sabato 6 giugno 2009

Pettegolezzi in Vaticano...questa volta contro il cardinale Bertone


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Non sarà una risposta pubblica a tutte le critiche di cui il Segretario di Stato vaticano è stato bersaglio in questi mesi, ma certo l'annuncio odierno delle sue vacanze confermano che il Papa nutre, nei confronti del cardinale Tarcisio Bertone, una confidenza che fa impallidire gli scenari di chi ipotizzava, pur tra mille cautele, un suo prossimo prepensionamento.
Nel corso della villeggiatura in Valle D'Aosta (13-29 luglio), infatti, Papa Ratzinger farà una 'puntata', il diciannove, a Romano Canavese, paesino in provincia Ivrea che ha dato i natali a Bertone e dove ancora oggi vive la famiglia del porporato. E' solo un gesto, certo, che non ha il peso di un atto di governo. Ma in linguaggio curiale la giornata di Benedetto XVI a 'casa Bertone' corrisponde a una pubblica conferma di intesa col suo principale collaboratore.
E mette a tacere, almeno per un po', i 'rumors' nati dalla inefficace gestione di dossier delicati come la revoca della scomunica ai lefebvriani (tra di essi, un noto e vocale negazionista della shoah, il britannico Richard Williamson), e dalla slavina di critiche che quella scelta papale ha suscitato tra i vescovi di tutta Europa e in varie cancellerie del Vecchio continente.
Rimostranze quando pubbliche, quando discretamente recapitate al Palazzo apostolico, che hanno indotto Ratzinger, alla fine, a scrivere una lettera pubblica agli episcopati mondiali per spiegare il suo gesto e trasferire il fascicolo dei tradizionalisti dalle mani del cardinale Dario Castrillon Hoyos, presidente della Pontificia commissione Ecclesia Dei, alla Congregazione della dottrina della fede, guidata da lui stesso per oltre un ventennio.
"Chi ha esposto il Papa a questo scandalo?", è la domanda che ha iniziato a rimbombare dentro e fuori le mure Leonine. Se inizialmente, specie nella stampa estera, il dito era puntato direttamente contro Benedetto XVI, nel corso del tempo sono cresciuti 'boatos' e malumori dapprima nei confronti del direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che non sarebbe stato in grado - pur essendone stato informato a posteriori - di gestire le critiche, e poi del 'sostituto' alla Segreteria di Stato, monsignor Fernando Filoni, 'uomo macchina' della burocrazia vaticana.
Trascorsa qualche settimana senza modifiche all'organigramma del Governo della Chiesa cattolica, archiviate le frecciate a Lombardi e Filoni, nuovi sospetti hanno bersagliato sempre più insistentemente il cardinal Bertone.
Una riprova dell'isolamento in cui si sarebbe trovato il porporato è stata la notizia, filtrata a fine aprile dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, di un incontro 'riservato' tra il Papa, il suo segretario personale e quattro cardinali di peso: l'ex presidente della Cei Camillo Ruini, l'attuale Angelo Bagnasco, il patriarca di Venezia Angelo Scola, e l'ex allievo del Papa Christoph Schoenborn. Assente, manco a dirlo, Bertone. Nuove voci di una presunta solitudine di Bertone, quando, il primo giugno, il segretario particolare del Papa, il 'bel' monsignor Georg Gaenswein, festeggia i venticinque anni di sacerdozio con tanto di cena nella casina Pio IV dei giardini vaticani.
Alla presenza del Papa e, tra i molti invitati, presuli e membri della Segreteria di Stato, il comandante della Guardia svizzera e quello della Gendarmeria vaticana, l'ambasciatore tedesco e monsignor Rino Fisichella.
Assente, di nuovo, il 'primo ministro' del Papa. Crescono i sospetti, e cadono nel vuoto, inizialmente, le obiezioni di chi fa notare che, però, si tratta di una festa dai toni famigliari (è assente, infatti, anche il portavoce vaticano Lombardi), e che gli inviti non possono essere letti come una mappa delle idiosincrasie papali. Poi, oggi, l'annuncio delle vacanze papali. Ratzinger a casa Bertone. Se non una risposta alle critiche, certo un'attestazione di fiducia.

