la tesi, «il notevole grado di fanatismo di alcuni ecclesiastici»: col metro di oggi tutta la società del XVII secolo era composta da fanatici.
Quarto: i sintomi esposti da Ebert sono tipici della polmonite che fu diagnosticata al filosofo.
Gli amici che lo assistettero osservarono un sintomo non riconducibile all’avvelenamento: la febbre alta. Da ricordare che egli era da poco entrato in contatto con un malato di polmonite, l’ambasciatore Nopeleen, e l’amico Chaunut era appena guarito da una febbre alta. Quinto: Juan Mariana, che avrebbe giustificato l’uccisione «dell’infedele» con l’arsenico, era conosciuto per il suo «De rege et regis institutione», che però non parla di «infedeli» bensì di «tiranni». Mariana scriveva che sì, è lecito che il popolo chiami il re a rendere conto del suo comportamento quando provoca sofferenze nel popolo; bisogna tuttavia preservare la vita degli innocenti perché il tirannicida mette a rischio la sua anima. Dunque, nessuna giustificazione di omicidi a freddo. Da ricordare, poi, che il presunto avvelenatore confessò Cartesio sul letto di morte amministrandogli l’estrema unzione. In conclusione, e in attesa d’altre ricognizioni, il castello di suggestioni di Ebert non convince. Pare che sia stato affascinato soprattutto dall’immagine simbolica dell’ostia avvelenata e dalla romanzesca, terribile, duplicità del «personaggio» Vioguè. Da far impallidire i gesuiti di Dumas.

© Copyright Avvenire, 12 novembre 2009

5 commenti:

mariateresa ha detto...

buongiorno a tutti e a te cara Raffaella. Una bella bufala davvero. Siamo proprio all'osso del prosciutto.
Non ho trovato commenti in lingua inglese alla dichiarazione dei vescovi anglicani della Gafcon, almeno in quelli dove ho navigato io e che in genere sull'argomento sono aggiornati. In compenso ho trovato questo
http://blogs.telegraph.co.uk/news/damianthompson/100016622/archbishop-rowan-williams-admits-future-of-anglicanism-is-chaotic/

il cui succo è che il primate Williams dice che la sua Chiesa è un gran casino.
Stessa notizia sul Times.
Quindi l'uscita dellla Gafcon non è stata considerata clamorosa ed era attesa.

Anonimo ha detto...

La cosa importanet da sottolineare è che il nostro Papa ha emanato la Costituzione non per proselitismo, bensì per venire incontro a precise e motivate richieste. Il succo è che chi, tra gli anglicani,decide di rientrare nell'unica Chiesa ora può farlo, chi non vuole tanti saluti.
Alessia

Anonimo ha detto...

Sembra come se Williams volesse tornare a casa come ha fatto Blair, ma non è così coraggioso. Comunque visto in che mani si sono messi i protestanti tedeschi, agli anglicani è andata di lusso.Eufemia

Anonimo ha detto...

Leggete i commenti di John Allen alle "mosse" di Papa Benedetto:
Benedict's ongoing battle against secularism
http://ncronline.org/blogs/all-things-catholic/benedicts-ongoing-battle-against-secularism
Inoltre, i commenti di messa in latino al pezzo di Allen :-)
Alessia

Orsobruno ha detto...

Tornando a Cartesio, mi sembra così chiaro che un uomo che già era di salute malferma a casa sua, "costretto" a trasferirsi alla Corte di Svezia, dopo pochi mesi abbia contratto un malanno (=polmonite) e sia morto. Allora non c'erano gli antibiotici, e se ti prendeva la polmonite le speranze erano minime.
Ma ci sarà sempre chi vorrà romanzare le cose troppo semplici...
Orsobruno/Aurelio