martedì 4 agosto 2009

Anno Sacerdotale, il mondo guarda ad Ars


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Anno Sacerdotale, il mondo guarda ad Ars

Martedì, nel 150° della morte del Santo Curato, le celebrazioni col cardinale Hummes

Era il 1929 quando Pio XI proclamò Giovanni Maria Vianney «Santo patrono di tutti i parroci del mondo».
A distanza di ottanta anni Benedetto XVI ha scelto il Curato d’Ars come modello per «promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti» indicendo l’Anno Sacerdotale nella ricorrenza del 150° della morte di san Giovanni Maria Vianney.
Un anniversario che cadrà martedì, memoria liturgia del santo Curato, e che la diocesi francese di Belley-Ars e il Santuario di Ars si preparano a vivere con numerosi appuntamenti. Alle 10 del mattino sarà la Basilica di Ars ad ospitare la Messa solenne cui sono attesi pellegrini da tutta la Francia. Nel pomeriggio si svolgerà una processione con la reliquia del cuore di san Giovanni Maria Vianney e poi è prevista la recita dei Vespri solenni, sempre nella Basilica di Ars. A presiedere le celebrazioni sarà il cardinale Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il clero, del quale ieri il sito internet www.annussacerdotalis.org ha pubblicato un messaggio indirizzato ai sacerdoti.
«Carissimi presbiteri – scrive il cardinale – noi, pastori, siamo chiamati oggi, con urgenza, alla missione, sia 'ad gentes', sia nelle regioni dei Paesi cristiani, dove tantissimi battezzati si sono allontanati dalla partecipazione nelle nostre comunità o, addirittura, hanno perso la fede.
Non possiamo aver paura, né restare quieti a casa nostra». Poi aggiunge: «Il nostro popolo vuol sentire la vicinanza della sua Chiesa».
E il porporato spiega: «Non lanceremo il seme della Parola di Dio soltanto dalla finestra della nostra casa parrocchiale, ma usciremo nel campo aperto della nostra società, a cominciare dai poveri, raggiungendo anche tutti i livelli e le istituzioni della società».
Domani, sempre in Francia, nel giorno che precede la memoria liturgica del Curato d’Ars, il vescovo di Belley-Ars, Guy Marie Bagnard, terrà una conferenza sull’Anno Sacerdotale (Anno che è stato aperto dal Papa lo scorso 19 giugno).
Successivamente nella Basilica di Ars sarà celebrata una Messa per le vocazioni sacerdotali. In serata una veglia di preghiera e di riconciliazione. Quella di Giovanni Maria Vianney è stata «vita sotto lo sguardo di Dio».
Nato l’8 maggio 1786 a Dardilly, vicino a Lione, in una famiglia di coltivatori, vive un’infanzia segnata dall’influenza della Rivoluzione francese. Fa la sua prima comunione in un fienile durante una Messa clandestina celebrata da un sacerdote ribelle. A 17 anni sceglie di rispondere alla chiamata del Signore: «Vorrei guadagnare delle anime al Buon Dio», dirà alla madre, Marie Béluze. Due anni più tardi comincia a prepararsi al sacerdozio con l’abate Balley, parroco di Écully.
È costretto a disertare quando viene chiamato ad entrare nell’esercito per combattere nella guerra di Spagna. Ordinato sacerdote nel 1815, viene mandato dopo due anni ad Ars dove risveglia la fede dei suoi parrocchiani con le sue prediche, ma soprattutto con la sua preghiera e il suo stile di vita. Si lascia avvolgere dalla misericordia di Dio e fonda un orfanotrofio che chiama «La Provvidenza».
La sua reputazione di confessore attira numerosi pellegrini. Sacerdote che si consuma davanti al Santissimo Sacramento, muore il 4 agosto 1859.
(G.Gamb.)

© Copyright Avvenire, 2 agosto 2009

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