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Ho riflettuto un po' prima di riportare questa fiera del pettegolezzo, ma la notizia mi consente di fare qualche riflessione e non resisto :-))
Non posso nascondervi che, a mio avviso, la gestione della macchina curiale e comunicativa della Santa Sede lascia molto, troppo, a desiderare.
Ma io non me la sento di puntare il dito solo (solo!) contro il cardinale Bertone.
Ben altri avrebbero dovuto fare un passo avanti dopo la lettera del Santo Padre ai vescovi.
Si sarebbe dovuto reagire immediatamente e spiegare per bene il senso della revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani.
Sono passati giorni prima che la curia si svegliasse e, ovviamente, era troppo tardi.
Chi ha spiegato tutto?
Il Papa...come al solito!
Sono profondamente delusa dalla curia romana ma non e' una novita': sapete tutti come la penso.
Non tollero pero' che alcuni cardinali si permettano di puntare il dito contro Tarcisio Bertone quando dovrebbero iniziare a fare pulizia in casa propria.
Ogni riferimento all'arcivescovo di Vienna e' puramente voluto...

R.

4 commenti:

mariateresa ha detto...

guarda Raffaella, lo dico sinceramente. Boatos come li chiamano qui e altri pettegolezzi, dopo 4 anni mi fanno un baffo.Chi li riporta in genere tifa per la cordata opposta, perchè di cordate ce ne sono in Curia. Ho letto di tutto e il contrario di tutto anche da parte di giornalisti che stimo che hanno, tuttavia, le loro umane simpatie e antipatie.Quindi prendo tutto con beneficio di inventario.
I cosiddetti guasti comunicativi ci sono, ma non bastano come spiegazione a tutti i casini che ci siamo sfruculiati in questi mesi.E d'altra parte bisogna anche che ci facciamo una ragione che il messaggio cristiano, per quanto fosse comunicato con tutti i controfiocchi, a molti sta sugli zebedei, punto e basta.
Fare il capro espiatorio di tutto il cardinale Bertone(o il solo padre Lombardi) mi fa ridere.
E mi fa ridere anche che qualcuno possa pensare che un uomo leale e limpido come Benedetto possa liberarsi di un amico e collaboratore come Bertone al pari di un bruscolino in un occhio.
Pfui.

gianniz ha detto...

"Miti come colombe e astuti come serpenti..."
Quello che impressiona è che, da questi rumors, si trae l'impressione che qualche prelato sia solo un "astuto serpente" e qualche altro sia solo una "mite colomba". E' possibile? Ma non è questo il senso del messaggio evangelico! Dove è finito l'et-et?

Mah! Condivido la perplessità di Mariateresa. E vado oltre! Mi sembra impossibile che ci siano queste "guerre guerreggiate" in modo così "perfido" tra cordate opposte all'interno della Curia (e così facili da leggere poi)!
Sono sempre più convinto che questi rumors possano essere, invece, parte di una grande strategia che qualcuno, esterno, sta giocando alle spalle del Santo Padre, della Curia e della Chiesa. Per screditare. Si tira il sasso...e i cerchi si allargano da soli.
Sono sempre più convinto che qualche astuto impallinatore abbia trovato la quadratura: tirare sui piccioni... e, nel contempo, avvelenare lo stagno.
Il Santo Padre sta così tranquillo nei confronti dei suoi "dicasteri"! Se, dentro la Curia, le cose fossero come ce le dipingono il Santo Padre avrebbe davvero avuto tante esitazioni? Nell'interesse della Chiesa io penso di no. Non è sprovveduto e conosce la Curia, e i suoi uomini, meglio di chiunque e... direttamente.

Continuiamo pure a leggere tutto, ma con distacco. Non facciamoci usare!
Continuiamo, anche, a fare, e ancor meglio, quello che è nelle nostre possibilità: una preghiera per il Papa, una preghiera per chi lo aiuta e poi....
Beh! Al resto ci penserà nostro Signore!

euge ha detto...

Per gianniz: purtroppo, io non ho mai avuto stima per la curia romana da sempre. Forse come dici tu è altisonante il fatto che i giochi loschi diciamolo una buona volta delle cordate curiali siano così facilmente descritti sui giornali ma, credimi gianniz che di realtà in tutto questo purtroppo ce nè e tanta; perchè pensi che io sia stata lontana da tutto ciò che riguardava la chiesa per anni? Io personalmente mi fido solo di Dio e del nostro Papa Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

Penso che il Papa possa anche permettersi la generosita'....... di una visita che in piu' aiuta a calmare un po' le acque e le voci in attesa di decisioni magari impegnative nei prossimi mesi....

E' seduto su una bella barca.... che qualche anno fa' descrisse con sano realismo.......

Un Papa e' un uomo, un sacerdote, un capo di stato, un politico, ed il Vicario in Terra...

Tutti questi ruoli devono ben amalgamarsi..

Cio' che mi sembra evidente e' una certa subalternita' del papato di oggi agli apparati curiali... in prospettaiva la cosa forse andra' ribaltata....

Perche' la sento un po' anormale

Sensazioni di pelle