venerdì 19 giugno 2009
Il Papa ai sacerdoti: non rassegnatevi ai confessionali vuoti (Munarò)
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LETTERA DEL SANTO PADRE AI PRESBITERI PER L'INDIZIONE DELL'ANNO SACERDOTALE: RASSEGNA STAMPA
«È il sacramento più difficile»
Il Papa ai sacerdoti: non rassegnatevi ai confessionali vuoti
Riccardo Munarò
CITTÀ DEL VATICANO
È il sacramento più difficile, forse il più dimenticato, ma il Papa chiede ai preti di non «rassegnarsi a vedere deserti i confessionali nè limitarsi a constatare la disaffezione dei fedeli».
Benedetto XVI lo raccomanda nella lettera a tutti preti del mondo in occasione dell'anno sacerdotale che inaugurerà oggi.
Invitandoli a ispirarsi all'esempio del curato d'Ars, patrono dei parroci, (che stava in confessionale fino a 16 ore al giorno,) chiede ai sacerdoti di imparare, di «mettere al centro delle nostre preoccupazioni pastorali» il sacramento della confessione, imparando dal curato «una inesauribile fiducia nel sacramento della penitenza».
Nel documento Papa Ratzinger afferma anche che le «infedeltà» dei preti non saranno «mai abbastanza deplorate»: la Chiesa ne «soffre» e il mondo ne «trae motivo di scandalo e rifiuto», ma il Papa ricorda i tanti preti fedeli e i martiri e commenta che non «è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri che può giovare alla Chiesa».
Sull'Osservatore romano intanto il segretario della congregazione per il Clero, mons. Mauro Piacenza, denuncia un «attacco mediatico contro il sacerdozio cattolico, ben concertato e senza precedenti» che, commenta, «va ben oltre il diritto di cronaca».
La lettera ai preti serve al Papa per tracciare l'identikit del parroco e della sua missione e giunge dopo che nelle scorse settimane Benedetto XVI ha tenuto due vertici in Vaticano, con la Chiesa irlandese e con quella austriaca, in cui sono state affrontate alcune «infedeltà» dei sacerdoti, in particolare la pedofilia per l'Irlanda e i preti concubini per l'Austria.
Oltre al ricordo dei preti «martiri» e alla condanna delle infedeltà (la pedofilia non è mai citata esplicitamente) Papa Ratzinger, definisce «doveroso estendere sempre più gli spazi di collaborazione ai fedeli laici, con i quali – rimarca – i presbiteri formano l'unico popolo sacerdotale...».
© Copyright Gazzetta del sud, 19 giugno 2009 consultabile online anche qui.
Beh, caro Munarò, il riferimento alla pedofilia e' chiarissimo!
Tuttavia, nelle infedelta', possiamo sicuramente annoverare anche i frequentissimi abusi liturgici, la disubbidienza all'Autorita' del Santo Padre, il concubinaggio e la violazione del celibato sacerdotale
In una parola: la sporcizia che c'e' nella Chiesa.
Il Papa, pero', ci chiede di non limitarci a puntare il dito ma ad imparare ad apprezzare ed aiutare i tantissimi sacerdoti fedeli e santi.
R.
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