lunedì 11 maggio 2009

Il Papa a Israele: Sicurezza possibile se c'è giustizia per tutti


Vedi anche:

Il Papa: "Nessun individuo, nessuna famiglia, nessuna comunità o nazione è esente dal dovere di vivere nella giustizia e di operare per la pace" (Discorso al Presidente Peres)

Mons. Sayegh: un pellegrinaggio che dà alla minoranza cristiana in Giordania una nuova speranza (Radio Vaticana)

La visita al Memoriale dell'Olocausto: intervista con una storica dello Yad Vashem (Radio Vaticana)

Adriana Goldstaub: “Un chiarimento assoluto ed inoppugnabile dopo Williamson. Più chiaro di così non sarebbe stato possibile” (Sir)

Il Papa per la seconda volta in moschea (Rodari)

Il Papa: la religione non serva la violenza (Vecchi)

Baruch Tenembaum analizza la visita papale in Israele (Zenit)

Frasi fatte e luoghi comuni nello speciale di Skytg24 sulla visita del Papa in Israele

Il Papa sul monte Nebo, porta della Terra Promessa: «Chiesa ed ebrei uniti da vincolo inseparabile» (Bobbio)

Souad Sbai: io, musulmana, ringrazio il Papa per il suo esempio (Sussidiario)

Arrivando in Israele il Papa parla di Shoah, pace e patrie per i due popoli (AsiaNews)

Il Papa in Israele: a Tel Aviv un benvenuto molto politico (Missionline)

Il Papa in Terra Santa: Tre consegne ai cristiani per costruire pace e speranza (Bonini)

Benedetto XVI tra israeliani e palestinesi: dossier di Limes a cura di Azzurra Meringolo

Il Papa è arrivato in Israele: la cronaca di Apcom

Il Papa in Israele: «Combattere l'antisemitismo ovunque rialzi la testa»

Il Papa: "È giusto e conveniente che, durante la mia permanenza in Israele, io abbia l’opportunità di onorare la memoria dei sei milioni di Ebrei vittime della Shoah, e di pregare affinché l’umanità non abbia mai più ad essere testimone di un crimine di simile enormità" (Discorso all'aeroporto di Tel Aviv)

Il Papa è in Israele: in ricordo della Shoah, "Io, qui per la pace" (Il Giornale)

Il Papa è arrivato in Israele (Corriere)

Lo studioso francese del mondo arabo, Gilles Kepel: «Ora il dialogo può ripartire. Gli estremisti sono nell’angolo» (Coppola)

Il Papa: La mia visita alla Moschea, un giorno luminoso (AsiaNews)

Il Papa: "Desidererei incoraggiare tutti i Giordani, sia Cristiani che Musulmani, a costruire sulle solide fondamenta della tolleranza religiosa che rende capaci i membri delle diverse comunità di vivere insieme in pace e mutuo rispetto" (Discorso di congedo all’Aeroporto di Amman)

Il Papa e l'Islam, la forza di una scelta: un dialogo senza ambiguità (monumentale editoriale di Panebianco)

Il Papa arriva in Israele portando una speranza ai cristiani di Gerusalemme (Ferrero)

Amos Oz: «È giusto ricevere Papa Ratzinger con disponibilità» (Battistini)

Il benvenuto di Ghazi Bin Muhammad Bin Talal, principe teologo e moderato

L’appello del Papa in difesa delle donne: «Rispettatele, ci danno amore» (Tornielli)

Primo bilancio della visita del Papa in Terra Santa: il commento de "La Gazzetta del sud"

Il Papa in Israele: editoriale profondamente ingiusto e pieno di pretese di Abraham B. Yehoshua

Un viaggio difficile nel Vicino Oriente dove i Cristiani sono in via d'estinzione (Cardini)

Il Papa: «Cristiani, non dimenticate la dignità» (De Carli)

Il Papa oggi in Israele: nessuno dimentichi le vittime della Shoah (Tornielli)

La civiltà dell’Amore contro chi stronca vite innocenti (Galeazzi)

Il Papa: «Serva della violenza la religione è sfigurata» (Bobbio)

Il Papa: contrastare ogni violenza contro gli innocenti (Izzo)

La seconda volta di Benedetto XVI in moschea. Il testo integrale del discorso rivolto al Papa dal principe musulmano Ghazi (Magister)

Il Papa ai Cristiani: "Promuovete il dialogo e la comprensione nella società civile, specialmente quando rivendicate i vostri legittimi diritti" (Visita al sito del Battesimo)

Mons. Ravasi: La guida migliore per scalare il monte Nebo. Sui passi di Mosè liberatore del popolo eletto (Osservatore Romano)

Con l’islam siamo alla vigilia di un’alleanza storica (Scaglione)

"Così Benedetto XVI afferma il giudaismo d'Israele e di Gesù. Dice Neusner" (Il Foglio)

Intenzione di preghiera per il viaggio del Santo Padre in Terra Santa

VIAGGIO DEL PAPA IN TERRA SANTA: VIDEO, SERVIZI, FOTO E PODCAST

DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA

PELLEGRINAGGIO DEL SANTO PADRE IN TERRA SANTA (8-15 MAGGIO 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

Papa a Israele: Sicurezza possibile se c'è giustizia per tutti

A Peres e Nethanyahu: Serve accesso a scuola, casa e lavoro

Il "vero interesse" di una nazione "viene sempre servito mediante il perseguimento della giustizia per tutti": è l'ammonimento pronunciato dal Papa di fronte al presidente e al premier israeliani, Shimon Peres e Benjamin Netanyahu, in un passaggio dedicato al tema della "sicurezza durevole" del suo discorso al palazzo presidenziale. Pur senza entrare esplicitamente nelle controversie sulla sicurezza tra israeliani e palestinesi, Benedetto XVI ha affermato che "i valori e i fini autentici di una società, che sempre tutelano la dignità umana, sono indivisibili, universali e interdipendenti. Non si possono pertanto realizzare - ha detto - quando cadono preda di interessi particolari o di politiche frammentarie". La società, ha proseguito, non può diventare "una comunità di nobili aspirazioni, dove a tutti di buon grado viene dato accesso all'educazione, alla dimora familiare, alla possibilità d'impiego, una società pronta ad edificare sulle fondamenta durevoli della speranza?". E ancora, in implicito riferimento alle vittime del terrorismo palestinese e degli attacchi militari israeliani: "Quali genitori vorrebbero mai violenza, insicurezza o divisione per il loro figlio o per la loro figlia? Quale umano obiettivo politico può mai essere servito attraverso conflitti e violenze?". Per Ratzinger, in termini più spirituali, "sicurezza, integrità, giustizia e pace: nel disegno di Dio per il mondo esse sono inseparabili". Citando poi il profeta Isaia, il Papa ha affermato: "Praticare la giustizia darà pace, onorare la giustizia darà tranquillità e sicurezza per sempre". A monte, per Benedetto XVI, è necessaria una "conversione dei cuori" che "obbliga a guardare l'altro negli occhi e a riconoscere il 'tu' come un mio simile, un mio fratello, una mia sorella".

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